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Riconoscimento facciale: il Garante della privacy sanziona una concessionaria per controllo illecito delle presenze dei dipendenti
Una sanzione di 120mila euro è stata irrogata dal Garante privacy a una concessionaria per aver violato i dati personali dei dipendenti attraverso l’utilizzo di sistemi di riconoscimento facciale per il controllo delle presenze sul posto di lavoro.
Riconoscimento facciale: le linee guida del Comitato Consultivo della Convenzione 108+
Sin dal 1981, la Convenzione 108 costituiva l’unico strumento di diritto internazionale di tutela del diritto al rispetto della vita privata. Nel 2018, la Convenzione del 1981 ed il Protocollo addizionale sono stati “aggiornati” in un nuovo protocollo (Convenzione 108+). Il Protocollo di modifica del 2018 si propone l'ammodernamento della Convenzione 108; con legge n. 60 del 2021 il protocollo di modifica è stato ratificato in Italia, che è così diventata il dodicesimo paese a ratificare la Convenzione 108+ (Italia, 12° ratifica per la Convenzione 108+ - Sala stampa coe.int).
Riconoscimento facciale: l’Italia è ultima in Ue per protezione della privacy
Dati biometrici nelle carte di identità (come le impronte digitali), telecamere di sorveglianza, software di riconoscimento facciale. Così l’Italia si aggiudica l’ultimo posto in Ue per protezione della privacy, secondo uno studio pubblicato da Comparitech. Ma spetta al parlamento aiutarla a risalire la classifica, trovando al più presto un accordo sulla nomina dell’Autorità per la protezione dei dati personali, spiega a Forbes Italia Luca Bolognini, presidente dell’Istituto italiano per la privacy:
Russia: telecamere 'intelligenti' a San Pietroburgo in grado di distinguere i passanti per etnia
Nel corso dell’anno 8mila delle 120mila telecamere che sorvegliano San Pietroburgo sembrano destinate a diventare più “intelligenti” – si fa per dire – perché capaci di riconoscere e classificare i passanti per etnia.
Ryanair accusata di violare la privacy degli utenti tramite il riconoscimento facciale per aumentare i propri profitti
Nel pieno della stagione estiva Ryanair finisce sotto i riflettori perché pare che stia violando il diritto dei propri clienti alla protezione dei dati, chiedendo loro di sottoporsi a un "processo di verifica" che prevede il riconoscimento facciale al momento della prenotazione. A segnalarlo è Noyb, un'organizzazione attiva nella difesa della privacy, che ha riportato il caso di una prenotazione di un volo Ryanair tramite l'agenzia di viaggi online eDreams, al termine della quale la compagnia aerea avrebbe inviato un'email richiedendo al passeggero di verificare la propria identità tramite il riconoscimento facciale.
Ryanair, clienti obbligati a registrarsi sul sito della compagnia low cost e indotti alla scansione del loro volto
L’organizzazione non profit noyb ha presentato un reclamo contro Ryanair, perché i clienti non solo sarebbero obbligati a registrarsi con un proprio account sul sito della nota compagnia low cost, ma dovrebbero anche sottoporsi a un processo di verifica che per molte persone comporta la scansione del volto senza alcuna ragionevole giustificazione.
Sanzione da 2,5 milioni di euro alla catena di supermercati che usava il riconoscimento facciale per scovare i clienti con pendenze con la giustizia
Il garante per la privacy spagnolo (AEPD) ha sanzionato una catena di supermercati per 2,5 milioni di euro per uso illecito di un sistema di videosorveglianza dotato di riconoscimento facciale che identificava il volto dei clienti raccogliendo una serie di dati biometrici che venivano automaticamente confrontati con una banca dati per determinare se il cliente aveva pendenze con la giustizia, bloccandone in tal caso l’ingresso e facendo scattare un allarme per richiedere l’intervento del personale della sicurezza.
Se non c'è il via libera del Garante Privacy il riconoscimento facciale nei Comuni resta un tabù
Quasi tutti i comuni hanno impianti di videosorveglianza urbana sempre più potenti ed in grado di riconoscere persone e comportamenti. Ma la raccolta e la conservazione dei dati biometrici ed in particolare il riconoscimento facciale restano ancora un tabù salvo che il comune ottenga un parere favorevole del Garante privacy.
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Stop del Garante della privacy al riconoscimento facciale in aeroporto, le precisazioni dell'Autorità
Stop del Garante della privacy al servizio di riconoscimento facciale “FaceBoarding” attivo all’aeroporto di Milano Linate da maggio 2024: a rendere noto il provvedimento di blocco notificato dall’Autorità per la protezione dei dati personali, è lo stessa Sea, società che gestisce gli scali milanesi.
Telecamere intelligenti a Torino, il Garante della Privacy apre un’istruttoria
Il Garante per la protezione dei dati personali, riprendendo precedenti interlocuzioni, ha inviato una richiesta di informazioni al Comune di Torino su un nuovo sistema di videosorveglianza che, secondo notizie di stampa, utilizzerebbe anche l’Intelligenza Artificiale.
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Il presidente di Federprivacy al TG1 Rai
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