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Federprivacy

Federprivacy è la principale associazione di riferimento in Italia dei professionisti della privacy e della protezione dei dati, iscritta presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MISE) ai sensi della Legge 4/2013. Email: urp@federprivacy.org 

Sempre meno dati anonimi. Attraverso ricerche incrociate su Internet è diventato facile abbinare informazioni, in partenza non nominative, alla persona cui si riferiscono. E in tale caso si applicano le disposizioni sulla protezione dei dati personali. È quanto rileva la sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea (Cgue) del 7/3/2024, resa nella causa C-479/22.

Il primo cittadino che per la fretta di installare telecamere nel centro di raccolta dei rifiuti differenziati dimentica di posizionare i cartelli e di regolare i rapporti privacy con i cittadini e con il fornitore paga dazio. E rischia grosso anche la società partecipata che ha materialmente eseguito l'installazione.

Niente social per i minori di 14 anni in Florida. Il governatore Ron DeSantis ha firmato una stretta per limitarne l'uso per i teenager, che sotto il limite di età stabilito non potranno avere un account neppure con il consenso dei genitori.

Crescono le credenziali di account compromessi in circolazione sul dark web. Nel 2023, secondo l’ultima edizione dell’Osservatorio Cyber di Crif, si contavano oltre 7,5 miliardi di dati accessibili sul dark web o su piattaforme di messaggistica a livello globale, in rialzo del 44,8% rispetto all’anno precedente.

Il Garante per la protezione dei dati personali possiede i requisiti di competenza e indipendenza necessari per attuare il Regolamento europeo sull’intelligenza artificiale coerentemente con l’obiettivo di un livello elevato di tutela dei diritti fondamentali. È quanto scrive il Presidente Stanzione in una segnalazione inviata nei giorni scorsi ai Presidenti di Senato e Camera e al Presidente del Consiglio. 

Organizzato un corso con il patrocinio di Federprivacy che si pone l'obiettivo di approfondire le basi del funzionamento dell’Intelligenza Artificiale rispetto a chi tratta il tema della privacy personali, esplorando la tassonomia della protezione dei dati e le misure di sicurezza da implementare sulla base della Norma ISO 42001:2023.

Secondo la Corte Ue l’inserimento obbligatorio nelle carte d’identità di due impronte digitali è compatibile con i diritti fondamentali al rispetto della vita privata e alla protezione dei dati di carattere personale, se tale obbligo è giustificato dalle finalità della lotta contro la fabbricazione di carte d’identità false e l’usurpazione d’identità, nonché di garanzia dell’interoperabilità dei sistemi di verifica.

Intelligenza artificiale (IA) mai in incognito. Le persone devono sapere se parlano con un robot o se stanno leggendo un testo prodotto da un’IA. È uno degli strumenti di tutela previsti dal regolamento Ue sull’intelligenza artificiale, approvato dal parlamento Ue il 13 marzo 2024, che disciplina modalità di immissione e di utilizzo nell’area Ue di questi strumenti di elevata tecnologia.

Rischio privacy per i fornitori di servizi informatici e non solo. Se trattano dati per conto di un committente, pagano di tasca loro per le violazioni del Gdpr. E la responsabilità autonoma per i fornitori ha effetti a cascata sui compensi e sui rapporti contrattuali.

Call center telemarketing a bocca asciutta se violano la privacy: rischiano la perdita delle provvigioni, il pagamento di penali e lo scioglimento del contratto con il committente. È quanto prevede il Codice di condotta privacy per il teleselling e di telemarketing, arrivato in vista del traguardo, che coltiva il proposito di bacchettare le forme aggressive e selvagge di contatto dei possibili clienti.

Privacy Day Forum 2025: il servizio di Arezzo Tv

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