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Tra le novità del Digital Services Act una figura per identificare contenuti illegali che circolano in rete e denunciarli

Tra le novità del Digital Services Act una figura per identificare contenuti illegali che circolano in rete e denunciarli

Dal 17 febbraio del 2024 il mondo virtuale della rete entrerà in una nuova era, almeno dentro i confini dell’Unione europea, e se non è una vera e propria rivoluzione molto le somiglia.

Licenziamento illegittimo se i dati raccolti tramite strumenti tecnologici non sono autorizzati

Licenziamento illegittimo se i dati raccolti tramite strumenti tecnologici non sono autorizzati

L’utilizzo dei dati raccolti a tutti i fini connessi al rapporto di lavoro - inclusi, dunque, quelli disciplinari - è subordinato alla diffusione di un regolamento nell’ambito del quale i lavoratori sono informati sulle «modalità d’uso degli strumenti e di effettuazione dei controlli».

C'è la privacy anche per gli atti notarili

C'è la privacy anche per gli atti notarili

C'è privacy anche se gli atti sono pubblici (come gli atti notarili). Non tutto ciò che è contenuto in un atto pubblico è per ciò solo pubblicabile. Soprattutto on line, dove ogni contenuto è facilmente accessibile. Bisogna sempre considerare la finalità della diffusione e diffondere solo i dati pertinenti con quella finalità.

Trascrizioni di sms o di chat WhatsApp valide come prove in giudizio se la controparte non ne contesta il contenuto

Trascrizioni di sms o di chat WhatsApp valide come prove in giudizio se la controparte non ne contesta il contenuto

Se viene prodotta in giudizio la trascrizione di una conversazione realizzata tramite chat di WhatsApp va in concreto valutata dal giudice la necessità di acquisire lo strumento che contiene i messaggi trascritti o di verificare la genuinità e provenienza degli stessi.

In cartella esattoriale la sanzione del Garante Privacy non pagata

In cartella esattoriale la sanzione del Garante Privacy non pagata

La sanzione del Garante privacy va in cartella se il trasgressore non paga subito in forma ridottissima o produce nuove memorie difensive: solo la presentazione di quest'ultimo atto, infatti, impedisce che la contestazione dell'authority assuma il valore dell'ordinanza-ingiunzione.

Diffamazione via email, la competenza si radica dove il messaggio viene scaricato

Diffamazione via email, la competenza si radica dove il messaggio viene scaricato

Nel caso di mail a contenuto diffamatorio, il reato si consuma con il "recapito" della missiva elettronica presso il computer del destinatario. È in quel momento, dunque, che si radica anche la competenza a giudicare. Lo ha chiarito la Corte di cassazione, con la sentenza n. 38144/2023.

Privacy e Lavoro nell'era degli algoritmi

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