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Controllo rafforzato sull’utilizzo di intercettazioni svolte all’estero. La Cassazione chiarisce, con la sentenza n. 44154/2023 della Sesta sezione penale, limiti e condizioni nel nuovo sistema delineato dall’ordine d’indagine europeo (Oie).

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Va cancellata dai registri dello stato civile italiano la sentenza, non definitiva, di scioglimento del matrimonio islamico, emessa dal tribunale sciaraitico con la formula del Talaq: il ripudio unilaterale della moglie da parte del marito. Per la Cassazione la decisione di ripudio, che riguardava una coppia dalla doppia cittadinanza italiana e giordana, emanata all’estero, nello specifico in Palestina, da un’autorità religiosa, come il tribunale sciaraitico, anche se equiparabile, secondo la legge straniera, ad una sentenza del giudice statale, non può essere riconosciuta nell’ordimento giuridico italiano se viola principi di ordine pubblico sostanziale e processuale.

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La Corte di giustizia dell’Unione europea, con la sentenza sulla causa C-604/22, detta la bussola per inquadrare quali pratiche di vendita o di messa a disposizione - a fini pubblicitari - dei dati degli utenti costituiscano una violazione della privacy ai sensi del GDPR.

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Scatta il reato di “Diffusione di riprese e registrazioni fraudolente” per chi invia su Whatsapp immagine private, nel caso delle riprese fatte di nascosto subito dopo aver consumato un rapporto sessuale in auto. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione, con la sentenza n. 2112/2025.

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Ai fini del risarcimento del danno non patrimoniale per violazione del diritto alla riservatezza, è necessario che l'offesa sia grave, ossia che il diritto sia inciso oltre una soglia minima, cagionando un pregiudizio effettivo. Occorre cioè una certa soglia di offensività, che renda il pregiudizio tanto serio da essere meritevole di tutela. Per valutare il livello della gravità della lesione e della serietà del danno deve procedersi ad un giudizio di bilanciamento tra il principio di solidarietà verso la vittima e quello della tolleranza, con la conseguenza che il risarcimento del danno non patrimoniale è dovuto solo laddove sia superato il pregiudizio di tollerabilità e il pregiudizio non sia futile. A ribadire queste regole è il Tribunale di Palermo con la sentenza n. 912/2021.

Il provvedimento generale sulla videosorveglianza dell'8 aprile 2010 non può più essere utilizzato direttamente per fissare i tempi di conservazione dei filmati. Oltre all'accountability infatti c'è anche un errore nel corpo del provvedimento che ne limita l'applicazione generalizzata. Lo ha chiarito la Cassazione, sez. II con l'ordinanza n. 19950 del 16 luglio 2024.

In caso di installazione di un impianto di videosorveglianza in mancanza di accordo sindacale, il consenso del lavoratore non costituisce esimente della responsabilità penale. È il principio affermato dalla Cassazione con sentenza 1733 del 17 gennaio 2020.

In dottrina e in giurisprudenza vi è stato un ampio dibattito se la normativa sulla privacy impedisca la ripresa con telecamere delle parti comuni condominiali: la Corte di Cassazione (sentenza 30191/2021) ha concluso positivamente.

Il consenso collettivo o individuale dei dipendenti non può legittimare a posteriori la presenza in azienda di strumenti di videosorveglianza se il datore di lavoro li ha installati in violazione delle prescrizioni dello Statuto dei lavoratori, cioè senza consultazione e accordo con le rappresentanze sindacali o senza l'autorizzazione dell'Ispettorato del Lavoro provinciale. Passaggi che vanno compiuti prima di mettere in funzione i predetti strumenti. 

Al dipendente di un ufficio postale è costato la sanzione disciplinare della sospensione dal lavoro senza retribuzione lo sfogo sui social network con cui ha rivelato dati sanitari dei quali è vietata la diffusione non autorizzata in base al Regolamento Ue 2016/679, Gdpr. Il Tribunale di Rovigo, con la sentenza 85 del 20 aprile 2021, ha confermato la legittimità della sanzione, solo rideterminata in due giorni al posto dei cinque disposti dall’azienda.

Il Presidente di Federprivacy a Settegiorni su Rai Uno

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