Resta vietata l’espulsione del migrante se viola la “vita privata e familiare”
Il “Dl Cutro”, approvato nel marzo 2023 a ridosso dell’omonima strage di migranti in mare, non impedisce di accordare allo straniero irregolare la cd “protezione complementare” in caso di un effettivo radicamento sul territorio tale da far ritenere che un uso allontanamento possa integrare una violazione del suo diritto alla vita familiare o privata. Lo ha stabilito la Prima sezione civile della Cassazione, con l’ordinanza n. 29593/2025, affermando un importante principio di diritto al termine di una motivazione lunga 43 pagine.

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