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Faro del Garante Privacy sui test Invalsi nel curriculum dello studente
Il Garante Privacy ha inviato una richiesta di informazioni all'Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione (Invalsi) in merito alla possibile integrazione dei test nel curriculum digitale degli studenti.
Fino a che punto i ragazzi possono gestire la propria privacy?
L’ordinamento giuridico italiano riconosce la piena capacità di agire al compimento del diciottesimo anno. I giovani devono quindi rinunciare alla propria riservatezza fino alla maggiore età, rimettendosi del tutto alle decisioni dei propri genitori?
Garante Privacy, i docenti non possono chiedere informazioni sullo stato vaccinale degli studenti
L’Autorità Garante per la protezione dei dati personali ha scritto al Ministero dell’istruzione affinché sensibilizzi le scuole sui rischi per la privacy derivanti da iniziative finalizzate all’acquisizione di informazioni sullo stato vaccinale degli studenti e dei rispettivi familiari. Nella lettera si richiama inoltre l’attenzione sulle possibili conseguenze per i minori, anche sul piano educativo, derivanti da simili iniziative.
Garante Privacy, i voti sono pubblici, lo stato di salute no
Gli esiti degli scrutini o degli esami di stato sono pubblici. È necessario però che, nel pubblicare i voti degli scrutini e degli esami nei tabelloni, l'istituto scolastico eviti di fornire, anche indirettamente, informazioni sulle condizioni di salute degli studenti, o altri dati personali. Così il Garante della privacy nell'opuscolo «A scuola di privacy» pubblicato il 25 maggio 2018.
La posizione dell'Authority sul diritto alla riservatezza è stata ribadita di recente nelle faq pubblicate il 29 gennaio scorso sul sito dell'Autorità.
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Gli elenchi nominativi degli studenti non vanno diffusi online, neppure se le famiglie insistono
Gli elenchi nominativi degli studenti delle classi prime non vanno diffusi in libera consultazione sul sito internet della scuola. Neppure su insistente pressione delle famiglie. È quanto deciso dal Garante della privacy con provvedimento n. 288 del 6 luglio 2023.
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Gli indirizzi email degli studenti non possono essere divulgati indiscriminatamente
Stop alla propalazione degli indirizzi e-mail degli studenti. A meno che non vi siano motivi specifici per una maggiore visibilità nel contesto dell'organizzazione dei servizi didattici, la circolarità dei dati degli alunni deve rispettare il principio di minimizzazione (articolo 5, regolamento Ue sulla privacy n. 2016/679, siglato Gdpr). Un'indicazione di massima suggerisce che è eccessiva la diffusione dei dati al di fuori della singola scuola.
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Ha diritto di accesso agli atti il dirigente scolastico che chiede il trasferimento ad altra sede e ad ottenerla è un altro collega
Una sentenza del TAR del Lazio conferma che il diritto di accesso ai documenti amministrativi può prevalere sulla tutela della riservatezza, quando questo è finalizzato a garantire la difesa dei propri diritti.
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Hacker 15enne deviava le rotte nelle navi e cambiava i suoi voti scolastici nel sito del Ministero
Dal pc della sua stanza di casa, a soli 15 anni si divertiva a spostare le rotte delle petroliere in transito nel Mediterraneo, ma soprattutto riusciva in quello che era il sogno di intere generazioni: trasformare i 5 in pagella in 6.
Hacker oscurano il registro online sul sito del liceo, studenti senza voti
Schermate con foto inquietanti e messaggi scritti in turco e in inglese al posto dei voti scolastici. Secondo quanto rende noto la testata online locale "Arezzo Notizie", questo è quello che hanno visualizzato con loro sorpresa gli studenti di un liceo toscano quando hanno digitato la loro password per accedere come al solito al registro elettronico per verificare il loro andamento scolastico e le attività didattiche sul sito web dell'istituto o attraverso un'app sul telefonino.
I dirigenti scolastici rischiano di scottarsi con la privacy
I dirigenti scolastici rischiano di scottarsi con la privacy e con un sistema sanzionatorio draconiano. La morsa della tagliola della responsabilità erariale è lì pronta a scattare. Come è avvenuto in tempi recentissimi: stanno a testimoniarlo alcune sentenze della Corte dei conti. E come potrebbe accadere nel futuro prossimo, se, passato il ciclone delle richieste di accesso di MonitoraPA, emergeranno sotto gli occhi delle autorità a guardia della privacy inadempienze meritevoli di una punizione amministrativa.
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Il presidente di Federprivacy a Report Rai 3
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