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Francia: telecamere camuffate da rilevatori di fumo registravano i dipendenti, sanzionati grandi magazzini

I famosi grandi magazzini parigini Samaritaine, di proprietà del numero uno del lusso al mondo, LVMH sono stati multati dall’Autorità per la protezione dei dati francese (CNIL) con una sanzione di 100.000 euro per aver nascosto le telecamere nnei suoi depositi in cui tiene le merci non esposte al pubblico.

Come spiega la CNIL, nell'agosto 2023, "a causa dell'aumento del furto di merci nei propri magazzini, la Samaritaine aveva installato nuove telecamere camuffate da rilevatori di fumo, abilitate non solo a riprendere le immagini, ma anche a registrare i suoni".

Scoperte dai dipendenti, le telecamere celate nel sistema antincendio erano poi state rimosse nel settembre 2023, ma la CNIL aveva comunque ricevuto un reclamo. Dopo l’istruttoria del caso, la CNIL ha deciso di sanzionare la Samaritaine per “diverse violazioni del GDPR”.

"Le telecamere a circuito chiuso che filmano i dipendenti devono essere visibili e non nascoste” – ha precisato l’Autorità – e “solo in circostanze eccezionali e a determinate condizioni, il titolare può installare temporaneamente telecamere non visibili ai dipendenti”.

Ma in ogni caso, il titolare “deve analizzare la compatibilità del dispositivo con il GDPR” ed “essere in grado” di giustificarne l’installazione. Tuttavia, nel caso di specie, “se la società aveva pur segnalato l’esistenza di furti commessi nei suoi depositi merci e aveva motivato che il dispositivo era temporaneo”, “non aveva tuttavia condotto alcuna analisi preliminare della conformità al GDPR, né aveva documentato la natura temporanea dell’installazione che è stata scoperta dai dipendenti poche settimane dopo la sua implementazione”, ha affermato il garante francese.

La CNIL ha ritenuto inoltre che "la registrazione sonora dei dipendenti sia stata eccessiva in questo caso, e si rammarica che il responsabile della protezione dei dati (DPO) sia stato informato dell'esistenza del dispositivo solo diverse settimane dopo l'installazione delle telecamere”, perchè se fosse stato debitamente coinvolto avrebbe potuto fornire la propria consulenza all'azienda sulle misure da adottare per limitare i rischi per la protezione dei dati dei dipendenti, ed evitare quindi la sanzione.

Fonte: Commission nationale de l'informatique et des libertés

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