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False identità e abusi sui social network: scatta il reato di sostituzione di persona
I social network hanno rivitalizzato il reato di sostituzione di persona, nato per punire condotte ben lontane dal mondo del digitale. Il reato, previsto dall’articolo 494 del Codice penale, ha dato luogo nel passato a una curiosa giurisprudenza che configurava l’illecito in tutti i casi di matrimoni per procura in cui uno dei due coniugi mentiva sul proprio status sociale o addirittura sulla propria identità.
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Foto sui social dei figli minorenni, genitori rischiano multa fino a 10mila euro
Il sorriso di Sofia mentre mangia un gelato o quello di Francesco che tira un calcio al pallone: ricordi che ogni genitore vuole conservare e condividere con parenti e amici, spesso anche utilizzando i social network. Ma attenzione: un gesto che può sembrare innocente potrebbe costare caro a mamma e papà.
Francia, sanzioni record per violazione della privacy con i cookie: 150 milioni di euro a Google e 100 milioni a Facebook
Sui siti web www.facebook.com e www.google.fr, nonché su www.youtube.com agli utenti non è consentito rifiutare i cookie con la stessa semplicità con cui li accettano, e questo significa che di fatto sono indotti (o forse rassegnati) a essere tracciati e profilati nei loro comportamenti online, dovendosi quindi sorbire pubblicità mirata in base ai loro gusti e alle loro preferenze, e anche “consentire” non proprio volontariamente che i loro dati personali vengano condivisi con agenzie di marketing e altre terze parti. Questi sono i motivi per cui l’autorità di controllo francese (CNIL) ha inflitto sanzioni da record a Google e a Facebook, rispettivamente 150 milioni di euro, e 100 milioni di euro.
Francia, tribunale obbliga Twitter a cambiare "termini e condizioni" per violazione privacy utenti
Un tribunale di Parigi ha ordinato a Twitter di cambiare il testo dei suoi 'termini e condizioni' dopo che un gruppo di consumatori ha accusato il gigante della tecnologia di avere clausole "abusive". UFC-Que Choisir ha rivendicato la propria vittoria contro la piattaforma social affermando che "la condanna ha una portata enorme per la protezione dei dati personali degli utenti". L'associazione dei consumatori aveva chiesto alla corte "di riconoscere la natura abusiva o illegale" di 256 clausole contenute nei termini e nelle condizioni di Twitter secondo le quali avrebbe violato la privacy degli utenti.
Frasi offensive e sessiste nella promozione sui social: sì alla rimozione d’urgenza dei riferimenti del cliente
Va bloccata in via d’urgenza la pubblicazione delle recensioni di libri, richiesta a pagamento dal loro editore, quando l’incaricato della promozione abbia usato sui social espressioni offensive e sessiste. Infatti, in questo caso esiste il rischio, per l’editore e gli autori dei libri da recensire, di un discredito per il fatto che la loro immagine sia associata a quella del promotore. Lo afferma il Tribunale di Bologna (giudice Antonio Costanzo) in un’ordinanza del 12 marzo 2021.
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Fuori da Facebook senza ragione. Un problema tecnico che fa riflettere
“Il tuo account Facebook è stato disabilitato perché non rispetta i nostri Standard della community. Questa decisione non può essere rivista.” Il primo aprile, un numero ancora imprecisato di utenti Facebook in giro per il mondo, svegliandosi ha trovato questo messaggio sullo schermo del proprio smartphone, tablet o PC. E messaggio a parte si è ritrovato fuori da Facebook. Era il primo aprile il che ha fatto pensare a qualcuno a un pesce d’aprile ma sembrerebbe, invece, essersi trattato di un problema tecnico ora risolto da Facebook.
Garante per l'infanzia: consenso al trattamento dei dati personali a 16 anni
In Italia l’età minima per esprimere il consenso all’utilizzo dei propri dati personali è 16 anni. È l’orientamento espresso dall’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza (Agia), guidata da Filomena Albano, in un parere inviato al governo nell’ambito dell’adeguamento alla normativa dell’Unione europea. L’esecutivo ne terrà conto nel decreto legislativo da emanare per conformare la legge italiana a quanto prescritto dal regolamento Ue sulla privacy (Gdpr), che entrerà in vigore il 25 maggio prossimo.
Garante per l'infanzia: un minore può dare il suo consenso per iscriversi a un social se ha compiuto 14 anni
A 13 anni sui social network solo con la firma dei genitori. Per legge il bambino non può decidere da solo. Ci vogliono almeno 14 anni, che diventano 18 quando si conclude un contratto, anche online. Poi è tutto da discutere se usare un social su internet, anche se gratuitamente, non sia già un contratto: la conseguenza sarebbe che ci vogliono 18 anni. Ma una cosa è certa: a 13 anni non si può da soli aderire a un servizio online, o come viene più tecnicamente definito, a un servizio della «società dell'informazione».
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Garante Privacy: come fare per opporsi all’intelligenza artificiale di Meta che utilizza i dati degli utenti per addestrare gli algoritmi
Gli utenti di Facebook e Instagram – e i non utenti i cui dati possono essere comunque presenti sulle due piattaforme perché pubblicati da utenti - hanno il diritto di opporsi al trattamento dei propri dati personali per l’addestramento dell’intelligenza artificiale di Meta, utilizzando i moduli resi disponibili online dalla società.
Garante Privacy: è illecito qualsiasi utilizzo dei dati provenienti dalla violazione subìta da Facebook
Con riferimento ai dati di circa 36 milioni italiani, compresi in molti casi numeri telefonici e indirizzi mail, disponibili online a seguito di una violazione dei sistemi di Facebook, il Garante per la protezione dei dati personali ha chiesto al social network di rendere immediatamente disponibile un servizio che consenta a tutti gli utenti italiani di verificare se la propria numerazione telefonica o il proprio indirizzo mail siano stati interessati dalla violazione.
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Il presidente di Federprivacy a Rai Parlamento
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