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A parte 'Immuni', tutte le altre app di contact tracing violano la privacy
Continuano a proliferare le app anti Covid-19 sul web e negli store di Google e di Apple, ma l’ultimo monito del Garante per la Privacy é tassativo: fatta eccezione per Immuni, che é la app nazionale autorizzata a norma di legge, tutte le altre che trattano dati personali per finalità di contact tracing sono fuorilegge.
Allarme dagli Usa: attenti alle app “spione”
Quella con la quale la Federal Trade Commission USA, nei giorni scorsi, ha imposto una serie di regole rigorosissime a Retina X, società produttrice di app di successo per il monitoraggio e il tracking di smartphone e persone è una decisione che non basterà a risolvere il problema ma che ha il merito di imporlo all’attenzione mediatica e politica globale.
Allarme Fbi: le app bancarie aumentano il rischio di frodi ai danni dei correntisti
La comodità di fare operazioni bancarie attraverso “app” di “mobile banking” è indiscutibile. Il poter trasformare il proprio smartphone in uno sportello bancario è un sogno facilmente realizzabile. Nonostante così entusiasmanti premesse, il Federal Bureau of Investigation ha appena lanciato un’allerta legato al crescente utilizzo di “app” che facilitano il rapporto con il proprio istituto di credito e semplificano pagamenti e bonifici.
Allarme spionaggio del Garante della Privacy: “rischiamo la sorveglianza di massa”
Con una lettera inviata il 30 aprile alle massime cariche istituzionali e politiche dello Stato, il Garante della privacy Antonello Soro lancia l’allarme spionaggio. Lo fa parlando esplicitamente di “sorveglianza di massa”, di app-spia fuori controllo e del gigantesco pericolo connesso all’uso dei software di captazione informatica. Quelli, per intenderci, utilizzati dalle procure di tutta Italia per intercettare attraverso il telefonino i cittadini indagati.
Anche le app più comuni armi per spiare e fare stalking
Il tempo di scaricare una normalissima app dallo store o di fare una veloce ricerca su Google ed è possibile sapere tutto quello che fa il proprio o la propria partner attraverso il suo telefonino. Quella che prima era una 'cosa da spie', sottolineano gli esperti del Citizen Lab dell'università di Toronto in un corposo rapporto intitolato Il predatore nella tua tasca, è ormai talmente comune che questi software hanno preso il nome di 'stalkerware', e sono coinvolti nella quasi totalità dei casi di violenza domestica.
App 'Immuni', via libera del Garante privacy
Il Garante per la protezione dei dati personali ha autorizzato il Ministero della salute ad avviare il trattamento relativo al Sistema di allerta Covid-19 (app “Immuni”). Sulla base della valutazione d’impatto trasmessa dal Ministero, il trattamento di dati personali effettuato nell’ambito del Sistema può essere considerato proporzionato, essendo state previste misure volte a garantire in misura sufficiente il rispetto dei diritti e le libertà degli interessati, che attenuano i rischi che potrebbero derivare da trattamento.
App condividono con Facebook dati su ciclo mestruale e attività sessuali di milioni di donne
Privacy International, organizzazione non profit con sede nel Regno Unito, ha scoperto che alcune app utilizzate per monitorare il ciclo mestruale, nonché i sintomi correlati, gli sbalzi di umore, e anche informazioni relative ad attività sessuali e periodi di maggiore fertilità, inviano i dati sensibili di milioni di donne che le utilizzano direttamente a Facebook.
App di consegne a domicilio con milioni di utenti nel mondo non aveva il Dpo
E' un app super tecnologica che vanta oltre 10 milioni di download nel Play Store di Google con utenti da 20 nazioni del mondo che la utilizzano per fruire di servizi di consegna rapida a domicilio, che nelle grandi città sono spesso operativi 24 ore su 24 e sette giorni a settimana grazie al lavoro di oltre 1.500 addetti, ma se i clienti volevano fare richiesta di accesso ai loro dati personali o esercitare i loro diritti non avevano un Data Protection Officer a cui rivolgersi.
App di food delivery, come trattano veramente i nostri dati personali
L’Autorità Garante per la privacy ha aperto un’istruttoria per il trattamento dei dati personali da parte delle app di food delivery. Il 19 giugno è toccato a Deliveroo, ma anche le concorrenti, come Just eat, Glovo e Uber eats, gestiscono molti dati personali dei clienti iscritti.
App di giochi per i giovanni, spesso legittimità dubbia e dati in paesi dove le tutele non sono adeguate
App per i minori pericolose e molto spesso illegittime. Sono pericolose perché spiano i bambini, li tracciano e, prendendo il controllo dei dispositivi utilizzati, diffondono i loro dati anche in paesi in cui la tutela della riservatezza non è adeguata. Sono a rischio di illegittimità se non c'è stato il consenso dei genitori, perché secondo la legge italiana il minore di età non può concludere un contratto e, di conseguenza, scaricare una app (che per la disciplina italiana è assimilabile in molti casi a un contratto).
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