Presentato il nuovo libro “Smetti di farti spiare, difendi la tua privacy”. Il video integrale dell'evento alla Camera dei Deputati
Il 25 maggio 2018 entrava in vigore il GDPR con la promessa di portare maggiori tutele per i cittadini e pesanti sanzioni per i trasgressori, ma se è vero che in 7 anni le autorità per la protezione dei dati europee hanno inflitto 2.560 multe per un ammontare complessivo di oltre 6 miliardi di euro, la privacy resta però ancora un miraggio.

Nonostante quello alla privacy sia uno dei diritti fondamentali dei cittadini dell’Unione Europea, non c’è quindi da stupirsi se oggi molte persone si sono rassegnate ad essere tracciate e spiate in ogni loro attività quotidiana.
“E' ancora possibile proteggere la nostra privacy?” è il titolo di un incontro patrocinato da Federprivacy che si è svolto martedì 27 maggio alla Camera dei Deputati, in cui esperti e rappresentanti delle istituzioni hanno evidenziato la necessità di creare consapevolezza tra i cittadini sui rischi che minacciano la loro privacy e spiegando come e perché è importante difenderla, facendo anche un bilancio della protezione dei dati personali a sette anni dall’introduzione del GDPR.
(Sopra: il video integrale dell'evento. Guarda anche il servizio di Ansa a questo link)
Infatti, mai come oggi è stato così difficile proteggere la propria privacy, e anche gli sforzi individuali dei cittadini sono spesso vanificati da risultati frustranti, come ha osservato Nicola Bernardi, presidente di Federprivacy, a margine dell’incontro:
“Anche se ci iscriviamo al Registro Pubblico delle Opposizioni, nella maggior parte dei casi continuiamo purtroppo a essere tartassati dai call center, e anche se quando navighiamo su internet rifiutiamo tutti i cookie continuiamo ugualmente a essere tracciati online e vessati da pubblicità personalizzata che spesso è più fastidiosa che utile” – spiega Bernardi – “Le sanzioni hanno sicuramente la loro funzione, ma per creare una società digitale sostenibile, è necessario un ripensamento da parte delle istituzioni per adottare strumenti che producano veramente un effetto dissuasivo, come ad esempio il blocco dei trattamenti dei dati personali e misure di carattere penale per chi commette intenzionalmente gravi violazioni o per chi si dimostra recidivo nonostante le sanzioni già ricevute, altrimenti con l’intelligenza artificiale la situazione sarebbe destinata solo a peggiorare, e nel frattempo la difesa della privacy diventerà sempre più una battaglia personale.”
Quello che è evidente è che, se è pur vero che il GDPR ha effettivamente segnato una svolta storica introducendo un unico ombrello normativo applicabile in tutti i 27 Paesi dell’Unione Europea, e che sono state già comminate migliaia di sanzioni per miliardi di euro, d’altra parte i risultati non sono stati quelli auspicati, e le aspettative per i cittadini sono state disattese, con la difesa della privacy che dopo sette anni rimane ancora una sfida aperta.

In occasione dell’evento, aperto con i saluti dell'On. Simone Billi, è stato presentato il nuovo libro "Smetti di farti spiare, difendi la tua privacy" edito da Mondadori Università a cura di Nicola Bernardi con Gianluca Amarù, Alessandra Fava, Marco Fossi, e la prefazione di Guido Scorza, Componente del Garante per la protezione dei dati personali.
Il libro è già in vendita nelle migliori librerie e sul sito di Mondadori Università, mentre nello Shop online di Federprivacy è attiva una speciale offerta che lo comprende in omaggio per chi si iscrive come socio membro dell'Associazione o rinnovo la propria quota annuale.






