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Comuni, le prove dei concorsi non sono affari di tutti
I comuni sono tenuti a pubblicare gli esiti delle prove concorsuali ma non i risultati delle prove intermedie con tutte le informazioni di merito inerenti ai candidati. Anzi il rischio per chi eccede in questa azione di trasparenza è di incorrere in una bella sanzione in materia di privacy. Lo ha evidenziato il Garante per la protezione dei dati personali con l'ordinanza n. 9468523 del 3 settembre 2020.
Garante Privacy: i dati dei partecipanti ai concorsi pubblici devono essere blindati
Per aver trattato illecitamente i dati di oltre 2000 aspiranti infermieri l’Azienda ospedaliera Cardarelli di Napoli si è vista applicare dal Garante per la privacy una multa di 80mila euro. Un’altra sanzione di 60mila euro è stata irrogata alla società che gestiva la piattaforma per la raccolta online delle domande dei partecipanti.
Il Garante della Privacy indice due concorsi per l’assunzione di 4 dirigenti e 20 funzionari
Il Garante della protezione dei dati personali ha indetto due concorsi finalizzati alla copertura di complessivi 24 posti di lavoro tra funzionari e dirigenti. Le selezioni sono riservate a laureati in possesso di determinati requisiti, e il termine entro il quale è possibile candidarsi è il 10 novembre 2022.
Il titolare del "codice sorgente" dell'algoritmo è controinteressato all'accesso agli atti concorsuali computerizzati
L'ideatore dell'algoritmo relativo a una procedura di concorso pubblico va qualificato parte controinteressata all'ostensione, potendo questi, in caso di esibizione, vedere compromesso il proprio diritto a mantenere segreta la regola tecnica in cui si sostanzia la propria creazione.
Trasparenza della Pubblica Amministrazione: concorsi e rispetto della privacy per le persone disabili
Sui portali delle pubbliche amministrazioni nella sezione dedicata alla trasparenza/bandi di concorso non dovrebbero comparire nelle graduatorie dati che facciano riferimento alla disabilità da cui si possa inferire l’identità delle persone interessate.
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Università: concorsi, no ad accesso civico ai dati di elaborati e curricula
Il Garante privacy ha confermato la decisione dell’Università degli Studi di Firenze di negare ad una persona l’accesso civico generalizzato agli elaborati scritti, ai verbali di correzione e ai curricula dei partecipanti ad un concorso pubblico. La messa a disposizione di tale documentazione avrebbe potuto arrecare un pregiudizio concreto alla tutela dei dati personali dei partecipanti stessi.