Spagna: l'autorità iberica è la prima a irrogare una multa per diffusione di deepfake sessuali di ragazzine minorenni
È stata irrogata in Spagna una multa per la diffusione di immagini ‘deepfake’ a sfondo sessuale di minori. Le vittime sono una ventina di ragazzine tra gli 11 e i 17 anni, i cui volti erano stati inseriti su corpi nudi di altre ragazze nude attraverso una App di intelligenza artificiale.

Ora l’Agencia Española de Protección de Datos (Aepd), con il provvedimento n. EXP202503445 ha adesso comminato una sanzione di 2mila euro a uno dei creatori delle immagini modificate con l’IA.
Come spiega il quotidiano El Pais, la decisione si riferisce al caso di Almendralejo (Badajoz) dove, nel settembre 2023 erano stati diffusi i deepfake delle adolescenti.
La vicenda era sorta in alcune scuole di Almendralejo, una cittadina di 30mila abitanti nel sud-ovest della Spagna, quando una ginecologa aveva pubblicato su TikTok un video in cui denunciava l’accaduto, invitando le ragazzine vittime del deepfake a parlare con i genitori e sporgere denuncia.
A diffondere in rete le immagini manipolate sarebbero stati dei ragazzi tra i 12 e i 14 anni, che avrebbero usato un’applicazione che trasforma le foto in immagini di nudi femminili realistici.
Le immagini deepfake erano poi state fatte circolare su WhatsApp e Telegram. Il caso ha coinvolto per ora gli studenti di almeno tre scuole secondarie delle cinque presenti in città. Le immagini modificate erano state condivise anche tramite app come ClothOff e caricate su piattaforme come OnlyFans e siti pornografici, suscitando allarme nella comunità, con l'apertura di un processo penale, che ha portato alla condanna di 15 minorenni a un anno di libertà vigilata per la creazione e distribuzione delle immagini pornografiche.
Ora il garante iberico, che ha a sua volta avviato un'indagine, ha stabilito che la diffusione non autorizzata di queste immagini costituisce una violazione della privacy. La sanzione, che riguarderebbe uno dei minorenni già condannati che avrebbe diffuso anche successivamente le fotografie, è stata notificata ai suoi genitori.
È la prima volta che un'autorità di protezione dei dati nell'Unione Europea emette una multa per la diffusione di un deepfake.
In Italia, di recente il Garante per la protezione dei dati personali ha disposto la limitazione provvisoria del trattamento dei dati personali degli utenti italiani nei confronti di Clothoff, una app che “spoglia” le persone, e la nuova Legge n. 132/2025 sull’intelligenza artificiale ha introdotto, con l'articolo 612-quater, il deepfake nel Codice Penale. La nuova fattispecie punisce chiunque diffonda, ceda o pubblichi, senza consenso, immagini, video o voci falsificati o alterati con l'uso dell'intelligenza artificiale e idonei a trarre in inganno sulla loro genuinità.






