Visualizza articoli per tag: videosorveglianza
Corte Strasburgo: sì a telecamere nascoste sul lavoro, ma solo in caso di fondato sospetto di furto e perdite ingenti
Un datore di lavoro può installare delle telecamere nascoste per la videosorveglianza senza avvertire i propri dipendenti qualora abbia il fondato sospetto che questi lo stiano derubando e se le perdite subite per la loro condotta sono ingenti. È quanto ha deliberato - ribaltando il giudizio di primo grado del 2018 - la Grand Chambre della Corte europea dei diritti dell'uomo, secondo cui il comportamento del proprietario di un supermercato spagnolo può essere considerato legittimo e non vìola il diritto alla privacy di alcuni addetti alle casse, licenziati dopo essere stati filmati mentre rubavano prodotti sul luogo di lavoro o aiutavano altri a farlo.
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Due corsi universitari in materia di data protection da non perdere
A inizio anno nuovo sono due i corsi di formazione in materia di protezione dei dati personali organizzati da due prestigiosi atenei che vedono il coinvolgimento di Federprivacy, e che rappresentano per i professionisti della privacy un’opportunità di approfondimento di alto livello sui temi più attuali della data protection.
Fototrappole installate senza tenere conto delle norme sulla privacy: 350mila euro di sanzioni a comune e società di gestione dei rifiuti
Costa caro al primo cittadino installare telecamere sulle strade senza alcun cartello informativo confidando solo sulla capacità tecnica della sua società partecipata. Che a sua volta incorrerà in ulteriori pesanti sanzioni se ha divulgato foto e video dei trasgressori sui social senza nominare il proprio responsabile per la protezione dei dati. Lo ha chiarito il Garante privacy con due severe ordinanze ingiunzioni adottate il 28 aprile 2022 rispettivamente a carico del comune di Taranto e della sua società partecipata.
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Francia: telecamere camuffate da rilevatori di fumo registravano i dipendenti, sanzionati grandi magazzini
I famosi grandi magazzini parigini Samaritaine, di proprietà del numero uno del lusso al mondo, LVMH sono stati multati dall’Autorità per la protezione dei dati francese (CNIL) con una sanzione di 100.000 euro per aver nascosto le telecamere nei suoi depositi in cui tiene le merci non esposte al pubblico.
H&M sanzionata per violazione della privacy tramite i sistemi di videosorveglianza installati nei propri punti vendita
50 mila euro di sanzione sono state comminate dal Garante privacy alla nota società del settore dell'abbigliamento H&M Hennes & Mauritz s.r.l. per aver installato sistemi di videosorveglianza in violazione del Regolamento europeo, del Codice privacy e dello Statuto dei lavoratori.
I cartelli di informativa sulla videosorveglianza non sono soggetti alla tassa sulla pubblicità
I cartelli di informativa con la dicitura “area videosorvegliata” e il nome dell'impresa non sono soggetti alla tassa sulla pubblicità. Lo ha affermato la Commissione tributaria provinciale (Ctp) di Reggio nell'Emilia nella sentenza n.186/2021, depositata il 14/07/2021.
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I cartelli informativi nella Videosorveglianza alla luce delle Linee Guida n.3/2019 dell’European Data Protection Board
Con provvedimento del 26 novembre 2020, n.256 l’Autorità Garante ha adottato una ordinanza-ingiunzione nei confronti di una struttura ricettiva, che, tra le altre cose, aveva omesso di apporre i cartelli informativi sulla videosorveglianza, che, come noto, sono stati recentemente oggetto di revisione da parte del Comitato Europeo per la protezione dei dati personali con le Linee Guida n.3/2019.
I criteri per progettare un sistema di Videosorveglianza conforme ai princìpi di privacy by design e by default
Le linee Guida n. 3/2019 dei Garanti Europei sul “trattamento dei dati personali attraverso dispositivi video” del 29 Gennaio 2020 affrontano il tema dell’applicazione dei principi della privacy by design e by default ad un sistema di videosorveglianza. Il Regolamento UE 679/2016 non fornisce una definizione di “videosorveglianza”, mentre una descrizione tecnica è contenuta nella norma CEI EN 62676-1-1, alla quale si rifanno le recenti Linee Guida 3/2019 adottate dall’European Data Protection Board.
I sistemi di videosorveglianza devono rispettare i principi di privacy by design e privacy by default
I sistemi di videosorveglianza sia che perseguano finalità di “security” che di mera “tutela del patrimonio” devono essere progettati tenendo conto, sotto il profilo della protezione dei dati personali dei principi della c.d. privacy by design e by default. Con l’espressione data protection by design , disciplinata dal paragrafo 1 dell’articolo 25 del RGPD 679/2016, si intende l’obbligo in capo al Titolare, tenuto conto dello stato dell’arte e dei costi di attuazione, nonché della natura e delle finalità del trattamento, di mettere in atto misure tecniche e organizzative adeguate, per integrare nel trattamento le necessarie garanzie volte a tutelare i diritti degli interessati.
Il 9 maggio seminario online su videosorveglianza e attività di controllo nei contesti lavorativi
Nell’ambito del percorso di alta formazione “Privacy e gestione del personale”, il 9 maggio 2025 è in programma un seminario online che affronta i temi della videosorveglianza in ambito lavorativo e il controllo sui lavoratori.
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