Federprivacy
Federprivacy è la principale associazione di riferimento in Italia dei professionisti della privacy e della protezione dei dati, iscritta presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MISE) ai sensi della Legge 4/2013. Email: urp@federprivacy.org
Al via il nuovo reato di deepfake introdotto dalla Legge 132/2025 sull'intelligenza artificiale
La Legge n. 132/2025, recante la disciplina nazionale sull’intelligenza artificiale, è entrata in vigore il 10 ottobre 2025, introducendo un quadro normativo organico volto a regolare l’impiego dei sistemi di AI nei diversi settori dell’attività economica, amministrativa e sociale, incluso l’ambito lavorativo e le professioni intellettuali, con particolare attenzione ai profili di sicurezza, trasparenza e responsabilità.
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Garante Privacy: no all’uso dei dati presi dal web per valutare il rischio di evasione fiscale
Il Garante per la protezione dei dati personali si è pronunciato contro l’utilizzo di informazioni reperibili sul web per stimare il rischio di evasione fiscale. In parallelo, ha proposto un inasprimento delle sanzioni per chi sottrae dati riservati dalle banche dati.
Clienti etichettati a loro insaputa come “cattivi pagatori” dagli algoritmi: multa da 2,7 milioni di euro per Experian
A loro insaputa i consumatori venivano “valutati” dagli algoritmi di un sistema di credit scoring che ne analizzava i dati personali presi da fonti pubbliche e private per determinare se fossero clienti affidabili in grado di pagare le bollette delle utenze o a rischio di non riuscire a pagare gli acquisti a rate.
Dall’UE nuove regole procedurali per i casi transfrontalieri per un’applicazione del GDPR più uniforme
Il Parlamento UE ha approvato il 21 ottobre 2025 una risoluzione legislativa sulla proposta di regolamento presentata dalla Commissione che stabilisce norme procedurali aggiuntive sull’applicazione del GDPR relativamente ai reclami e alle indagini riguardanti il trattamento transfrontaliero di dati personali.
Rendere noto che un dipendente è assente per malattia costituisce diffusione illecita di dati sensibili anche se non si specifica la patologia
Adita in materia di trattamento dei dati personali e tutela dei dati nominativi osserva in sentenza la Corte d’Appello di Palermo come i dati sensibili idonei a rivelare lo stato di salute possano essere trattati soltanto mediante modalità organizzative, quali tecniche di cifratura o criptatura che rendano non identificabile l’interessato.
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Viola la privacy l’azienda che aggiunge il dipendente in un gruppo WhatsApp utilizzando senza consenso il suo numero privato
L'Agenzia spagnola per la protezione dei dati (AEPD) ha imposto una sanzione di 70.000 euro a LVMH Iberia, S.L. (una filiale del gruppo del lusso che gestisce marchi come Louis Vuitton) per aver incluso in un gruppo di WhatsApp il numero di telefono cellulare personale di una dipendente senza il suo consenso.
Il 33% delle PMI italiane ha subìto almeno un cyberattacco negli ultimi 12 mesi
Un terzo delle piccole e medie imprese italiane ha subìto almeno un cyberattacco nell’ultimo anno, evidenziando una preoccupante fragilità di fronte alle minacce informatiche. A evidenziarlo è il Cisco Cybersecurity Readiness Index 2025.
La responsabilità della diffusione dei dati sanitari causata dal “cattivo funzionamento” del software ricade sulla Provincia autonoma
La responsabilità sui dati personali illecitamente diffusi a causa del cattivo funzionamento del software ricade sulla Provincia autonoma e non sulla Asl. La Cassazione ha precisato, infatti, che le attività di trattamento con riferimento alle quali si è verificata la violazione dei dati personali, rientrano nella sfera di titolarità della Provincia autonoma di Bolzano e non anche della Azienda sanitaria.
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Interazioni tra Digital Markets Act e GDPR: le linee guida delle autorità europee per la protezione dei dati
Il Comitato europeo per la protezione dei dati (European Data Protection Board) e la Commissione europea hanno approvato la pubblicazione delle prime linee guida congiunte sulle interazioni tra Digital Markets Act e il GDPR.
Accesso a distinte di bonifici dei colleghi attraverso l’intranet aziendale: illecito il trattamento dei dati personali
Il provvedimento del Garante per la protezione dei dati personali n.490 dell’11 settembre 2025 (doc. web n. 10174501) ha deciso su un reclamo presentato da un dipendente che lamentava la diffusione indebita di dati personali propri e di altri colleghi da parte della società datrice di lavoro.
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Tavola rotonda su privacy e intelligenza artificiale nel mondo del lavoro
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