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Visualizza articoli per tag: hacker

La furia iconoclasta degli Anonymous italiani non si arresta. Come annunciato, i tre gruppi che coordinavano l'operazione "Settimana Nera" hanno diffuso nuovi dati provenienti dalle loro incursioni in siti e database online. Nei materiali divulgati oggi ci sono nomi, cognomi, numeri di telefono email e password di impiegati e funzionari di diversi istituti del Cnr, i database di Equitalia e del Ministero dello Sviluppo Economico. Sono stati diffusi i dati, questi sì, sensibili, dei tesserati della Lega Nord del Trentino, di Fratelli d'Italia, del PD di Siena.

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Martedì, 09 Febbraio 2021 15:22

Allerta privacy nel week end di San Valentino

I maggiori rischi durante il picco di utenti online alla ricerca dell'anima gemella o di scappatelle nella giornata degli innamorati. Tra i principali pericoli gogna online, ‘sextorsion’ e trattamenti illeciti di dati sensibili.

Grave violazione di sicurezza per la società di consegne Glovo, che ha subìto un accesso non autorizzato da parte di un hacker che avrebbe potuto trafugare dati riservati e credenziali di accesso di decine di milioni di clienti, driver e dipendenti. Già da tempo Federprivacy aveva sollevato varie perplessità sulla conformità al Gdpr dei trattamenti di dati personali effettuati da Glovo e da altre app di food delivery, e non a caso lo scorso anno la stessa Glovo era stata sanzionata dal garante spagnolo perché aveva "dimenticato" di nominare il data protection officer.

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Denunciare lo sfruttamento petrolifero del territorio lucano e l’inquinamento. È questa la matrice dell’attacco informatico ai siti della Regione Basilicata e dell’Università lucana, perpetrato sabato scorso dagli hacker di Anonymous, il gruppo che da anni sceglie bersagli non casuali per denunciare o segnalare particolari situazioni. L’attacco informatico era stato preannunciato sul blog del gruppo il 14 febbraio.

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Mercoledì, 08 Maggio 2019 18:02

Anonymous viola la Pec di 30mila avvocati

Violata la posta elettronica certificata di 30mila avvocati iscritti all'Ordine di Roma; questo l'ultimo colpo messo a segno dal collettivo di hacker Anonymous Italia. Tra i dati diffusi ci sono anche alcune mail della sindaca della Capitale, Virginia Raggi. Il movimento ha pubblicato sul proprio blog anche alcuni screenshot delle presunte mail ricevute dalla prima cittadina da parte dell'amministrazione dell'Ordine degli avvocati circa le quote di iscrizione.

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La colpa è di Machiavelli e del suo dannato principio secondo il quale il fine giustifica i mezzi. Autorità giudiziaria e forze di polizia qualche anno fa hanno cominciato ad utilizzare virus informatici, cavalli di Troia e altre mille diavolerie elettroniche per acquisire elementi di prova. E’ cominciato tutto sotto la nobile egida del perseguire gli obiettivi di giustizia. Nessuno si è posto remore, nessuno si è preoccupato delle conseguenze.

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Altro che ‘Apriti Sesamo”. La caverna digitale in cui sono custoditi i tesori degli assicuratori si è spalancata con “Admin Admin”.  Si potrebbe banalmente etichettare l’episodio come l’ennesima burla e non dare alcun peso al ulteriore dimostrazione di incapacità e di impreparazione nella gestione del patrimonio informatico anche da parte di chi certi rischi non può non conoscerli.

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Nell’anno della pandemia, il rapporto Clusit 2021 registra il record negativo degli attacchi informatici: a livello globale sono stati infatti 1.871 gli attacchi gravi di dominio pubblico rilevati nel corso del 2020, ovvero con un impatto sistemico in ogni aspetto della società, della politica, dell’economia e della geopolitica. In media, si tratta di 156 attacchi gravi al mese, il valore più elevato mai registrato ad oggi (erano 139 nel 2019), con il primato negativo che spetta al mese di dicembre, in cui sono stati rilevati ben 200 attacchi gravi.

Il più grande operatore di app per parcheggi in Europa si è denunciato alle autorità di regolamentazione dell'informazione nell'UE e nel Regno Unito dopo che gli hacker hanno rubato i dati dei clienti. "Il 10 dicembre 2023 - informa la società sul sito italiano di Easy Park - abbiamo scoperto di essere stati vittime di un attacco informatico".

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A poco più di una settimana dall’attacco hacker che ha colpito Facebook e messo a rischio almeno 50 milioni di profili, i dati frutto di quel bottino sono già in vendita sul dark web e a prezzi bassi. A fare la scoperta il sito The Independent, che ha notato nei mercati sotterranei del web – una parte di Internet accessibile solo con determinati software – annunci che offrono agli acquirenti i dati personali degli utenti di Facebook per un minimo di 3 dollari.

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