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Visualizza articoli per tag: minori

Una norma specifica riguarda l’espressione del consenso nel caso di offerta diretta di servizi della società dell’informazione ai minori: il trattamento di dati personali di minori al di sotto dei 16 anni - o, se previsto dal diritto degli Stati membri, di un’età inferiore ma non al di sotto di 13 anni - è lecito soltanto se e nella misura in cui tale consenso è espresso o autorizzato dal titolare della responsabilità genitoriale sul minore.

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Mercoledì, 12 Luglio 2023 14:48

Quando un attacco cyber è una tragedia

Quella che ha raggiunto la sua acme drammatico la scorsa settimana è la storia dell’attacco ransomware che ha colpito le scuole pubbliche di Minneapolis lo scorso marzo. I criminali avevano chiesto un riscatto di un milione di dollari per non divulgare le informazioni sottratte che riguardavano i dipendenti e soprattutto gli oltre 30 mila studenti, nella stragrande maggioranza minorenni.

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Lo scorso 18 dicembre un ospedale pediatrico canadese era stato colpito da un ransomware che aveva messo fuori uso buona parte delle proprie infrastrutture informatiche, causando forti rallentamenti nel prestare le cure ai piccoli pazienti. Ma due giorni dopo l'annuncio della dirigenza sanitaria che rendeva note le difficoltà in cui versava, la banda di ransomware LockBit ha presentato le proprie scuse rilasciando gratuitamente la chiave di decrittazione, e informando che l’autore dell’attacco era stato cacciato per aver violato il codice etico dell’organizzazione criminale:

Il Garante per la protezione dei dati personali ha inviato una richiesta di informazioni all’Associazione Crop News Onlus che opera nel settore del rating “reputazionale”.  Secondo notizie di stampa l’Associazione avrebbe promosso il Progetto Virtute 4 Students per sperimentare, nei confronti degli studenti, il rating “reputazionale” elaborato sulla base di algoritmi dalla Piattaforma Mevaluate. Al progetto avrebbe aderito un istituto di istruzione superiore.

Settembre è periodo di riapertura delle scuole, con l’entusiasmo - e la fatica, ammettiamolo pure - dei primi giorni tanto per gli studenti quanto per i genitori o coloro che li accompagnano a percorrere i primi passi di un nuovo anno scolastico. Ma attenzione a compromettere la privacy e la sicurezza dei minori.

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“Ignorantia iuris non excusat”, solevano dire i nostri antenati, attraverso una locuzione che nel corso degli anni ha assunto molteplici sfaccettature. È vero, la presunzione che il cittadino, latamente inteso, conosca la legge applicabile è una necessità prima che una verità. Ci sono, tuttavia, circostanze in cui l’inconsapevolezza/superficialità/furbizia regna, con la correlata possibilità di celarsi dietro un cavillo per evitare il peggio. Ed è ancora e proprio il frequente uso dei social network a condurre ad una nuova, parallela e straziante verità: l’alzarsi dell’asticella della liceità di ciò che con essi viene compiuto.

Mercoledì, 11 Maggio 2022 15:25

Roblox: la privacy non è un gioco da ragazzi

Uno degli effetti della pandemia e dei successivi lockdown nazionali è stato certamente quello di aver aumentato in maniera esponenziale le ore che i minori passano davanti allo schermo. Di conseguenza, era inevitabile che ciò si riflettesse in maniera positiva sul mercato videoludico. A questo aumento ha certamente contribuito Roblox, il quale, più che un videogioco, è una piattaforma online per videogiochi. Infatti, tramite l’editor di Roblox, chiunque può creare un videogioco con le più svariate tematiche e meccaniche. Gli unici punti in comune sono la grafica, la quale ricorda vagamente i Lego, ed il fatto di poter monetizzare il gioco.

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Agli adolescenti piace la nuova app Photo Roulette per la condivisione delle proprie fotografie private tra i giocatori di una partita dove «la vittima» è scelta a caso, ma c'è da sentire i brividi perché le immagini, insieme ai propri dati, finiscono chissà dove. E inoltre, Photo Roulette li immagazzina per un tempo fino a sei mesi. L'applicazione mette a rischio la protezione dei dati.

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Il Garante per la protezione dei dati personali della Repubblica di San Marino ha sanzionato Facebook per un totale di 5 milioni di euro per violazioni delle norme sulla protezione dei dati personali con due distinti procedimenti, il primo dei quali riguarda la sottrazione dei dati personali di migliaia di utenti sammarinesi, mentre nel secondo l’autorità ha contestato i criteri di accertamento dell'età dei minori che chiedono di iscriversi al social network.

Usare TikTok significa trasferire dati negli Stati Uniti e a Singapore. TikTok, inoltre, usa i dati degli interessati, senza chiedere consenso, per mandare pubblicità e per scopi di marketing: lo dice l'informativa privacy riportata sul sito della piattaforma.TikTok, poi, è vietato ai minori di 13 anni, ma, secondo il Garante della privacy, la piattaforma non è in grado di controllare l'età degli utenti (provvedimento n. 248 del 7 luglio 2022).

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Privacy Day Forum 2023: il trailer della giornata

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