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Un modello compliant di AI Corporate Governance

Un modello compliant di AI Corporate Governance

Dalla Privacy alla Artificial Intelligence, il passo è breve: in una società dell’informazione in cui il dato (non solo, personale) è il cuore del motore economico, uno “strumento” dirompente come l’AI, per diventare un booster che moltiplica gli effetti (ma anche i rischi).

Il futuro del lavoro tra superintelligenza e singolarità

Il futuro del lavoro tra superintelligenza e singolarità

L’applicazione dell'intelligenza artificiale in campi specifici apre la strada a nuove paure, ma anche a impensabili, fino ad alcuni anni fa, lavori e prospettive per il futuro. Con l'AI, nel mondo del lavoro serviranno sempre più competenze specifiche, e ciò vale anche per chi aspira a diventare un professionista della privacy.

Scuola: sì alla didattica «onlife», ma non a discapito della privacy degli studenti

Scuola: sì alla didattica «onlife», ma non a discapito della privacy degli studenti

Con la didattica digitale è inevitabile ed anzi auspicabile che la scuola divenga sempre più onlife, innovando processi educativi e formativi, purchè ciò non avvenga a discapito della privacy degli interessati, i cui diritti meritano massima tutela. 

Giovani e mondo del lavoro: la privacy e i big data nella top ten delle professioni del futuro

Giovani e mondo del lavoro: la privacy e i big data nella top ten delle professioni del futuro

L’impiego massivo degli algoritmi e dell’intelligenza artificiale, caratterizzanti l’attuale sviluppo tecnologico di (quasi) tutti i settori produttivi, implica profonde riflessioni circa gli effetti che essi comportano nelle nostre vite, e diverse nuove figure professionali che emergono vedono la privacy come protagonista.

Le IA nelle chatbot come le sirene di Ulisse: quali pericoli comportano per gli adolescenti, anche a livello privacy?

Le IA nelle chatbot come le sirene di Ulisse: quali pericoli comportano per gli adolescenti, anche a livello privacy?

Certi servizi innovativi come le chatbot sviluppate con l’intelligenza artificiale, possono risultare molto convincenti per un giovane nel fornire i propri dati personali, anche particolari, come l’orientamento sessuale e lo stato di salute psicofisica, ma un buon consulente sa quanto sia importante evitare che il lato pioneristico si imponga prepotentemente sul rispetto della normativa privacy.

Telegram e l’arresto di Durov: il «conflitto» tra privacy e sicurezza

Telegram e l’arresto di Durov: il «conflitto» tra privacy e sicurezza

L’arresto a Parigi di Pavel Durov, il fondatore di Telegram, dovrebbe essere interpretato anche da una prospettiva tecnologica, che può riassumersi così: le Big Tech, indipendentemente dalla loro nazionalità, quando progettano un prodotto o un servizio, devono prevedere la possibilità di commettere illeciti e consentire alle autorità l’accertamento di un reato?

Il furto d'identità con l'intelligenza artificiale

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