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Federprivacy

Federprivacy è la principale associazione di riferimento in Italia dei professionisti della privacy e della protezione dei dati, iscritta presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MISE) ai sensi della Legge 4/2013. Email: urp@federprivacy.org 

Le autorità turche hanno arrestato 15 sospettati di essere i responsabili della divulgazione non autorizzata di dati personali e informazioni di 4,7 milioni di utenti della app municipale "Istanbul Senin".

Secondo l’ avvocatura generale della Corte di Giustizia dell’ UE, il rispetto del diritto alla protezione dei dati personali non esige la previa autorizzazione di un’autorità giudiziaria nelle indagini in materia di concorrenza. Tuttavia, il sequestro di messaggi di posta elettronica professionali deve essere assoggettato a garanzie procedurali adeguate e sufficienti, nonché ad un successivo controllo giurisdizionale.

Nata come infrastruttura per le criptovalute, la Blockchain ha rapidamente dimostrato il proprio potenziale ben oltre l'ambito finanziario, diventando una piattaforma versatile per la gestione sicura e trasparente delle informazioni. Una delle questioni più delicate nella sua regolamentazione riguarda la privacy e la protezione dei dati personali.

La Fédération Internationale de l’Automobile (FIA), l’organo di governo globale per gli sport automobilistici, è stata coinvolta in una grave violazione dei dati personali di oltre 7.000 piloti, tra cui il rinomato campione di Formula 1 Max Verstappen.

È disponibile l’aggiornamento 2026 del Piano Triennale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione 2024–2026, il documento di programmazione strategica e operativa per la PA, frutto di un’attività di concertazione tra numerose amministrazioni e soggetti istituzionali.

Convegno “Le mafie all’epoca tempo dell’Intelligenza Artificiale” organizzato per il 22 novembre 2025 a cui parteciperanno Vittorio Lombardi, Membro del Consiglio Direttivo di Federprivacy, Luca Bolognini, Presidente dell’Istituto Italiano Privacy, Michele Iaselli, Docente di diritto digitale e tutela dei dati alla Luiss, Salvatore Curcio, Procuratore antimafia di Catanzaro, e  il giornalista Pietro Melia.

Il Presidente del Garante, Pasquale Stanzione, ha rilasciato una dichiarazione a seguito delle asserzioni fatte dal giornalista Sigfrido Ranucci nel corso della conferenza stampa al Parlamento europeo del 23 ottobre, quando ha detto che “qualcuno sta armando il Garante della privacy per punire Report e dare un segnale esemplare a altre trasmissioni”.

Va alla Corte costituzionale l’obbligo di disporre la pena detentiva per la diffamazione commessa dal militare. La Corte di cassazione, ordinanza n. 34344/2025, ha infatti ritenuto rilevante e non manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale dell’art. 227 che sanziona la diffamazione militare.

Si inasprisce lo scontro tra Sigfrido Ranucci e il Garante per la Privacy, che dopo un iniziale botta e risposta tra Autorità e giornalista aveva visto la notifica di una sanzione di 150mila euro alla Rai proprio per la diffusione da parte di Report dell'audio tra Gennaro Sangiuliano e la moglie Federica Corsini, in merito alla vicenda con protagonista l'ex ministro e Maria Rosaria Boccia.

In riferimento ai criteri di individuazione della figura del titolare del trattamento in base alle disposizioni dell’art. 4 del Regolamento UE 2016/679 quest’ultimo non è il soggetto che materialmente tratta i dati, bensì il soggetto che determina le finalità e i mezzi del trattamento, essendo titolare del potere decisionale in materia.

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Privacy Day Forum 2025: il servizio dell'Ansa

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