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Clearview AI, multa da oltre 30 milioni di euro per violazione del Gdpr con il riconoscimento facciale
L'autorità olandese per la protezione dei dati (Dutch Protection Agency) ha annunciato di aver inflitto una sanzione di 30,5 milioni di euro a Clearview AI, l'azienda americana specializzata intecnologie e servizi di riconoscimento facciale.
Covid-19 e riconoscimento facciale, l’insostenibile leggerezza dei diritti fondamentali
Le discussioni di queste settimane, in italia, in Europa e, per fortuna, anche fuori dai confini del vecchio continente a proposito dell’esigenza di identificare la migliore possibile soluzione di compromesso tra l’utilizzo della tecnologia nella guerra alla pandemia e il rispetto della privacy dei cittadini ci hanno, probabilmente, consegnato l’illusione di un mondo nel quale i diritti fondamentali stanno recuperando il ruolo che meritano nella società.
Dal Consiglio d’Europa le linee guida sul riconoscimento facciale
ll Consiglio d’Europa ha chiesto regole rigide per evitare i grandi rischi per la privacy e la protezione dei dati posti dall’utilizzo crescente delle tecnologie di riconoscimento facciale. Il 28 gennaio 2021, nella Giornata europea per la protezione dei dati, il Comitato Consultivo della Convenzione 108, istituito presso il Consiglio d’Europa, ha adottato linee guida in materia. Le linee guida, che si fondano sui principi della Convenzione 108 modernizzata, forniscono una serie di misure di riferimento che governi, sviluppatori di sistemi di riconoscimento facciale, produttori, aziende e pubbliche amministrazioni dovrebbero adottare per garantire che l’impiego di queste tecnologie non pregiudichi la dignità della persona, i diritti umani e le libertà fondamentali.
Dati del volto degli utenti a rischio privacy con l' iPhone X
C'è un potenziale allarme privacy per il riconoscimento del volto del nuovo iPhone X di Apple: lo solleva un report del Washington Post secondo il quale le misure di sicurezza garantite dalla compagnia di Cupertino rischiano di non essere sufficienti per gli sviluppatori di applicazioni terze. Questi, scrive il quotidiano, potrebbero usare e conservare sui propri server le informazioni del volto degli utenti raccolte con l'iPhone X per scopi non sempre noti.
Donna afroamericana incinta di 8 mesi arrestata ingiustamente per un errore del riconoscimento facciale
Una 32enne afroamericana è stata arrestata ingiustamente a causa di un errore commesso dalla tecnologia di riconoscimento facciale. Da quanto riporta il New York Times, la donna, incinta di 8 mesi, si è vista piombare a casa sei agenti di polizia con un mandato di arresto per rapina e furto d'auto. E anche se all'inizio pensava che si trattasse di uno scherzo, alla fine la visita dei poliziotti si è conclusa con il suo arresto.
È boom del riconoscimento facciale, ma senza rispetto della privacy il baratro è dietro l’angolo
Le tecnologie che usano il riconoscimento facciale sono sempre più diffuse, e se in certi casi si rivelano utili, spesso finiscono invece per diventare un umiliante strumento di discriminazione. Aumentano infatti le vicende di cronaca che raccontano di sistemi “intelligenti” che utilizzano i dati biometrici del volto umano per individuare determinate persone e colpirle con provvedimenti punitivi come negare loro l’accesso a supermercati per fare acquisti, oppure identificarle come ospiti sgraditi cacciandole da eventi pubblici, e in certi casi privarle di loro diritti come quello di manifestare pacificamente, arrivando talvolta perfino ad arrestarle ingiustamente.
Esami con il riconoscimento facciale per gli studenti, sanzione da 200mila euro per l'Università Bocconi
Un consenso in realtà praticamente inutile. Un'incertezza sui tempi inammissibile. E un rischio per il trasferimento dei dati all'estero evidentemente sottovalutato. L'università Bocconi di Milano è stata multata dal garante per la protezione dei dati personali con una sanzione di 200mila euro per l'utilizzo, poco trasparente e non corretto, di un sistema di "controllo" per gli esami a distanza durante i mesi più duri dell'emergenza coronavirus, quando gli Atenei erano stati chiusi e gli studenti erano stati costretti a partecipare agli appelli da casa.
Falla nel sistema biometrico, a rischio oltre 1 milione di impronte digitali
Una gravissima falla ha esposto le impronte digitali di più di 1 milione di persone, nonché le password non crittografate, informazioni sul riconoscimento facciale e altri dati personali. A fare la scoperta su Biostar 2, un sistema di biometria estremamente diffuso, adottato da moltissime banche, ma anche dalla polizia britannica e da altre aziende private del settore della sicurezza., sono stati due ricercatori di sicurezza israeliani di vpmentor, Noam Rotem e Ran Locar.
Garante Privacy, il piano delle attività ispettive per il secondo semestre 2023: nel mirino riconoscimento facciale, telemarketing, e cookies
Il Garante ha varato il piano delle proprie attività ispettive relative al secondo semestre del 2023. Sotto la lente il settore della statistica e della ricerca scientifica, il telemarketing, il riconoscimento facciale, i gestori ed i fornitori di servizi che utilizzano lo SPID e la carta d’identità elettronica (CIE), nonché i cookie e gli altri strumenti di tracciamento.
Garante Privacy: semaforo rosso per il sistema di riconoscimento facciale 'Sari Real Time' del Ministero dell'interno
Non è favorevole il parere del Garante per la protezione dei dati personali sull’utilizzo del sistema Sari Real Time da parte del Ministero dell’interno. Il sistema, oltre ad essere privo di una base giuridica che legittimi il trattamento automatizzato dei dati biometrici per il riconoscimento facciale a fini di sicurezza, realizzerebbe per come è progettato una forma di sorveglianza indiscriminata/di massa.
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Privacy Day Forum 2025: il servizio dell'Ansa
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