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Sanzionabile l’ente che pubblica i dati dei premi sulle performance con nomi e cognomi

Sanzionabile l’ente che pubblica i dati dei premi sulle performance con nomi e cognomi

Configura illiceità del trattamento la diffusione da parte del Comune sul proprio sito web delle determinazioni dirigenziali riferite alla liquidazione del fondo incentivante recanti gli elenchi dei nominativi dei dipendenti, la posizione economica di ciascuno nonché l’ammontare del compenso individualmente percepito in relazione alla performance individuale.

Molestie via social, niente reato se la vittima può disattivare le notifiche al cellulare

Molestie via social, niente reato se la vittima può disattivare le notifiche al cellulare

La Cassazione ha chiarito che sono i sistemi di alert o preview che affiancano la forma di comunicazione a distanza a rendere la stessa evidentemente invasiva da dover essere considerata molesta nel significato penalmente rilevante, e per la configurazione del reato non dipende dal soggetto che invia la mail o il messaggio, ma da quello che riceve.

È partito il Registro dei Titolari effettivi: antiriciclaggio e aspetti privacy da presidiare

È partito il Registro dei Titolari effettivi: antiriciclaggio e aspetti privacy da presidiare

Il perseguimento dell’antiriciclaggio può ora avvalersi anche del Registro dei titolari effettivi (RTE), previsto da una modifica apportata nel 2019 all’art. 21 comma 5 del D.lgs 231/2007 (cd. noto come decreto antiriciclaggio - AML).

Risparmiare sul DPO nominando un soggetto in conflitto di interessi diventa un boomerang

Risparmiare sul DPO nominando un soggetto in conflitto di interessi diventa un boomerang

Risparmiare sul responsabile della protezione dei dati (DPO) incaricando un soggetto in evidente conflitto di interessi rischia di diventare un boomerang per il primo cittadino. In particolare se il comune decide di affidare il compito al dirigente della società partecipata che si occupa della gestione informatica del municipio.

Rating reputazionale sul web, necessario il consenso sul funzionamento dell’algoritmo

Rating reputazionale sul web, necessario il consenso sul funzionamento dell’algoritmo

La Cassazione torna sulle modalità di manifestazione del consenso per l’adesione alle piattaforme online di rating reputazionale. In particolare, quando si ha a che fare con un sistema di valutazione automatico basato su algoritmi il soggetto deve conoscere il procedimento che conduce al risultato e su questo deve fornire il proprio consenso.

Sanzioni privacy, l'ultima parola spetta al giudice

Sanzioni privacy, l'ultima parola spetta al giudice

Sulle sanzioni privacy l'ultima parola spetta al giudice. Il magistrato ha il potere di modificare, aumentandolo o diminuendolo, l'importo irrogato dal Garante della privacy. Così ha deciso la Corte di cassazione con l'ordinanza n. 27189 del 22/9/2023.

Privacy Day Forum 2023: i momenti salienti

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