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Belgio: il tribunale della Vallonia dichiara illegale il Green Pass per violazione della privacy

Belgio: il tribunale della Vallonia dichiara illegale il Green Pass per violazione della privacy

Il Tribunale di Namur, in Vallonia, dichiara illegale il Green Pass e riaccende lo scontro sul certificato vaccinale e le misure per contrastare la pandemia di Covid. I giudici della capitale della regione francofona del Belgio bocciano le misure anti-Coronavirus e intimano alle autorità locali di ritirare le disposizioni in vigore, pena una multa giornaliera da 5.000 euro per ogni giorno. E’ stata accolta l’istanza dei cittadini dell’associazione "Notre Bon Droit".

UE: la presidenza del Consiglio raggiunge accordo con il Parlamento sulla governance dei dati

UE: la presidenza del Consiglio raggiunge accordo con il Parlamento sulla governance dei dati

I negoziatori del Consiglio e del Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo provvisorio su una nuova normativa volta a promuovere la disponibilità di dati e creare un ambiente affidabile per facilitarne l'uso a fini di ricerca e per la creazione di nuovi servizi e prodotti innovativi. L'atto sulla governance dei dati istituirà solidi meccanismi per facilitare il riutilizzo di determinate categorie di dati protetti detenuti da enti pubblici, far crescere la fiducia nei servizi di intermediazione dei dati e promuovere l'altruismo dei dati in tutta l'UE.

Polonia: sanzionata banca che non notifica lo smarrimento del plico spedito al cliente

Polonia: sanzionata banca che non notifica lo smarrimento del plico spedito al cliente

La banca aveva spedito un plico tramite corriere, ma la corrispondenza contente dati personali del cliente era andata smarrita. Da una situazione apparentemente priva di grosse conseguenze, in questo caso però è intervenuta l’autorità per la privacy con una sanzione all’istituto bancario. I motivi? perché si trattava a tutti gli effetti di un “data breach” e l’adempimento dell’obbligo di notifica non viene meno per il fatto che non si siano effettivamente verificate conseguenze negative per il cliente, ma vi si deve comunque ottemperare per la semplice possibilità che esse si verifichino.

Olanda: violata la privacy di 83mila passeggeri, sanzionata compagnia aerea per insufficienti misure di sicurezza

Olanda: violata la privacy di 83mila passeggeri, sanzionata compagnia aerea per insufficienti misure di sicurezza

La compagnia aerea low cost Transavia utilizzava misure di sicurezza estremamente deboli, tra cui banali password facili da indovinare come "password" e "123456" e nessuna autenticazione a due fattori (2FA), consentendo così a un hacker di ottenere il controllo sugli account di due dei suoi dipendenti IT e permettendogli di violare la privacy di oltre 83.000 passeggeri.

Bulgaria: anche la prova scritta di un esame rappresenta dati personali ed è soggetta al diritto di accesso

Bulgaria: anche la prova scritta di un esame rappresenta dati personali ed è soggetta al diritto di accesso

Secondo la Commissione per la protezione dei dati personali della Bulgaria (CPDP) e la Corte suprema amministrativa la stessa prova scritta di un esame rappresenta dati personali. La causa è stata avviata in cassazione con il ricorso dal Consiglio Superiore dell'Ordine degli avvocati contro una decisione del Tribunale amministrativo di Sofia. La Commissione per la Privacy ha dichiarato giustificata la denuncia di una persona per accesso negato alla propria prova d’esame scritta (un test) e ha ordinato al titolare del trattamento di fornire l'accesso alla stessa entro due settimane dall'entrata in vigore della sentenza.

Bulgaria: rinvio pregiudiziale alla Corte di Giustizia dell'UE sulla vicenda del data breach dell'Agenzia nazionale delle Entrate

Bulgaria: rinvio pregiudiziale alla Corte di Giustizia dell'UE sulla vicenda del data breach dell'Agenzia nazionale delle Entrate

La Corte suprema amministrativa della Bulgaria ha fatto il rinvio pregiudiziale (ex art. 267 TFUE) alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea in riferimento alla violazione dei dati personali avvenuta nel giugno del 2019 ai danni della Agenzia nazionale delle Entrate bulgara, alla quale l'autorità nazionale per la protezione dei dati aveva deciso di imporre una sanzione di circa 2,6 milioni di euro.

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