FederPrivacy
Federprivacy è la principale associazione di riferimento in Italia dei professionisti della privacy e della protezione dei dati personali, iscritta presso il Ministero dello Sviluppo Economico ai sensi della Legge 4/2013. Email: [email protected]
Intelligenza artificiale e lavoro: controllo umano e trasparenza per non danneggiare i diritti
Alle aziende che utilizzano sistemi di intelligenza artificiale in ambiti di assunzione o la selezione di persone, l'Artificial Intelligence Act impone una serie di oneri di compliance finalizzati a prevenire e ridurre il rischio di eventuali violazioni di diritti.
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Garante Privacy, no al software che monitora le prestazioni dei lavoratori in maniera dettagliata
È illecito l’utilizzo, da parte di un datore di lavoro, di un software che monitora le prestazioni dei dipendenti in maniera dettagliata, registrando i tempi e le modalità di lavoro del personale nonché i tempi di inattività con le specifiche causali; è altrettanto illecito l’utilizzo di un hardware che regola l’accesso sul luogo di lavoro attraverso un sistema di riconoscimento facciale.
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Videosorveglianza, sanzionato il comune che ricorre alle nuove tecnologie senza fare prima le valutazioni dei rischi
Quando il comune investe sulla sicurezza dei cittadini introducendo innovazioni digitali deve valorizzare anche la protezione dei dati personali, effettuando le valutazioni sui rischi che possono essere correlate alla nuova tecnologia strettamente connessa con i sistemi di video controllo. E poco importa se il progetto è stato finanziato dal Viminale e approvato dalla prefettura.
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Sfogliabile online il numero 2-2024 della rivista Privacy News
È sfogliabile anche online il numero speciale del magazine “Privacy News” di cui erano state distribuite 1.000 copie in anteprima esclusiva ai partecipanti del Privacy Day Forum, dedicato quest’anno all'etica e alla responsabilità sociale delle imprese digitali.
Il nuovo Regolamento per il cloud nelle pubbliche amministrazioni in vigore dal 1° agosto
I servizi digitali sono la modalità primaria di fornitura delle prestazioni al cittadino da parte delle Pubbliche Amministrazioni. Il percorso di transizione al cloud della PA garantisce affidabilità, sicurezza e sostenibilità nel tempo dei servizi pubblici. Il nuovo Regolamento, adottato da ACN con Decreto Direttoriale n. 21007/24 del 27 giugno 2024 è applicabile dal 1° agosto 2024,
Commissione Ue: il modello pubblicitario 'pay or consent' di Meta viola il Digital Markets Act
La Commissione europea ha informato Meta delle sue conclusioni preliminari secondo cui il suo modello pubblicitario “pay or consent” non è conforme al Digital Markets Act (DMA). Secondo la Commissione, questa scelta binaria non fornisce loro una versione meno personalizzata, ma equivalente, dei social network di Meta.
Usa: l'amministrazione Biden mette al bando l’antivirus Kaspersky per ragioni di sicurezza nazionale
L'amministrazione Biden ha annunciato la messa al bando dei prodotti della russa Kaspersky per ragioni di sicurezza nazionale. Il BIS (Bureau of Industry and Security) del Dipartimento del Commercio ha deciso che è necessario proibire la vendita diretta e indiretta dei prodotti antivirus e di sicurezza di Kaspersky negli Stati Uniti o ai cittadini statunitensi.
I dati sul cloud sono diventati i principali bersagli degli attacchi informatici
Negli ultimi anni, i dati sul cloud sono diventati il principale bersaglio degli attacchi informatici. Questo fenomeno ha portato la spesa per la protezione di questi dati al primo posto rispetto a tutte le altre voci di spesa per la sicurezza informatica. È quanto emerge dal Rapporto annuale sulla sicurezza dei dati sul cloud, diffuso dalla Thales.
Il risarcimento del danno non deve lievitare solo perchè a ledere la privacy è un professionista tenuto a rispettare il segreto professionale
Il risarcimento del danno alla privacy non deve lievitare per il solo fatto che a ledere la privacy sia un professionista tenuto a rispettare le norme sull'obbligo di segreto professionale sui dati dei clienti (come un commercialista). È quanto affermato dalla terza sezione della Corte di giustizia dell'Unione Europea (Cgue) con la sentenza del 20/6/2024 resa nella causa n. C-590/22.
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Corte di Giustizia UE: tenuti al risarcimento sia l’impresa o la pa detentrice dei dati esfiltrati, sia chi usa i dati spacciandosi per l’interessato
Furto di dati personali risarcito sempre: sia quando i dati sono usati per usurpare l’identità, sia quando sono stati sottratti, ma non (ancora) usati. Tenuti al risarcimento sono, dunque, sia l’impresa o la p.a., detentrice dei dati esfiltrati, sia chi usa i dati spacciandosi per l’interessato. La sentenza della Corte di giustizia dell’Unione Europea resa nelle cause riunite C-182/22 e C-189/22.
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