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Il trattamento dei dati personali degli studenti universitari: anche gli atenei devono rispettare il Gdpr
La privacy è qualcosa che interessa tutti, e per gli studenti universitari è essenziale apprenderne le caratteristiche per tenerne conto nel loro percorso di studi prima e professionale poi, quale che sia l’ambito.
In omaggio per gli associati il gioco di società «DATA!» e il libro su NIS 2 e decreto cybersicurezza
Omaggio speciale per chi rinnova la propria quota annuale o diventa socio membro: oltre al libro “La NIS 2 e il decreto cybersicurezza, le norme e gli adempimenti”, fino al 30 aprile gli associati riceveranno anche il nuovo gioco di società "DATA! The Game®". Iniziativa di Federprivacy per sensibilizzare i più giovani ed aiutarli ad acquisire consapevolezza per proteggere i loro dati personali
La privacy nelle università: Intelligenza Artificiale e Big Data, tra responsabilità e opportunità
Negli ultimi anni, l'evoluzione tecnologica ha cambiato radicalmente il modo in cui le università gestiscono i dati degli studenti, del personale e dei ricercatori. L'introduzione di strumenti di intelligenza artificiale (IA) e i Big Data ha creato nuove opportunità per migliorare i servizi offerti agli studenti e per ottimizzare le attività accademiche e amministrative.
La raffica di richieste di accesso civico di MonitoraPA ha aperto un dibattito nel mondo scolastico ma rispondere è inevitabile
Scuole sotto assedio sulla privacy. Dalla ripresa delle lezioni sono bersagliate da richieste di accesso civico relative all'uso dei servizi digitali (posta elettronica, messaggistica, videoconferenza, didattica a distanza, didattica digitale integrata, registro elettronico). I promotori dell'azione, che si definiscono hacker e usano la denominazione «MonitoraPA», dichiarano di avere inviato via Pec un'istanza di accesso civico generalizzato a 8254 scuole, per tutelare la privacy e proteggere le persone dagli attacchi dei colossi del web. L'iniziativa, anche per la sua massiva entità, ha aperto un dibattito nel mondo della scuola ed ha anche causato attriti tra gli addetti del settore.
La scuola che riceve un’istanza di accesso agli atti deve mandarne una copia ai controinteressati oscurando i dati eccessivi
La scuola, quando riceve una istanza di accesso agli atti, formulata ai sensi della legge 241/1990, deve mandarne una copia ai controinteressati (come previsto per legge), ma deve oscurare i dati eccessivi sul conto del richiedente.
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Le scuole non possono basare il trattamento dei dati personali sul consenso degli interessati
Le scuole non possono usare il consenso degli interessati per trattare i dati. La normativa sulla privacy impone alle pubbliche amministrazioni di agire con presupposti diversi dal consenso (osservanza dell'interesse pubblico). È quanto precisato dal Garante della privacy nella motivazione dell'Ingiunzione n. 148 del 28 aprile 2022.
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Lezioni online, ecco come vengono veramente trattati i nostri dati personali
Se usiamo piattaforme come Google Hongouts o Zoom per le videoconferenze o per le lezioni con gli studenti, quali dati personali vengono effettivamente registrati? Come spiega Il Sole 24 Ore, questi servizi possono utilizzare per attività di profilazione anche i dati audio e video degli utenti, oltre ai file condivisi dagli utenti. A specificarlo sono le stesse informative privacy, dove si precisa che potranno essere utilizzate tutte le informazioni che l’utente fornisce o crea durante l’utilizzo del servizio.
Liceo siciliano distribuisce la rivista Privacy News ai professori dell'istituto scolastico
Tra i destinatari delle 10mila copie del magazine Privacy News che sono state spedite da Federprivacy nelle settimane scorse non c’erano solo imprese e addetti ai lavori, ma anche insegnanti e collaboratori scolastici dell’Istituto Statale “Giudici Saetta e Livatino” di Ravanusa, che hanno ricevuto le riviste nell’ambito di un protocollo d’intesa siglato tra il liceo siciliano e la principale associazione di professionisti della protezione dei dati in Italia.
Lo studente hacker altera i voti? La scuola rischia multe fino a 10 milioni di euro
Se lo studente hacker cambia i voti sul registro elettronico, come sembra avere fatto il quindicenne di Cesena che avrebbe modificato i risultati di valutazioni e verifiche sul RE della scuola, vicenda sulla quale sono in corso le indagini, l’istituto rischia fino a 10 milioni di euro.
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L’80% delle scuole è vittima di almeno un attacco ransomware
Il mondo della scuola è sempre più bersaglio di attacchi informatici. Secondo il rapporto dello studio “The State of Ransomware in Education 2023” pubblicato dall’agenzia di sicurezza informatica Sophos, lo scorso anno le scuole, sia superiori che inferiori, hanno assistito ad un imponente aumento delle violazioni.
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Il furto d'identità con l'intelligenza artificiale
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