NEWS

La lente del Garante Privacy su DeepSeek: l'Autorità dispone il blocco del software cinese di intelligenza artificiale

Nei giorni scorsi il Garante per la protezione dei dati personali ha prima inviato una richiesta di informazioni a Hangzhou DeepSeek Artificial Intelligence e a Beijing DeepSeek Artificial Intelligence, le società che forniscono il servizio di chatbot DeepSeek, e poi disposto il blocco dell'applicazione per gli utenti italiani.

L'assistente di intelligenza artificiale creato dalla startup cinese DeepSeek è diventato l'applicazione più scaricata nell'app store statunitense di Apple durante il fine settimana, spiazzano la Silicon Valley e facendo crollare il prezzo dei principali titoli tecnologici.

La lente del Garante è finita su Deepseek per varie criticità sulla privacy degli utenti, a partire dal fatto che i dati personali degli utenti sono ospitati su server ubicati in Cina, come si legge nella policy.

Inoltre, DeepSeek raccoglie una grande quatità di dati dagli utenti, tra cui messaggi e contenuti delle interazioni, tutte le conversazioni e input forniti dall’utente potrebbero essere registrati, le informazioni sul dispositivo come dati relativi al sistema operativo, tipo di dispositivo e indirizzo IP vengono raccolti per tracciare l’attività.

Non era neanche evidente se DeepSeek sia conforme al GDPR applicato nell’Unione Europea, che garantisce diritti come l’accesso ai dati, la possibilità di rettifica e la richiesta di cancellazione, e se abbia designato un Data Protection Officer.

Alla luce delle criticità emergenti, l’Autorità, aveva considerato il rischio per i dati di milioni di persone in Italia, chiedendo alle due società e alle loro affiliate di confermare quali fossero i dati personali raccolti, da quali fonti, per quali finalità, quale fosse la base giuridica del trattamento, e se effettivamente vi fossero dati conservati su server collocati in Cina.

Il Garante, inoltre aveva chiesto alle società che tipo di informazioni vengano utilizzate per addestrare il sistema di intelligenza artificiale e, nel caso in cui i dati personali siano raccolti attraverso attività di web scraping, di chiarire come gli utenti iscritti e quelli non iscritti al servizio siano stati o vengano informati sul trattamento dei loro dati.

Le società avrebbero dovuto fornire all’Autorità le informazioni richieste entro 20 giorni, ma il il riscontro è arrivato tempestivamente, solo che non ha evidentemente soddisfatto le aspettative. 

Il Garante ha infatti disposto, in via d’urgenza e con effetto immediato, la limitazione del trattamento dei dati degli utenti italiani nei confronti di Hangzhou DeepSeek Artificial Intelligence e di Beijing DeepSeek Artificial Intelligence, le società cinesi che forniscono il servizio di chatbot DeepSeek.

Il provvedimento di limitazione - adottato a tutela dei dati degli utenti italiani - fa seguito alla comunicazione delle società ricevuta il 30 gennaio, il cui contenuto è stato ritenuto del tutto insufficiente dal Garante.

Contrariamente a quanto rilevato dall’Autorità, le società hanno dichiarato di non operare in Italia e che ad esse non è applicabile la normativa europea.

L’Autorità, oltre a disporre la limitazione del trattamento, ha contestualmente aperto un’istruttoria.

Fonte: Garante Privacy

Note sull'Autore

Federprivacy Federprivacy

Federprivacy è la principale associazione di riferimento in Italia dei professionisti della privacy e della protezione dei dati, iscritta presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MISE) ai sensi della Legge 4/2013. Email: [email protected] 

Prev ‘La sua privacy vale più di un like’: il videoclip del nuovo spot del Garante Privacy a tutela dei minori
Next Telemarketing, il Garante della Privacy sanziona un fornitore di luce e gas per oltre 890mila euro

Il furto d'identità con l'intelligenza artificiale

Mappa dell'Italia Puglia Molise Campania Abruzzo Marche Lazio Umbria Basilicata Toscana Emilia Romagna Calabria

Rimani aggiornato gratuitamente con la nostra newsletter settimanale
Ho letto l'Informativa Privacy