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Secondo l’Identity Theft Resource Center (ITRC), il volume di truffe realizzate tramite furto d’identità ha visto un’impennata del 148% in un solo anno, complici anche i nuovi strumenti di intelligenza artificiale che rendono la vita decisamente più facile ai criminali informatici.

In arrivo un trattato internazionale giuridicamente vincolante per garantire che l’intelligenza artificiale rispetti i diritti umani e la democrazia sia in ambito pubblico che privato. La Convenzione quadro sull’intelligenza artificiale e i diritti umani, la democrazia e lo Stato di diritto è stata approvata durante l’incontro annuale del Comitato dei ministri del Consiglio d’Europa.

Vietata l'intelligenza artificiale che crea la cittadinanza a punti. Sarà proibito implementare quei sistemi che valutano o classificano le persone in base ad un comportamento sociale in molteplici contesti o caratteristiche personali. Ad esempio, non potranno essere implementati sistemi di IA che valutano se un cittadino implementa comportamenti virtuosi da cui ne consegue un premio, al contrario se commette atti negativi potrà essere discriminato. Il Consiglio europeo ha adottato il 6 dicembre scorso la sua posizione comune relativa alla normativa sull'intelligenza artificiale.

L'intelligenza artificiale può accedere alle banche dati dell'Agenzia delle entrate che riguardano i contratti di compravendita immobiliare e il catasto, valutando in autonomia il mercato immobiliare, compito dell'osservatorio predisposto a tal fine (Omi).

A fine luglio 2025, si è verificato un evento che ha riportato con forza al centro del dibattito pubblico il tema della sicurezza e della riservatezza nelle interazioni con strumenti di intelligenza artificiale generativa. Migliaia di conversazioni avvenute tra utenti e ChatGPT sono diventate accessibili pubblicamente tramite i motori di ricerca, in particolare Google.

L’autorità di protezione dei dati della Corea del Sud ha affermato che la startup cinese di intelligenza artificiale DeepSeek ha trasferito dati personali degli utenti e i loro messaggi senza consenso quando il servizio era ancora disponibile per il download dell’app.

Giovedì, 06 Luglio 2023 06:40

Così i criminali usano ChatGpt per truffarci

Sono ormai passati alcuni mesi dal suo lancio ma la discussione è quanto mai “calda”: ChatGpt e le tecnologie di intelligenza artificiale generativa in genere portano più benefici o rischi, più vantaggi o criticità? Non c'è solo il tema del lavoro e delle professioni al centro del dibattito ma anche questioni altrettanto critiche come la sicurezza dei dati macinati dagli algoritmi e la protezione della privacy degli utenti. I cybercriminali, e questa è cronaca recente, hanno già approfittato del fenomeno per sperimentare e ingegnerizzare nuove modalità di attacco, con buona pace di OpenAi e del suo dichiarato impegno a garantire un uso adeguato della propria tecnologia.

C’è ancora molto da fare sul fronte della prevenzione e repressione del cosiddetto reato di revenge porn. Oggi le vittime hanno a disposizione strumenti di tutela penali e amministrativi che però non sempre sono sufficienti a evitare la viralità dei contenuti. Sul fronte penale si può sporgere querela entro 6 mesi dalla conoscenza del fatto (termine doppio rispetto a quello ordinario). Il reato è procedibile d’ufficio se commesso ai danni di una persona in condizione di inferiorità fisica o psichica o di una donna in gravidanza. Non è invece prevista un’aggravante specifica a tutela dei minorenni.

Crescenti digitalizzazioni di processi sociali, economici e istituzionali, che pongono il tema della protezione dei dati personali con una valenza che trascende, oramai, la sfera tecnica e giuridica. Si configura come uno snodo critico della modernità, in cui si misurano il grado di maturità democratica delle società e la capacità delle istituzioni di preservare l’integrità dei diritti fondamentali nella trasformazione tecnologica.

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Attualmente i professionisti della sicurezza possono fare ricorso all’Intelligenza Artificiale per 1. prevedere le minacce ed adattarsi ad esse; 2. identificare ed eliminare le vulnerabilità esistenti; 3. rilevare ed arrestare cyber attacchi con una velocità ed efficienza che non è sempre possibile ottenere con l’analisi umana.

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Il Presidente di Federprivacy a Settegiorni su Rai Uno

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