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Visualizza articoli per tag: minori

Un giovane d'oggi è un nativo digitale, ed ha molta dimestichezza con la tecnologia. Ma quanta consapevolezza ha per ciò che concerne l'impiego di dati personali? un aspetto su cui porre l'attenzione, è il confine tra attività di trattamento di dati che assumono rilevanza "domestica" e "non domestica", in particolare quando riguardo all'uso dei social network.

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Il provvedimento del Garante della Privacy su Tik Tok e la campagna informativa che ha attivato l’autorità per sensibilizzare i genitori a prestare particolare attenzione sull’uso dei social network da parte dei giovanissimi figli rappresentano un importante primo passo per la tutela dei minori online. Nondimeno, rimangono molte preoccupazioni e perplessità di chi ha a cuore il benessere psicofisico dei propri bambini. Per questo Federprivacy ha deciso di effettuare un sondaggio per conoscere l’opinione di chi fa il mestiere più difficile del mondo.

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Si chiama Portafoglio Digitale (Cartera Digital) ed è attualmente in beta l'ultima idea del governo spagnolo per ridurre il consumo di pornografia online, specialmente da parte dei minorenni.

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L’Agenzia spagnola per la protezione dei dati (AEPD) ha comminato una multa di 10.000 euro a un’azienda che organizza feste per bambini per aver pubblicato immagini di minori su Instagram Stories, secondo quanto riportato da Confilegal.

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È stata irrogata in Spagna una multa per la diffusione di immagini ‘deepfake’ a sfondo sessuale di minori. Le vittime sono una ventina di ragazzine tra gli 11 e i 17 anni, i cui volti erano stati inseriti su corpi nudi di altre ragazze nude attraverso una App di intelligenza artificiale.

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Con Spid, il sistema pubblico di identità digitale, anche il minore può avere un'identità digitale (credenziali di autenticazione) e dimostrare la sua età nel mondo virtuale. I ragazzi sopra i 14 anni potranno dotarsi di un'identità Spid per accedere ai servizi offerti dalla pubblica amministrazione a loro rivolti. I più piccoli, invece, potranno utilizzarlo solo per i servizi online forniti dalle scuole. Saranno i genitori a richiedere lo Spid per loro.Questo grazie alle «linee guida operative per la fruizione dei servizi Spid da parte dei minori», approvate dall'Agenzia per l'Italia Digitale (Agid), con determinazione n. 51 del 3 marzo 2022.

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Quasi due ragazzi su tre si sono iscritti a un social network prima dell’età consentita dalla piattaforma, pur sapendo che non avrebbero potuto. E sempre due su tre quando si iscrivono a un nuovo servizio online o accedono a una nuova app ne accettano le condizioni d’uso senza leggere mai l’informativa sulla privacy.  Più elevata la consapevolezza tra i maggiorenni, infatti quelli che ignorano sistematicamente le privacy policy scendono al 50%.

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OpenAI ha annunciato il lancio di nuovi controlli parentali per ChatGPT per rispondere alle crescenti preoccupazioni sulla sicurezza degli utenti adolescenti. Ora i genitori possono collegare il proprio account a quello dei figli tra i 13 e i 17 anni, anche se nessun filtro è infallibile, e i minori potrebbero tentare di aggirarli.

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Se scambiare dati per scaricare una app è un contratto, allora i minori non possono dare il consenso a trattare i propri dati ai social network e ai gestori di servizi della società dell'informazione. È questo uno degli effetti dell'applicazione del principio enunciato dalla sentenza del Tar Lazio n. 261/2020. Così ci vorrebbe il consenso dei genitori se un minorenne vuole scaricare una app dando in cambio i dati.

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Un nuovo sistema per la “age verification” basato sulla certificazione dell’identità da parte di terzi, così da mantenere pienamente tutelato il diritto alla privacy; un provvedimento, ispirato a una legge francese di recente approvazione per regolamentare il fenomeno dei cosiddetti baby influencer, che prevede una verifica sui profitti generati online dai minori e il diritto all’oblio per i contenuti pubblicati; l’estensione al fenomeno dello sharenting (adulti di riferimento che pubblicano foto di minorenni) della norma già contenuta nella legge sul cyberbullismo che consente al minore di ottenere la rimozione di immagini; un impianto di campagne di comunicazione e sensibilizzazione, rivolte ai minori e agli adulti (da pubblicare sulle stesse piattaforme, con periodicità fissata insieme alle autorità in regime di co-regolamentazione); l’istituzione di un Coordinamento permanente tra le 3 autorità al Ministero della Giustizia.

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Privacy Day Forum 2025: il trailer della giornata

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