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Rispondere alle richieste del Garante della Privacy conviene sempre
Rispondere sempre e tempestivamente alle richieste del Garante della privacy. Non farlo espone alla sanzione salate. Lo prevedono gli articoli 157 e 166 del Codice della privacy. Le scuole devono, quindi, essere molto attente nell'esaminare eventuali richieste del Garante, preoccupandosi di riferirlo immediatamente anche al Dpo.
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Secondo il Tribunale di Udine non ci fu violazione della privacy sui vaccini da parte dell'Asufc: accolto il ricorso e annullata la sanzione
Secondo il Tribunale di Udine non ci fu violazione della privacy dall’Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale sulle vaccinazioni, e per questo ha accolto integralmente il ricorso presentato da dall’azienda sanitaria contro l’ordinanza ingiunzione emessa dal Garante per la protezione dei dati personali, annullando la sanzione di 55mila euro.
Sharenting: i consigli del Garante della privacy per i genitori che intendono pubblicare online le foto dei loro figli
Avete intenzione di pubblicare immagini dei vostri figli sui social o su altri siti internet? i consigli del Garante della privacy ai genitori per limitare la diffusione online di contenuti che riguardano i propri figli.
Siglata prima Convenzione attuativa del protocollo d’intesa tra Garante Privacy e CINI
Il presidente del Garante per la protezione dei dati personali, Pasquale Stanzione, e il presidente del Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica (CINI), Ernesto Damiani, hanno sottoscritto nei giorni scorsi a Roma, presso la sede del Garante, una Convenzione attuativa dell’Accordo quadro siglato il 17 gennaio 2022.
Sim card intestate a clienti ignari, la Cassazione dà ragione al Garante sulla sanzione per omessa informativa agli interessati
La Cassazione, con la sentenza n. 10740/2019 del 17 aprile scorso, ha accolto il ricorso proposto dal Garante per la Privacy sulla omessa informativa ai soggetti interessati per un illecito utilizzo dei dati, riguardo sim card intestate a clienti ignari.
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Smartphone, spegni il microfono, accendi la privacy. Nuovo videoclip del Garante
I sensori degli smartphone - e in particolare i microfoni - possono rimanere attivi anche quando non stiamo utilizzando il nostro dispositivo. In questo modo potrebbero essere utilizzati per raccogliere informazioni, utilizzabili per diverse finalità anche da terzi: ad esempio per attività di marketing. Continuano le iniziative dell’Autorità sui temi della protezione dei dati personali rivolte agli utenti dei servizi digitali con una scheda informativa e un nuovo videoclip.
Social media: online la guida aggiornata del Garante privacy
Sei sicuro che le foto e le informazioni che pubblichi ti piaceranno anche tra qualche anno? Da quanto tempo non verifichi le impostazioni privacy dei tuoi profili social? Hai mai provato a navigare insieme a tuoi figli? Sono alcuni degli spunti di riflessione che il Garante rivolge a minori, genitori e utenti nella nuova edizione della guida "Social privacy. Come tutelarsi nell’era dei social media ".
Soro, adeguata tutela dei dati personali o pesanti sanzioni ai giganti del web
Il Garante della privacy ha ricevuto questa mattina una delegazione di Facebook per approfondire l’istruttoria sul caso Cambridge Analytica. L’Autorità ha chiesto alla società americana ulteriore documentazione in merito alla possibile violazione dei dati personali di decine di migliaia di utenti italiani già individuati e di altri ancora da identificare.
Soro: "Illeciti, non soltanto sanzioni. Le reazioni saranno diverse. In un approccio graduale"
Non solo sanzioni amministrative nel Regolamento Ue sulla privacy. Le reazioni possibili dell'ordinamento alle violazioni sui dati sono diverse e dovranno seguire un approccio gradualistico. A sottolinearlo è Antonello Soro, presidente dell'Autorità garante italiana, che, rispondendo a ItaliaOggi Sette a pochi giorni dal debutto del "Gdpr" (il regolamento 2016/679 sulla protezione di dati), detta le priorità per aziende ed enti alle prese con le nuove sfide poste dalla normativa europea. In cima all'agenda, la formazione del personale e la sicurezza informatica.
State of Privacy: l’appello degli esperti, le norme non sono sufficienti. Serve una visione d’insieme e una cultura digitale
Serve un salto di qualità nell’approccio all’intelligenza artificiale, fondato su una visione complessiva di tutti gli interessi e gli attori in gioco, con una prospettiva di intervento globale. La soluzione non è la sola regolamentazione, ma occorre puntare ad una formazione al digitale come primo strumento per la democratizzazione dell’AI e di abbattimento dei rischi. Queste le raccomandazioni a “State of Privacy – Focus sull’IA”.
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Il furto d'identità con l'intelligenza artificiale
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