Visualizza articoli per tag: minori
Roulette russa delle foto, l'app che spopola tra gli adolescenti
Agli adolescenti piace la nuova app Photo Roulette per la condivisione delle proprie fotografie private tra i giocatori di una partita dove «la vittima» è scelta a caso, ma c'è da sentire i brividi perché le immagini, insieme ai propri dati, finiscono chissà dove. E inoltre, Photo Roulette li immagazzina per un tempo fino a sei mesi. L'applicazione mette a rischio la protezione dei dati.
San Marino: l'autorità per la privacy sanziona Facebook per 5 milioni di euro
Il Garante per la protezione dei dati personali della Repubblica di San Marino ha sanzionato Facebook per un totale di 5 milioni di euro per violazioni delle norme sulla protezione dei dati personali con due distinti procedimenti, il primo dei quali riguarda la sottrazione dei dati personali di migliaia di utenti sammarinesi, mentre nel secondo l’autorità ha contestato i criteri di accertamento dell'età dei minori che chiedono di iscriversi al social network.
San Marino: TikTok sanzionato per 3,5 milioni di euro per violazioni della verifica dell'età dei minori
L'Autorità garante per la protezione dei dati personali di San Marino ha multato la piattaforma TikTok per 3,5 milioni di euro. Il provvedimento, firmato dal presidente Umberto Rapetto, è del 4 luglio scorso, ma è stato pubblicato recentemente sul sito del Garante sammarinese della privacy.
Scuole, l'uso di TikTok da parte di dipendenti e studenti comporta criticità sulla privacy
Usare TikTok significa trasferire dati negli Stati Uniti e a Singapore. TikTok, inoltre, usa i dati degli interessati, senza chiedere consenso, per mandare pubblicità e per scopi di marketing: lo dice l'informativa privacy riportata sul sito della piattaforma.TikTok, poi, è vietato ai minori di 13 anni, ma, secondo il Garante della privacy, la piattaforma non è in grado di controllare l'età degli utenti (provvedimento n. 248 del 7 luglio 2022).
Se i genitori litigano, è il figlio minorenne a decidere quali sue foto postare sui social network
Se i genitori litigano per le fotografie del figlio minorenne da pubblicare sui social network a decidere sarà proprio lui. Lo ha stabilito il Tribunale di Chieti con la sentenza 403 pubblicata lo scorso 21 luglio, che ha affidato al figlio di 17 anni la possibilità di negare il consenso a mamma e papà per la pubblicazione delle proprie fotografie online.
Se la ripresa in un video è casuale non viene leso il diritto all’immagine del minore
Non lede il diritto all’immagine di un minore d’età la diffusione di un filmato che riguarda un evento di interesse pubblico se il ragazzo è stato ripreso in modo casuale, senza alcun intento di renderlo riconoscibile o identificabile. Lo ha affermato la Cassazione con l’ordinanza 2978 del 1° febbraio 2024.
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Sentenza in Germania: il profilo di Facebook va in eredità
Storica sentenza in Germania. Gli eredi hanno diritto a quanto si lascia sul web, a prendere visione di ogni email e del materiale rimasto sul sito. I responsabili di Facebook si erano opposti invece alla richiesta di una madre di vedere quanto aveva lasciato la figlia quindicenne, uccisa nel 2012 da un convoglio del metro a Berlino. Ma si avevano dubbi sull'incidente. Si trattava di un suicidio? La madre cercava una risposta sulla fine della giovane. I giudici le hanno dato ragione.
Sharenting: dal Garante i consigli per salvaguardare la privacy dei propri figli sui social network
Con il termine “sharenting” si intende il fenomeno della condivisione online costante da parte dei genitori di contenuti che riguardano i propri figli/e (foto, video, ecografie, storie). Il neologismo, coniato negli Stati Uniti, deriva dalle le parole inglesi “share” (condividere) e “parenting” (genitorialità). La gioia di un momento da condividere, pubblicando l'immagine dei propri figli, è un'emozione comprensibile, ma allo stesso tempo è necessario chiedersi se ci sono rischi nell’eccessiva e costante sovraesposizione online.
Social & minori, campagna informativa del Garante Privacy e di Telefono Azzurro per sensibilizzare i genitori
'Se non ha l’età, i social possono attendere', è questo lo slogan dello spot, realizzato dal Garante per la protezione dei dati personali in collaborazione con Telefono Azzurro, dedicato al tema della protezione dei minori sui social network. A partire da Tik Tok, piattaforma espressamente rivolta ai giovanissimi, a cui il Garante ha imposto nei giorni scorsi misure a tutela dei più piccoli, dopo il tragico caso della bambina di Palermo.
Social network e nativi digitali: da semplice utilizzatore diventare titolare di un trattamento è un attimo
Un giovane d'oggi è un nativo digitale, ed ha molta dimestichezza con la tecnologia. Ma quanta consapevolezza ha per ciò che concerne l'impiego di dati personali? un aspetto su cui porre l'attenzione, è il confine tra attività di trattamento di dati che assumono rilevanza "domestica" e "non domestica", in particolare quando riguardo all'uso dei social network.