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Il Garante per la Privacy si dota del dipartimento per l'Intelligenza Artificiale
Apre i battenti un dipartimento ad hoc per l'Intelligenza artificiale (IA) e si rafforza l'ufficio relazioni con il pubblico (Urp): sono le novità di una mini-riorganizzazione del Garante della privacy, frutto della delibera 27 maggio 2021, approvata dalla stessa autorità e pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 19 giugno 2021.
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Il Garante Privacy avverte Gedi: attenzione a vendere i dati personali a OpenAI per l’addestramento degli algoritmi dell’intelligenza artificiale
Il Garante ha inviato un avvertimento formale al Gruppo editoriale Gedi, per il possibile rischio per i dati di milioni di persone. Gli archivi digitali dei giornali conservano le storie di milioni di persone, con informazioni, dettagli, dati personali anche delicati che non possono essere licenziati in uso a terzi per addestrare l’intelligenza artificiale senza cautele.
Il principio del mondo stabile nell’era degli algoritmi
Viviamo un periodo storico in cui si fa un gran parlare delle qualità dell’intelligenza artificiale. Forte, veloce, potente e in grado di battere l’intelligenza umana in ogni campo applicativo. Le cose stanno veramente in questi termini? perché l’algoritmo è in grado di vincere a scacchi ma non riesce a trovare il miglior partner nella vita?
Il principio della trasparenza applicato al ‘Decreto Trasparenza’
Il 13 agosto 2022 è entrato in vigore il Decreto Legislativo n. 104 del 27 giugno 2022 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, Serie Generale n.176 del 29.07.2022 (c.d. “Decreto Trasparenza”) in attuazione della Direttiva (UE) 2019/1152 concernente le condizioni di lavoro trasparenti e prevedibili, apportando una serie di modifiche al Decreto legislativo n.152 del 26 maggio 1997 riguardante l’obbligo del datore di lavoro di informare il lavoratore delle condizioni applicabili al contratto o al rapporto di lavoro.
Il provvedimento del Garante su ChatGpt è 'anticipatorio' di una nuova epoca
In data 30 marzo 2023 il Presidente della Autorità italiana garante per la protezione dei dati personali, avvalendosi dei poteri d’urgenza previsti dall’art.5.comma 8 del Regolamento 1/200058 e di quanto disposto dall’art.58 par. 2, lettera f) del GDPR, ha adottato un provvedimento di urgenza nei confronti della società OpenAi quale società sviluppatrice e gestrice di ChatGPT, col quale ha disposto con effetto immediato la limitazione provvisoria del trattamento di dati di utenti italiani.
Il reclamo di noyb mette ChatGPT sotto la lente del garante austriaco
ChatGPT è nuovamente sotto la lente di un’autorità di controllo, stavolta quella austriaca, in seguito al reclamo presentato da parte di noyb, l’associazione di attivisti digitali fondata da Max Schrems. Si potrebbe dire però che sono presenti sì nuove accuse che però richiamano vecchi problemi, già rilevati più di un anno fa dal Garante Privacy e attenzionati anche da parte dell’EDPB.
Il ruolo del Data Protection Officer nella gestione delle risorse umane con i sistemi di intelligenza artificiale
La gestione delle risorse umane rientra indubbiamente tra le funzioni di un’impresa a maggiore impatto sotto il profilo della tutela dei dati personali. In questo contesto, il DPO assume un ruolo cruciale, chiamato a verificare la conformità al GDPR e alle normative vigenti di ogni trattamento dei dati personali effettuato, mantenendo impregiudicata la tutela dei diritti dei lavoratori.
Il sistema di gestione dell’intelligenza artificiale: la norma ISO/IEC 42001:2023
Il 18 dicembre 2023 è stata pubblicata la norma tecnica ISO/IEC 42001:2023 “Information technology Artificial intelligence - Management system” (AIMS).
Il teologo Paolo Benanti nominato presidente della Commissione AI per l'informazione al posto di Giuliano Amato
Il teologo Paolo Benanti è "il nuovo presidente della commissione Ai per l'informazione". Lo ha annunciato in una nota il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all'informazione e all'editoria, Alberto Barachini. Benanti, che succede a Giuliano Amato, presidente emerito della Corte Costituzionale, a seguito delle sue dimissioni.
Il Tribunale di Roma sospende la sanzione da 15 milioni di euro irrogata dal Garante a OpenAI per le violazioni della privacy di ChatGPT
Sospesa la sanzione di 15 milioni di euro irrogata dal Garante per la privacy alla società statunitense OpenAI, che ha sviluppato e gestisce ChatGPT. Il Tribunale di Roma, con ordinanza del 21 marzo 2025, resa nel procedimento n. 4785/2025, ha infatti disposto la sospensione cautelare del provvedimento sanzionatorio, subordinatamente alla prestazione di una cauzione.
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