NEWS

Visualizza articoli per tag: trasparenza

Il diritto di accesso può essere esercitato a condizione che, in seguito a una delicata operazione di bilanciamento di interessi, la situazione giuridica rilevante sottesa alla richiesta di ostensione può essere considerata di rango almeno pari al diritto alla riservatezza di altro consociato. E si badi, una simile comparazione tra diverse se non opposte esigenze - accesso e riservatezza - va effettuata non in astratto bensì in concreto, sulla base dei principi di proporzionalità, pertinenza e non eccedenza.

Etichettato sotto

Va vietato l'Accesso generalizzato, oltre che quello cosiddetto semplice, avente a oggetto la documentazione della Guardia di Finanza suscettibile di rivelare gli aspetti organizzativi - nell'ambito dei quali è essenziale la componente delle risorse umane - costituenti i punti di forza o di debolezza dell'organizzazione delle funzioni pubbliche tutelate. Tale divieto è coerente con l'obiettivo di evitare che la conoscenza di tali informazioni venga utilizzata per mettere in pericolo le funzioni primarie dello Stato.

Con il provvedimento n. 352 del 12 giugno 2025, l’Autorità Garante per la protezione dei dati personali interviene nuovamente sul tema dell’accesso civico generalizzato ai dati personali, affrontando un caso che mette in evidenza la necessità di bilanciare correttamente la trasparenza amministrativa con la tutela della riservatezza.

L’accesso ai documenti conservati dalla Pa nella sezione archivio dei rapporti finanziari è divenuto possibile, in via diretta, con la presentazione di una “istanza di accesso” formulata ai sensi degli articoli 22 e seguenti della legge 241/90. È stata infatti, finalmente rimossa e cassata ogni diversa interpretazione precedente, che voleva immaginare tale richiesta – svolta da un coniuge nei confronti dell’altro e tesa a conoscere nella sua interezza la documentazione riferibile a quest’ultimo ed esistente nell’archivio dei rapporti finanziari - subordinata alla previa autorizzazione del giudice del processo civile, come soggetto deputato a bilanciare il diritto di accesso con la privacy.

Etichettato sotto

Il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati, GDPR UE 2016/679, prevede che chiunque in azienda tratta dati personali (rileva presenze, prepara i turni di lavoro, elabora e paga gli stipendi, invia comunicazioni via mail, ecc.), deve essere adeguatamente istruito.

Con parere anticorruzione approvato dal Consiglio dell’Autorità del 23 luglio 2025, Anac ha fornito chiarimenti in merito alla sussistenza (o meno) dell’obbligo di pubblicare i dati relativi agli incentivi per funzioni tecniche ricevuti dai dipendenti della stazione appaltante/ente concedente.

Etichettato sotto

Secondo il Tar Puglia (sentenza 1499/2021) nessun dubbio: le regole in tema di trasparenza documentale si applicano oltre che alle pubbliche amministrazioni anche ai soggetti privati chiamati all'espletamento di compiti di interesse pubblico; e per il Tar vanno senz'altro considerati tali i gestori del servizio di telefonia e di navigazione Internet.

Etichettato sotto

La nozione normativa di documento amministrativo suscettibile di formare oggetto di istanza di accesso documentale è ampia e può riguardare ogni documento detenuto dalla Pa, incluse le immagini registrate e conservate in sistemi di videosorveglianza urbana.

Il recepimento della direttiva PRTR (da effettuare entro il 7 giugno 2026) potrebbe costituire occasione anche per rendere maggiormente coerenti le previsioni sulla trasparenza in tema di retribuzioni nel settore della pubblica amministrazione, alla luce del nuovo corso impresso alla privacy dal GDPR ma senza far venir meno il principio di trasparenza.

Il 24 febbraio 2023 l’European Data Protection Board ha pubblicato le Linee Guida 03/2022 per aiutare gli utenti a riconoscere i modelli di progettazione ingannevoli nelle interfacce delle piattaforme dei social media. Rispetto alla prima versione che era stata pubblicata lo scorso anno per la consultazione pubblica, adesso le Linee Guida 03/2022 in versione definitiva 2.0 vedono sostituito nel titolo il termine “dark pattern” con “deceptive design patterns”, andando così ad estendere la portata di questa subdola tipologia di violazioni del GDPR.

Pagina 1 di 10

Il presidente di Federprivacy a Report Rai 3

Mappa dell'Italia Puglia Molise Campania Abruzzo Marche Lazio Umbria Basilicata Toscana Emilia Romagna Calabria

Rimani aggiornato gratuitamente con la nostra newsletter settimanale
Ho letto l'Informativa Privacy