NEWS

Visualizza articoli per tag: data breach

Il 39% dei più importanti siti italiani non usa protocolli sicuri per trattare dati e sono a rischio hacker. Su trecento siti esaminati in uno studio, ben 252 non forniscono recapiti del DPO o altre informazioni per l'esercizio dei diritti degli utenti. Bernardi: "Scarsa trasparenza penalizza non solo i diritti degli interessati ma anche le stesse aziende nel mercato digitale". Violati noti siti italiani, la circolare dei Federprivacy sui data breach. Avanzano realtà come Ferrero e Qwant che puntano su privacy e sicurezza online. La fiducia degli utenti al centro del dibattito al 7° Privacy Day.

Si torna a parlare di "sicurezza" sui social. A farlo è stato Matteo Viviani in un servizio, al quale ne seguiranno degli altri, della trasmissione Le Iene andato in onda nella puntata di ieri sera. L'inviato del noto programma televisivo è riuscito, in 16 minuti di video, a far crollare le certezze degli utenti social sulla questione privacy.

A un anno dal Gdpr, numerosi i siti istituzionali ancora senza informativa privacy aggiornata, ma uno studio di Federprivacy evidenzia fenomeno più grave ed esteso: il 47% dei siti web dei comuni italiani utilizza protocolli non sicuri, e il 36% non rende noti i recapiti per contattare il DPO, figura obbligatoria per tutte le pubbliche amministrazioni. Presentazione del rapporto completo la settimana prossima al workshop organizzato da PrivacyLab. Bernardi:"Utilizzo di tecnologie ormai obsolete espone siti dei comuni a potenziali rischi di data breach". Speciale dedicato a cybercrime e violazioni dati sul magazine "Privacy News"

Studio di Federprivacy rileva che lo scorso anno sono state 190 le multe comminate dalle autorità per la privacy nello SEE per un totale di 410 milioni di euro. Il Garante italiano è l'authority più attiva con 30 provvedimenti, mentre la più severa è quella del Regno Unito con sanzioni per 312 milioni. Ancora all'asciutto Irlanda e Lussemburgo. Bernardi: "Fenomeno di autorità di controllo a doppia velocità". Il 44% dei casi per trattamenti illeciti di dati. Settore più colpito quello della p.a. con il 17% del totale delle multe

Negli ultimi due anni diversi dipartimenti governativi in Canada hanno compromesso le informazioni personali di ben 144.000 persone nell'ambito di 7.992 violazioni. A renderlo noto è un rapporto della Canadian Broadcasting Corporation (CBC) fornendo risposta a un'interrogazione scritta del deputato conservatore Dean Allison.

Etichettato sotto

I dati personali di 73 milioni di attuali o ex clienti AT&T sono finiti online. Si tratta di informazioni come indirizzi, numeri di previdenza sociale e codici di accesso che nelle ultime ore sono state pubblicate sul dark web, come riporta la BBC, citando un comunicato del noto colosso statunitense delle telecomunicazioni.

Etichettato sotto
Martedì, 27 Novembre 2018 11:09

Quando il pirata del web entra in banca

«Il mondo del credito sta sicuramente lavorando per blindare i canali di comunicazione tra i propri sistemi e i dispositivi della clientela (pc, laptop, tablet, smartphone). La palestra del “phishing” e di altre piccole tecniche fraudolente ha costretto il sistema bancario a fare quella che definisco una “ginnastica posturale” minima, ma l’esercizio per mantenersi in forma è più impegnativo e non può risultare episodico o discontinuo». Umberto Rapetto, già generale della Guardia di Finanza, già al comando del Gat Nucleo Speciale Frodi Telematiche (ora è Ceo di Hkao Human Knowledge As Opportunity) ha pochi dubbi.

Con l'entrata in vigore del Regolamento (UE) 2024/1689, noto come Articial Intelligence Act, un’organizzazione che sviluppa o utilizza sistemi di AI ad alto rischio dovrebbe predisporre una procedura integrata di incident management, in grado di rispondere contemporaneamente ai requisiti dell’AI Act e del GDPR. 

Negli Stati Uniti quasi 2,7 miliardi di record contenenti dati personali sono finiti online su un forum di hacking, rivelando nomi, numeri di previdenza sociale, tutti gli indirizzi fisici conosciuti e possibili alias.

Etichettato sotto

Con un comunicato sul proprio sito istituzionale, il Comune di Marentino ha informato tutti gli interessati, residenti e non, di aver recentemente subito un attacco informatico di tipo ransomware che, sfruttando il periodo emergenziale causato dall’epidemia, ha violato i dati personali presenti sul server centrale. L’Ente ha affermato di essersi prontamente attivato, procedendo anche a notificare il data breach al Garante per la protezione dei dati personali come previsto dal Gdpr.

Etichettato sotto

Siamo tutti spiati? il presidente di Federprivacy a Cremona 1 Tv

Mappa dell'Italia Puglia Molise Campania Abruzzo Marche Lazio Umbria Basilicata Toscana Emilia Romagna Calabria

Rimani aggiornato gratuitamente con la nostra newsletter settimanale
Ho letto l'Informativa Privacy