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Il modo migliore per celebrare i primi 25 anni di vita del Garante per la privacy è guardare al futuro insieme agli stakeholders, pubblici e privati e ragionare con loro su idee e progetti per promuovere e rafforzare il diritto alla protezione dati, cruciale per il mondo digitale in cui siamo e sempre più saremo immersi.

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La «facoltà di consegna, da parte dei lavoratori dei settori pubblico e privato, di copia della certificazione verde, al datore di lavoro, consente a quest’ultimo di evincere anche il presupposto di rilascio della stessa», e occorre fare «una riflessione ulteriore su tale norma», valutando «l’opportunità di una sua abrogazione». A chiederlo ai parlamentari è il presidente del Garante per la protezione dei dati personali Pasquale Stanzione, nel corso dell’audizione in commissione Affari costituzionali al Senato dove si esamina il decreto legge sul super green pass del 26 novembre 2021 n. 172.

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Sarà possibile seguire in diretta streaming l’ultimo incontro formativo del progetto T4Data, il programma transnazionale cofinanziato dall’Unione europea dedicato alla formazione dei Responsabili della Protezione dei Dati (RPD) operanti presso i soggetti pubblici, che si terrà a Roma per l’8 novembre presso la sede del CNR. L’incontro sarà dedicato al tema "Le responsabilità del trattamento" alla luce del Regolamento Ue 2016/79.

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L'attuale mandato del prossimo Garante europeo per la protezione dei dati (EDPS) è in scadenza il prossimo 5 dicembre, e il 16 gennaio 2025 si svolgeranno le audizioni del Parlamento europeo per la selezione dei candidati a guidare l' autorità di vigilanza sulla privacy delle istituzioni europee per i prossimi cinque anni.

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Rendere le Informative privacy più semplici, chiare e immediatamente comprensibili, utilizzando simboli e icone. E’ una possibilità prevista dal Regolamento europeo 2016/679 in materia di dati personali (GDPR) che il Garante ha deciso di promuovere lanciando lo scorso marzo un contest aperto a sviluppatori, addetti ai lavori, esperti, avvocati, designer, studenti universitari e a chiunque fosse interessato a cimentarsi nell’individuare e proporre un set di simboli o icone capaci di esemplificare la gli elementi che, a norma degli articoli 13 e 14 del Regolamento, devono essere contenuti nell’informativa.

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La tematica della protezione dei dati personali e le sfide che l’attendono può essere esaminata attraverso vari piani di lettura. Ma certamente ve n’è uno che è imprescindibile e sovrasta su tutti gli altri ed è il fenomeno unitario e trasversale dell’innovazione digitale. La dimensione digitale è la nuova realtà dell’uomo contemporaneo, il quale, davanti ad uno schermo, trascorre e consuma una larga parte della propria esistenza. I dati sono oggi la natura artificiale che avvolge tutta la nostra vita. L’interazione con un mondo immateriale è continua. La surrogazione di azioni e bisogni che prima necessitavano di un intervento fisico assorbente.

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Il Garante per la protezione dei dati personali ha avviato una indagine conoscitiva sui siti internet pubblici e privati per verificare l’adozione di idonee misure di sicurezza adeguate ad impedire la raccolta massiva (webscraping) di dati personali a fini di addestramento degli algoritmi di intelligenza artificiale (IA) da parte di soggetti terzi.

Confermato dalla Cassazione il divieto del Garante della Privacy nei confronti di Telecom di portare avanti la campagna "recupero consenso" per acquisire il via libera all'utilizzo dei dati dei clienti che, in precedenza, hanno escluso di voler essere contattati telefonicamente "per finalità promozionali". Ad avviso dei supremi giudici, - che hanno disatteso la tesi che tale campagna non sarebbe "riconducibile alla nozione di comunicazione commerciale" - "una comunicazione telefonica finalizzata ad ottenere il consenso per fini di marketing, da chi l'abbia precedentemente negato, è essa stessa una 'comunicazione commerciale'"

In Italia e in Europa il tema del rapporto tra il diritto fondamentale alla protezione dei dati personali e i sistemi che offrono servizi basati sull’Intelligenza Artificiale è esploso in modo fragoroso con la vicenda legata ai provvedimenti del Garante italiano relativi a ChatGPT e alle violazioni ravvisate dal Provvedimento del 30 marzo 2023, essenzialmente nella carenza di adeguata informativa agli utenti del servizio circa l’uso e il trattamento di dati personali dell’utente o di terzi e circa le modalità di accesso a tali dati, nonché alla possibilità di esercitare l’eventuale diritto di rettifica o di richiesta di cancellazione ove ricorrano le ipotesi previste a tali fini dal GDPR.

L'Autorità Garante per la protezione dei dati personali (composta da Antonello Soro, Augusta Iannini, Giovanna Bianchi Clerici, Licia Califano) ha presentato il giorno 7 maggio, alle ore 11,00, presso la Sala della Regina della Camera dei Deputati (Piazza di Monte Citorio), la Relazione sull'attività svolta nel 2018.

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Il presidente di Federprivacy a Rai Parlamento

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