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Studio su violazioni dati e data breach: ecco quanto ci costano

Studio su violazioni dati e data breach: ecco quanto ci costano

Solo a maggio scorso, secondo quanto ha fatto sapere il Garante della Privacy, gli attacchi informatici in Italia sono stati 140. Non tutti vanno a segno, e non tutti sono di dimensioni internazionali, ma i data breach, le violazioni dei dati gestiti dalle aziende, sono un fenomeno diffuso.

Ricatti sessuali via mail, i consigli della Polizia Postale

Ricatti sessuali via mail, i consigli della Polizia Postale

E se la scatola nera venisse violata? Se il nostro computer, custode di appunti, email di lavoro, diari, foto, documenti, finisse nelle mani sbagliate? È questo che sta accadendo a centinaia di persone in tutta Italia in questi giorni, ricattate da hacker senza scrupoli che contattano le vittime tramite email e tentano di riscuotere il loro bottino in bitcoin. La lista dei colpiti vedrebbe coinvolti imprenditori, vertici di aziende pubbliche e private, figure istituzionali, professori universitari, tutti ricattati con una email che non lascia troppo spazio a fraintendimenti, che minaccia di divulgare informazioni privatissime a tutti i contatti social dell’utente. “Ho installato un malware sul video per adulti e tu hai visitato questo sito per divertirti (capisci cosa intendo)."

Facebook, la privacy costa cara. Ecco perché sta crollando in Borsa

Facebook, la privacy costa cara. Ecco perché sta crollando in Borsa

La corazza stavolta si è sgretolata. Non ha retto l'urto di uno scandalo – quello di Cambridge Analytica – che forse gli analisti hanno archiviato troppo in fretta. Dopo due anni di trimestrali a prova di proiettile, Facebook crolla sotto i colpi delle stime disattese. Gli utenti non crescono più come un tempo, i ricavi pubblicitari rallentano. E in borsa le reazioni sono state spietate, col titolo del colosso di Menlo Park che è precipitato al di sotto al -20%, bruciando qualcosa come 114 miliardi in poche ore. Ma cosa sta succedendo a Facebook? 

Sms senza consenso, il Garante multa Wind tre per 600 mila euro

Sms senza consenso, il Garante multa Wind tre per 600 mila euro

Tra il 2015 e il 2016, per nove volte, Wind indirizza una pioggia di sms verso i suoi clienti. Cinque milioni di clienti, un'enormità. Sono tutte persone che non hanno dato il via libera a ricevere messaggini promozionali, o persone che addirittura hanno negato il loro consenso. Proprio per questo, il Garante della Privacy - dopo un lungo braccio di ferro con Wind (ora fusa con Tre) - decide ora una sanzione da 600 mila euro.

Attenzione alle app spia che fotografano il display del vostro smartphone

Attenzione alle app spia che fotografano il display del vostro smartphone

Il nostro smartphone potrebbe mandare a nostra insaputa foto o video dello schermo a terze parti, in molti casi società di analytics o marketing. Lo ha scoperto un team di ricercatori della Northeastern University di Boston, Massachusetts, conducendo dei test su 17.260 app per cellulari Android, comprese le app sviluppate da Facebook. La ricerca è stata in parte finanziata da Google ed è stata avviata, spiega il team di Boston, per verificare i rumor secondo cui i telefoni “spiano” gli utenti tramite i microfoni, raccogliendo e inviando i dati personali verso altre aziende, tra cui, ma non solo, i social network.

Violati 21 milioni di account sull’app Timehop

Violati 21 milioni di account sull’app Timehop

Timehop è stata violata mercoledì 4 luglio e gli hacker si sono impossessati dei dati di 21 milioni di utenti. A darne notizia l’azienda che produce l’app, con un comunicato ufficiale nel quale asserisce di essere riuscita a limitare i danni, essendosi accorta dell’intrusione mentre era in corso.

Siamo tutti spiati? il presidente di Federprivacy a Cremona 1 Tv

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