Visualizza articoli per tag: Spionaggio
Garante Privacy: 'software spia e intercettazioni, pericolosi strumenti di sorveglianza massiva'
Occorre prevedere più garanzie sulle intercettazioni ottenute tramite i software-spia. È l’invito rivolto in Parlamento da parte del Garante della Privacy durante l’audizione del presidente, Pasquale Stanzione, in Commissione Giustizia del Senato sul ddl Giustizia, e in particolare sulle misure in materia di intercettazioni e informazione di garanzia.
Garante Privacy: attenzione alle app 'rubadati' installate sullo smartphone che vi carpiscono informazioni
Microfoni degli smartphone sempre accesi a carpire informazioni rivendute poi a società per fare proposte commerciali. Un fenomeno sempre più diffuso, che sembrerebbe causato anche dalle app che scarichiamo sui nostri cellullari. Molte app, infatti, tra le autorizzazioni di accesso che richiedono al momento del download, inseriscono anche l’utilizzazione del microfono. Una volta che si accetta, senza pensarci troppo e senza informarsi sull’uso che verrà fatto dei propri dati, il gioco è fatto.
I piani di guerra Usa e della Nato sono finiti sui social. E adesso?
Quel che scrive il New York Times non rassicura affatto e, soprattutto, non sorprende chi ha buona memoria e ricorda che non troppi mesi fa le Forze Armate portoghesi si erano fatte sottrarre documentazione riservata del Patto Atlantico non adeguatamente protetta sui server su cui era ospitata.
Il Garante della Privacy apre un'istruttoria sull'antivirus Kaspersky
Il Garante per la protezione dei dati personali ha aperto un’istruttoria per valutare i potenziali rischi relativi al trattamento dei dati personali dei clienti italiani effettuato dalla società russa che fornisce il software antivirus Kaspersky.
Il preoccupante lato oscuro della videosorveglianza
Scriveva Cesare Pavese che la fantasia umana è immensamente più povera della realtà, e in effetti, la notizia riportata recentemente dal principale quotidiano israeliano Haaretz è di quelle che lasciano senza parole: una start up israeliana ha sviluppato un software di videoanalisi intelligente denominato “Toka”, non solo in grado di accedere a tutte le telecamere a circuito chiuso, ma anche in grado di modificare le immagini riprese in “live” e alterare le registrazioni del passato.
Intercettazioni: utilizzo dei trojan esteso ai reati 'in continuazione' prima del 31 agosto 2020
Intercettazioni ambientali estese anche ai fatti reato espressione di un diverso disegno criminoso. Lo ha chiarito la Corte di cassazione, con la sentenza n. 10704, con riferimento alla disciplina previgente, rigettando il ricorso di un uomo agli arresti domiciliari, in via cautelare, con l'imputazione di scambio elettorale politico mafioso con un esponente del clan dei "barcellonesi" anch'egli agli arresti domiciliari e soggetto ad intercettazioni a mezzo trojan.
La Commissione Europea vieta TikTok sui dispositivi mobili dei propri dipendenti
La Commissione europea ha chiesto ai dipendenti di disinstallare l'applicazione del social network cinese TikTok dai loro smartphone ed altri dispositivi di lavoro entro e non oltre il 15 marzo 2023. Lo ha affermato il portavoce della Commissione specificando che la sospensione mira a proteggere i dati dell'istituzione.
Le comunicazioni diplomatiche Ue violate per anni dagli hacker
Per almeno tre anni, pirati informatici hanno rubato migliaia di messaggi diplomatici dal network dell’Unione Europea. I “cables”, seppur con una bassa classificazione di sicurezza, rivelano nero su bianco le preoccupazioni di Bruxelles e dei Paesi della Ue per le mosse imprevedibili dell’amministrazione Trump, oltre che per la politica russa e i rapporti con Cina e anche per il rischio di una ripresa del programma nucleare iraniano.
Non viola la privacy la telecamera che incastra il dipendente infedele sospettato di spionaggio in favore della Russia
Le telecamere nascoste del datore incastrano il lavoratore infedele. Sono utilizzabili nel processo penale in cui è imputato il dipendente le registrazioni video realizzate sul luogo di lavoro per proteggere il patrimonio aziendale: le norme dello statuto dei lavoratori, che pure tutelano la riservatezza dei prestatori, non proibiscono i controlli difensivi sui beni dell'impresa. E dunque è escluso che sussista un divieto probatorio.
Ormai su WhatsApp la privacy sembra quasi un miraggio: i dati delle nostre conversazioni possono finire in mano all’FBI
Chi era preoccupato per la propria riservatezza usando WhatsApp adesso ha la conferma che la nota app di messaggistica non è proprio lo strumento migliore per scambiare informazioni confidenziali. A dimostrarlo è un documento interno dell’FBI che è stato reso pubblico da Property of the People, associazione che si batte per la trasparenza e i diritti dei cittadini negli Stati Uniti.