Visualizza articoli per tag: intelligenza artificiale
La 'decisione algoritmica' deve restare servente al ruolo del funzionario pubblico e al sindacato del giudice
Sin dalla nozione desunta dai papiri di Ahmes del XVII secolo a.c. l'algoritmo consiste in una sequenza finita e ordinata di operazioni elementari e chiare di calcolo che permettono di risolvere un problema. Si tratta di una procedura di calcolo ben definita che consente attraverso un insieme di operazioni effettuate in un determinato ordine, partendo da un insieme di dati (input), di ottenere un risultato atteso (output): lo stesso, applicato a una decisione amministrativa, in via informatica è in grado di valutare e graduare una moltitudine di domande.
Per leggere l'articolo integrale devi effettuare il login!
La deontologia dell’avvocato e l’intelligenza artificiale
Il grande sviluppo dell’Intelligenza Artificiale impone per l’Avvocatura una seria ed approfondita riflessione in merito ad un utilizzo dello strumento responsabile e deontologicamente corretto.
La legge italiana sull'AI tra aspettative e aspirazioni forse ancora velleitarie
La legge 136/2025 sull'intelligenza artificiale è alquanto complessa, con scelte forti che interessano anche altri plessi normativi come il codice dei dati personali, e la pianificazione di investimenti significativi. Complessità inevitabile, dato il carattere pervasivo e di tecnologia abilitante della IA, ma che richiede qualche riflessione.
La lente del Garante Privacy su DeepSeek: l'Autorità dispone il blocco del software cinese di intelligenza artificiale
Nei giorni scorsi il Garante per la protezione dei dati personali ha prima inviato una richiesta di informazioni a Hangzhou DeepSeek Artificial Intelligence e a Beijing DeepSeek Artificial Intelligence, le società che forniscono il servizio di chatbot DeepSeek, e poi disposto il blocco dell'applicazione per gli utenti italiani.
La posizione di garanti europei sui modelli di intelligenza artificiale: quali sono le conseguenze del trattamento illecito dei dati personali?
L'Opinione 28/2024 del Comitato Europeo per la Protezione dei Dati (European Data Protection Board) rappresenta un documento estremamente utile per affrontare le complesse questioni legate alla protezione dei dati personali nel contesto dello sviluppo e dell’implementazione dei modelli di intelligenza artificiale (IA).
La privacy come diritto fondamentale nell’era dell’Intelligenza Artificiale guardando anche oltre il GDPR
In Italia e in Europa il tema del rapporto tra il diritto fondamentale alla protezione dei dati personali e i sistemi che offrono servizi basati sull’Intelligenza Artificiale è esploso in modo fragoroso con la vicenda legata ai provvedimenti del Garante italiano relativi a ChatGPT e alle violazioni ravvisate dal Provvedimento del 30 marzo 2023, essenzialmente nella carenza di adeguata informativa agli utenti del servizio circa l’uso e il trattamento di dati personali dell’utente o di terzi e circa le modalità di accesso a tali dati, nonché alla possibilità di esercitare l’eventuale diritto di rettifica o di richiesta di cancellazione ove ricorrano le ipotesi previste a tali fini dal GDPR.
La privacy nelle università: Intelligenza Artificiale e Big Data, tra responsabilità e opportunità
Negli ultimi anni, l'evoluzione tecnologica ha cambiato radicalmente il modo in cui le università gestiscono i dati degli studenti, del personale e dei ricercatori. L'introduzione di strumenti di intelligenza artificiale (IA) e i Big Data ha creato nuove opportunità per migliorare i servizi offerti agli studenti e per ottimizzare le attività accademiche e amministrative.
La responsabilità civile da intelligenza artificiale: un quadro sistematico dopo il fallimento della proposta europea
Il recente ritiro da parte della Commissione europea della proposta di direttiva sulla responsabilità civile per l’intelligenza artificiale ha segnato un passaggio emblematico nella regolazione giuridica delle nuove tecnologie.
La responsabilità civile in materia di Intelligenza Artificiale: implicazioni per la protezione dati
Come noto è in corso in ambito comunitario un processo tendente a proporre nuove regole e azioni volte a trasformare l'Europa nel polo mondiale per un'intelligenza artificiale (IA) affidabile. L'unione tra il primo quadro giuridico sull'IA mai realizzato e un nuovo piano coordinato con gli Stati membri deve garantire la sicurezza e i diritti fondamentali di persone e imprese, rafforzando nel contempo l'adozione dell'IA e gli investimenti e l'innovazione nel settore in tutta l'UE.
La strategia italiana per l’IA 2024-2025: un bilancio tra ambizioni e criticità
A pochi giorni dalla pubblicazione dell’AI Act sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea e dall’inizio delle audizioni in Commissione, presso il Senato della Repubblica, del disegno di legge sull’intelligenza artificiale, è disponibile online il documento integrale della Strategia Italiana per l’Intelligenza Artificiale 2024-2026.
Galleria Video
Il Presidente di Federprivacy a Settegiorni su Rai Uno
Cerca Delegato

