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Il Garante della privacy ha ricevuto questa mattina una delegazione di Facebook per approfondire l’istruttoria sul caso Cambridge Analytica. L’Autorità ha chiesto alla società americana ulteriore documentazione in merito alla possibile violazione dei dati personali di decine di migliaia di utenti italiani già individuati e di altri ancora da identificare.

Non solo sanzioni amministrative nel Regolamento Ue sulla privacy. Le reazioni possibili dell'ordinamento alle violazioni sui dati sono diverse e dovranno seguire un approccio gradualistico. A sottolinearlo è Antonello Soro, presidente dell'Autorità garante italiana, che, rispondendo a ItaliaOggi Sette a pochi giorni dal debutto del "Gdpr" (il regolamento 2016/679 sulla protezione di dati), detta le priorità per aziende ed enti alle prese con le nuove sfide poste dalla normativa europea. In cima all'agenda, la formazione del personale e la sicurezza informatica.

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Quasi due ragazzi su tre si sono iscritti a un social network prima dell’età consentita dalla piattaforma, pur sapendo che non avrebbero potuto. E sempre due su tre quando si iscrivono a un nuovo servizio online o accedono a una nuova app ne accettano le condizioni d’uso senza leggere mai l’informativa sulla privacy.  Più elevata la consapevolezza tra i maggiorenni, infatti quelli che ignorano sistematicamente le privacy policy scendono al 50%.

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Prosegue, a un anno di distanza dalla data di efficacia del Regolamento europeo per la protezione dei dati personali (Gdpr), l’opera di adattamento dell’ordinamento interno alla norma Ue. Se in prima battuta il percorso ha coinvolto principalmente il legislatore, la palla adesso è passata al Garante. Sono stati pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale dell’8 e 9 maggio 2019 e già efficaci i regolamenti del Garante privacy numero 1 e 2 del 2019, volti a disciplinare i procedimenti amministrativi a rilevanza esterna di sua competenza, concernenti l’esercizio dei suoi compiti e poteri.

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Consultazione pubblica sulla congruità del termine di conservazione dei metadati degli account dei servizi di posta elettronica dei lavoratori. Datori di lavoro pubblici e privati, esperti della disciplina di protezione dei dati e tutti i soggetti interessati avranno a disposizione 30 giorni, a partire dalla pubblicazione in Gazzetta ufficiale, per inviare osservazioni, commenti, informazioni, e proposte.

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A seguito della terribile vicenda della bambina di 10 anni morta a Palermo, il Garante per la protezione dei dati personali ha deciso di intervenire in via d’urgenza adottando un provvedimento nei confronti di Tik Tok per disporre il blocco immediato dell’uso dei dati degli utenti per i quali non sia stata accertata con sicurezza l’età anagrafica.

I passanti che guardano le pubblicità proiettate sui totem presenti nelle principali stazioni ferroviarie italiane dovranno essere informati sulla presenza di una telecamera che analizza le loro reazioni. Questa la decisione del Garante della privacy al termine dell'istruttoria avviata per approfondire alcune segnalazioni e articoli di stampa che lamentavano i potenziali rischi di tracciamento o monitoraggio da remoto dei viaggiatori di passaggio davanti alle webcam integrate in oltre 500 colonnine [doc. web n. 7496252].

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Un solo codice di condotta privacy, 655 sanzioni e misure correttive, 352 pareri (in maggioranza ad autorità pubbliche): sono alcuni dei numeri che descrivono uno spaccato di quasi quattro anni di operatività del Gdpr (regolamento Ue sulla protezione dei dati n. 2016/679). Un bilancio è quasi d'obbligo in occasione della ricorrenza dei 25 anni di insediamento del Garante per la protezione dei dati, che ha aperto i battenti il 17 marzo 1997. Da allora molte cose sono cambiate:

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La stilizzazione grafica dell’uomo vitruviano di Leonardo che idealmente si trasforma in dati digitali è l’immagine raffigurata sul francobollo che celebra i 25 anni dell’introduzione nel nostro Paese della normativa sulla privacy e dell’istituzione del Garante per la protezione dei dati personali, entrato in funzione l’8 maggio 1997.

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Approvato dal Garante per la protezione dei dati personali il piano ispettivo per il secondo semestre 2020. L'attività di accertamento dell’Autorità, svolta anche in collaborazione con il Nucleo speciale tutela privacy e frodi tecnologiche della Guardia di finanza, prosegue quella avviata nel primo semestre e riguarda i trattamenti di dati svolti nell’ambito di settori particolarmente delicati, quali la fatturazione elettronica, il whistleblowing, il food delivery, le violazioni della sicurezza dei dati (data breach).

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Cyber e Privacy Forum 2023, il trailer dell'evento

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