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Se c'è un fondato sospetto, non violano la privacy le video riprese effettuate per documentare il comportamento disonesto del lavoratore
Con la sentenza n. 79 del 6 maggio 2025, la Corte di Appello di L’Aquila conferma la possibilità di utilizzare in sede giudiziale le video riprese effettuate da soggetti terzi, a condizione che vi sia un fondato sospetto di comportamenti illeciti da parte dei lavoratori.
Se il dipendente abusa dei permessi "Legge 104", lecito ricorrere agli investigatori privati per controllare le condotte extra lavorative
La stretta della giurisprudenza attorno ai lavoratori che fanno un uso improprio dei permessi per assistere i familiari disabili si conferma sempre più severa. Con l'ordinanza n. 4670/2019, depositata lo scorso 18 febbraio, infatti, la Corte di cassazione torna a pronunciarsi con decisione sul licenziamento del dipendente che invece di impiegare le ore di permesso “104” nell'assistenza del familiare le dedichi invece ad attività personali, confermando come una simile condotta sia idonea a ledere definitivamente il vincolo fiduciario indispensabile alla prosecuzione del rapporto di lavoro.
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Se usate l’email di lavoro sullo smartphone il vostro capo potrebbe spiarvi anche in vacanza
Se siete il tipo di persona che “non stacca mai la spina”, e vi piace essere efficienti anche quando siete assenti dall’ufficio, quella di consultare la vostra email di lavoro sul vostro telefonino personale potrebbe sembrare una buona idea, ma si tratta di una soluzione non esente da effetti collaterali.
Smart working: il ritorno dei controlli difensivi e l'informativa al dipendente
La forte diffusione dello smart working registrata negli ultimi mesi, dovuta in gran parte all'emergenza pandemica tutt'ora in corso, rende particolarmente scottante il controllo a distanza sull'impiego da parte dei lavoratori degli strumenti e dei sistemi informatici aziendali, sulla prestazione lavorativa e sulla commissione di illeciti. L'unico modo per controllare il dipendente che lavori da casa è "in remoto", sulla base dei dati e delle informazioni che la tecnologia oggi consente.
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Videosorveglianza indiscriminata sui dipendenti negli ambienti di lavoro, maxi multa da 10 milioni di euro per l'azienda
Da almeno due anni una società di e-commerce tedesca monitorava illecitamente i propri dipendenti attraverso un sistema di videosorveglianza che aveva telecamere installate in vari locali aziendali, tra cui le sale di vendita, i magazzini e le aree comuni. Per questo, il Commissario statale per la protezione dei dati (LfD) della Bassa Sassonia nei giorni scorsi ha inflitto alla notebooksbilliger.de AG una multa di ben 10,4 milioni di euro.
Videosorveglianza: niente reato se il datore la usa per prevenire il comportamento infedele del lavoratore
Non commette reato il datore che installi impianti di videosorveglianza, senza accordo sindacale, se il tutto è funzionale a prevenire possibili comportamenti infedeli dei lavoratori. Lo chiarisce la Cassazione con la sentenza n. 3255/21.
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Il presidente di Federprivacy a Report Rai 3
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