NEWS

L’intelligenza artificiale nel lavoro impone di rivedere la disciplina dei controlli a distanza

L’intelligenza artificiale nel lavoro impone di rivedere la disciplina dei controlli a distanza

Un tempo i poteri datoriali erano nettamente distinguibili: da un lato il potere direttivo, riflesso dell’obbligo di obbedienza del lavoratore; dall’altro due poteri strumentali a quello, quali il potere di punire le violazioni contrattuali dei dipendenti e quello di controllare l’esecuzione della prestazione lavorativa secondo le direttive ricevute. Ma ora gli scenari cambiano con l’intelligenza artificiale.

Dipendenti e studenti potevano accedere senza filtri ai dati personali di migliaia di persone: multato l'ateneo

Dipendenti e studenti potevano accedere senza filtri ai dati personali di migliaia di persone: multato l'ateneo

Un'università ha ricevuto una multa di 12.700 euro dal locale garante della privacy, perchè dipendenti e studenti potevano, senza filtri, accedere ai dati personali di migliaia di persone (anche esterne all'università) memorizzati in una cartella dell'applicazione Teams di Microsoft.

Corte di Giustizia UE: i pareri del Garante Privacy non sono vincolanti per i giudici

Corte di Giustizia UE: i pareri del Garante Privacy non sono vincolanti per i giudici

I pareri delle autorità per la protezione dei dati non sono vincolanti per i giudci e non possono essere usati per essere automaticamente esonerati dalla responsabilità per i danni causati da violazioni della privacy. Secondo la Corte di Giustizia dell'UE non basta invocare un parere del Garante per sottrarsi a qualsiasi responsabilità e obblighi di risarcimento a seguito di una violazione.

Se la violazione della privacy deriva da un errore umano può non scattare la sanzione

Se la violazione della privacy deriva da un errore umano può non scattare la sanzione

Niente sanzioni privacy in caso di violazione occasionale lieve dovuta a un errore umano. È questo il principio applicato dal Garante della privacy nel provvedimento n. 441/2024, con il quale a una società di autonoleggio non è stata applicata nessuna misura correttiva.

Giovani e social network, la soluzione non è alzare l'età minima per dare il consenso

Giovani e social network, la soluzione non è alzare l'età minima per dare il consenso

Davanti all'emergenza che le ricerche scientifiche e i fatti di cronaca evidenziano circa i danni prodotti dall'uso di smartphone e social sin da piccoli, occorre una norma che indichi espressamente il limite di età con riferimento all'apertura di account, profili e simili. Non è sufficiente, invece, intervenire sulla soglia minima per dare il consenso al trattamento dei dati.

Non commette violazione della privacy l'investigatore privato che indaga sul dipendente che usa il permesso sindacale per interessi personali

Non commette violazione della privacy l'investigatore privato che indaga sul dipendente che usa il permesso sindacale per interessi personali

Licenziato il lavoratore che usa il permesso sindacale per motivi personali. Il detective ingaggiato dall'azienda che lo accerta non commette alcuna violazione della privacy perché il controllo che gli è stato affidato risulta eseguito in luoghi pubblici e serve ad accertare le cause effettive della richiesta di permesso.

Siamo tutti spiati? il presidente di Federprivacy a Cremona 1 Tv

Mappa dell'Italia Puglia Molise Campania Abruzzo Marche Lazio Umbria Basilicata Toscana Emilia Romagna Calabria

Rimani aggiornato gratuitamente con la nostra newsletter settimanale
Ho letto l'Informativa Privacy