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Federprivacy

Federprivacy è la principale associazione di riferimento in Italia dei professionisti della privacy e della protezione dei dati, iscritta presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MISE) ai sensi della Legge 4/2013. Email: urp@federprivacy.org 

Il 25 maggio di 7 anni fa entrava in vigore il Regolamento europeo sulla protezione dei dati con la promessa di introdurre maggiori tutele per la privacy dei cittadini e pesanti sanzioni per i trasgressori, ma oltre 6 miliardi di euro , ovvero mediamente una sanzione ogni giorno per un importo medio di 2,4 milioni di euro, non hanno portato i risultati sperati.

Con la sentenza del 14 maggio 2025 (causa T-36/23), il Tribunale dell’Unione europea ha affermato un principio destinato a incidere significativamente sull’organizzazione documentale delle istituzioni pubbliche, stabilendo che anche gli SMS, al pari degli altri documenti digitali, possono costituire atti soggetti al diritto di accesso secondo le normative sulla trasparenza amministrativa.

L’utilizzo sempre maggiore di sistemi di Intelligenza Artificiale (IA) nelle pubbliche amministrazioni (PA) ha comportato nel febbraio del 2025 l’adozione di linee guida da parte dell’AGID (Agenzia per l’Italia Digitale).

Nelle scorse settimane Meta ha annunciato che a partire dal 27 maggio utilizzerà i dati personali degli utenti europei, italiani compresi, per addestrare la sua intelligenza artificiale, ma se gli utenti possono essere rassegnati a subire passivamente l’ennesima invasione della loro privacy, invece gli attivisti non ci stanno e partono al contrattacco.

Il dipendente che nell’ambito delle sue mansioni, acquisisca illegittimamente il numero di telefono di una candidata all’assunzione ricavandolo dal curriculum vitae, intercettato durante lo smistamento della corrispondenza, e lo utilizzi per finalità personali estranee a quelle aziendali, commette una grave violazione degli obblighi di diligenza e della privacy della candidata.

E’ esclusa l’applicazione di una misura cautelare più afflittiva qualora l’applicazione del braccialetto elettronico non sia tecnicamente possibile. Lo ha stabilito la Cassazione annullando l’ordinanza del Riesame del Tribunale di Milano che aveva disposto nei confronti di un indagato per il reato di atti persecutori il divieto di avvicinamento alla persona offesa e l’applicazione del braccialetto.

Il 9 maggio 2025, il procuratore generale del Texas, Ken Paxton, ha annunciato un accordo storico con Google, che pagherà un maxi risarcimento di 1,375 miliardi di dollari per chiudere due cause legali intentate nel 2022 e riguardanti gravi violazioni della privacy dei consumatori.

In programma un webinar che affronta in modo operativo i temi relativi agli impatti in materia di protezione dei dati nell'ambito del lavoro su piattaforma nell’era dell’intelligenza artificiale, anche alla luce del Decreto Trasparenza e dell'Artificial Intelligence Act.

Uno studio condotto da Ivanti su oltre 6.000 impiegati e 1.200 professionisti IT, ha rivelato una tendenza preoccupante. Se l'utilizzo degli strumenti di intelligenza artificiale generativa è sempre più diffuso in ambito lavorativo, il 32% degli dipendenti che se ne avvale lo fa senza informare il proprio datore di lavoro.

Il Garante privacy ha dato l’ok alle misure tecniche e organizzative adottate dell’Istituto nazionale di statistica (Istat) per garantire la tutela dei dati personali trattati e l’effettiva applicazione dei principi di protezione dei dati.

Il presidente di Federprivacy al TG1 Rai

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