Federprivacy
Federprivacy è la principale associazione di riferimento in Italia dei professionisti della privacy e della protezione dei dati, iscritta presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MISE) ai sensi della Legge 4/2013. Email: urp@federprivacy.org
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Per la Corte di cassazione, ordinanza n. 17360/2025, l’obbligo di rimozione delle informazioni illecite memorizzate sorge per l’hosting provider nel momento stesso in cui egli, in qualunque modo, acquisisca la conoscenza di fatti o circostanze che rendano tale illiceità manifesta.
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Il 31 luglio l'assemblea annuale di Federprivacy
Il Consiglio Direttivo di Federprivacy rende noto che l'assemblea ordinaria annuale della stessa Associazione si svolgerà quest’anno in videoconferenza in prima convocazione mercoledì 16 luglio 2025 alle ore 12:00, e in seconda convocazione in presenza giovedì 31 luglio 2024 alle ore 17:00.
Garante Privacy dell’Unione Europea, il mandato è scaduto da 7 mesi, ma ancora nessuna fumata bianca è all’orizzonte
Il mandato dell'attuale Garante europeo della protezione dei dati è scaduto da dicembre 2024, ma la posizione resta vacante perché i legislatori non riescono ancora a trovare un successore.
Limite di conservazione differente per i metadati di email e internet, le criticità del provvedimento del Garante
Con il provvedimento 243/2025 del 29 aprile, il Garante della privacy è tornato ad affrontare il tema della gestione dei metadati delle email dei dipendenti, rilevando criticità nella condotta della Regione Lombardia, che conservava i log di posta elettronica per 90 giorni, senza aver inizialmente attivato le garanzie previste dallo Statuto dei lavoratori.
Germania: l’Autorità per la protezione dei dati chiede la rimozione di DeepSeek AI dagli app store
Il servizio di intelligenza artificiale DeepSeek, sviluppato dalla cinese DeepSeek AI, è finito sotto la lente delle autorità tedesche per presunte violazioni della normativa europea sulla protezione dei dati. L'autorità ha infatti presentato una formale richiesta ad Apple e Google affinché l'app venga rimossa dai rispettivi store in Germania.
Siglato protocollo d’intesa tra la Guardia di finanza e l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale
La Guardia di finanza e l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN) hanno siglato un protocollo d’intesa con l’obiettivo di promuovere e potenziare la collaborazione tra le due Amministrazioni nell’assolvimento delle rispettive funzioni istituzionali, a tutela della sicurezza cibernetica del Paese.
Patente a crediti nei cantieri: ok del Garante Privacy al decreto dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro sull’accesso ai dati
Con il provvedimento n.284 del 21 maggio 2025, il Garante per la protezione dei dati personali ha espresso parere favorevole allo schema di decreto proposto dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro sulle modalità di accesso alle informazioni concernenti la patente a crediti per le imprese e i lavoratori autonomi operanti nei cantieri temporanei o mobili.
Se il block notes dell'avvocato è coperto da segreto professionale, la Guardia di Finanza non può accedervi senza un’autorizzazione «ad hoc»
Qualora durante l’accesso in locali destinati all’esercizio di attività professionale le Fiamme gialle intendano procedere all’esame di documenti in relazione ai quali sia stato eccepito il segreto professionale, essi devono «in ogni caso» munirsi di apposita autorizzazione del Procuratore del Repubblica, o in alternativa dell’autorità giudiziaria più vicina.
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Condannati 5 informatici che avevano ottenuto e messo in vendita l’accesso a migliaia di telecamere di videosorveglianza private
Condannati a pene comprese tra i 2 anni e mezzo e i 3 anni e mezzo di reclusione cinque esperti informatici, tra cui alcuni installatori di sistemi di videosorveglianza e domotica, che avevano ottenuto e poi messo in vendita l’accesso ai video delle telecamere di videosorveglianza che trasmettevano scene di vita privata di migliaia di ignare persone.
Il Pm non può sequestrare il cellulare senza l’autorizzazione di un giudice
Un passo verso la tutela dei diritti digitali: la Corte di Cassazione chiarisce che il pubblico ministero non può disporre da solo il sequestro di uno smartphone o di altri dispositivi elettronici dell’indagato. Il sequestro dei dati personali contenuti nei device deve passare attraverso il vaglio di un’autorità giudiziaria, come previsto dalla normativa europea.
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Il presidente di Federprivacy a Report Rai 3
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