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Visualizza articoli per tag: minori

La Commissione Europea ha ordinato il richiamo di uno smartwatch per bambini, che invece di tutelarne la sicurezza rischia di metterli in pericolo. L’orologio in questione è il Safe-KID-One, dell’azienda tedesca Enox, e sulla carta dovrebbe essere un dispositivo intelligente per la sorveglianza dei bambini. Tramite la SIM integrata e il GPS, serve ai genitori per sapere sempre dove si trovano i propri bambini, e ai minori per comunicare con mamma è papà in caso di necessità.

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C’è l’accordo politico sul Digital Service Act e sembrerebbe che l’accordo in questione preveda tra l’altro che i dati dei bambini non si potranno più utilizzare per fare profilazione.È una bellissima notizia. Peccato che il destino abbia voluto che sia rimbalzata sui giornali di mezzo mondo negli stessi giorni nei quali il Consiglio d’Europa ha reso noto in un rapporto che i bambini europei entrano per la prima volta nei siti pornografici – che sarebbero ovviamente riservati ai maggiorenni – in media a undici anni e che i gestori di questi siti, con poche eccezioni, si limitino a chiedere loro di confermare con un click di avere almeno diciotto anni.

"Privacy Talk ’23”. Il Garante incontra i giovani, il 25 ottobre a Napoli. Revenge porn, cyberbullismo, furto di identità ed educazione digitale al centro della giornata. Premiate anche le scuole vincitrici del concorso “Diventa ambasciatore della privacy”

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Il Garante per la protezione dei dati personali manda un segnale forte a Tik Tok. L’Autorità, con un provvedimento d’urgenza adottato lo scorso 7 luglio, aveva avvertito la piattaforma che è illecito utilizzare dati personali archiviati nei dispositivi degli utenti per profilarli e inviare loro pubblicità personalizzata in assenza di un esplicito consenso.

In data 11 luglio 2022 l’Ufficio stampa del Garante per la protezione dei dati personali italiana ha reso noto che la medesima Autorità ha adottato in data 7 luglio 2022 un provvedimento di urgenza nei confronti di Tik Tok col qual ha avvertito la piattaforma che è illecito utilizzare dati personali archiviati nei dispositivi degli utenti per profilarli e inviare ad essi pubblicità personalizzata senza un loro esplicito consenso.

Come noto la legge sul diritto d’autore (art. 96 legge 633/41) richiede il consenso quando la persona viene ritratta se il fine del ritratto è l’esposizione in pubblico, lo sfruttamento commerciale e/o la riproduzione. Salvi i casi previsti dall’articolo 97 della legge sul diritto d’autore, per procedere alla diffusione di una fotografia o di un filmato è sempre necessario il consenso espresso dei soggetti che vi compaiono e la forma prediletta per il rilascio del consenso è costituita dalla c.d. "liberatoria".

Una norma specifica riguarda l’espressione del consenso nel caso di offerta diretta di servizi della società dell’informazione ai minori: il trattamento di dati personali di minori al di sotto dei 16 anni - o, se previsto dal diritto degli Stati membri, di un’età inferiore ma non al di sotto di 13 anni - è lecito soltanto se e nella misura in cui tale consenso è espresso o autorizzato dal titolare della responsabilità genitoriale sul minore.

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Mercoledì, 12 Luglio 2023 14:48

Quando un attacco cyber è una tragedia

Quella che ha raggiunto la sua acme drammatico la scorsa settimana è la storia dell’attacco ransomware che ha colpito le scuole pubbliche di Minneapolis lo scorso marzo. I criminali avevano chiesto un riscatto di un milione di dollari per non divulgare le informazioni sottratte che riguardavano i dipendenti e soprattutto gli oltre 30 mila studenti, nella stragrande maggioranza minorenni.

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Lo scorso 18 dicembre un ospedale pediatrico canadese era stato colpito da un ransomware che aveva messo fuori uso buona parte delle proprie infrastrutture informatiche, causando forti rallentamenti nel prestare le cure ai piccoli pazienti. Ma due giorni dopo l'annuncio della dirigenza sanitaria che rendeva note le difficoltà in cui versava, la banda di ransomware LockBit ha presentato le proprie scuse rilasciando gratuitamente la chiave di decrittazione, e informando che l’autore dell’attacco era stato cacciato per aver violato il codice etico dell’organizzazione criminale:

Il Garante per la protezione dei dati personali ha inviato una richiesta di informazioni all’Associazione Crop News Onlus che opera nel settore del rating “reputazionale”.  Secondo notizie di stampa l’Associazione avrebbe promosso il Progetto Virtute 4 Students per sperimentare, nei confronti degli studenti, il rating “reputazionale” elaborato sulla base di algoritmi dalla Piattaforma Mevaluate. Al progetto avrebbe aderito un istituto di istruzione superiore.

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Privacy Day Forum, dibattito e spunti: lo speciale di TV9

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