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Nelle linee guida dell'European Data Protection Board 20 buone prassi per evitare i dark pattern
Il Comitato europeo per la protezione dei dati (Edpb), nelle Linee Guida 3/2022 ha elencato 20 buone prassi per evitare i dark pattern. Come l'inserimento sul sito web di scorciatoie verso opzioni favorevoli all'utente (ad esempio pronta opzione di un link per la cancellazione dell'account) e di un link al modulo per l'esercizio dei diritti.
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Outsourcing, ecco l'identikit di titolare e responsabile del trattamento
Outsourcing in linea con la privacy. Quando un'azienda esternalizza i propri servizi deve preoccuparsi di stendere un contratto con il fornitore esterno, che diventa un responsabile del trattamento. Attenzione, stendere il contratto è obbligatorio, altrimenti si rischia fino a 10 milioni di euro di sanzione pecuniaria amministrativa (articolo 83 regolamento Ue sulla privacy n. 2016/679 o Gdpr). Insomma quando i dati personali passano da un'impresa a un'altra o a un ente pubblico occorre capire se si può fare e a che condizione si può fare.
Parere congiunto di EDPB e EDPS sul Data Act: il Metaverso preoccupa i garanti della privacy europei sull’uso e il riuso dei dati personali
Il 5 maggio 2022, lo European Data Protection Supervisor (EDPS) e lo (European Data Protection Board) EDPB hanno pubblicato un parere, adottato congiuntamente dalle due autorità, sul Data Act suscitando l’immediata attenzione degli interessati che comunque ancora attendono di conoscere il contenuto dell’accordo raggiunto qualche giorno fa tra il Consiglio e il Parlamento UE sulla proposta di Regolamento UE.
Privacy online tra profilazione, cookie, ed altri strumenti di tracciamento alla luce della taskforce dell’European Data Protection Board
L’utilizzo dei cookie, così fondamentale e pervasivo nella nostra società ormai dominata dal web, solleva questioni di vario tipo legate alla tutela dei dati personali, tanto che è stato oggetto di varie e celebri pronunce e Linee Guida da parte di Corti e Autorità in tutta l’Unione Europea.
Pubblicate le Linee-guida dell'European Data Protection Board sull'ambito di applicazione territoriale
Nel corso della sua 15esima sessione plenaria (12-13 novembre 2019), il Comitato Europeo per la Protezione dei Dati (European Data Protection Board - EDPB) ha adottato la versione definitiva delle linee-guida sull'ambito territoriale, precedentemente sottoposte a consultazione pubblica.
Responsabilità civile e Intelligenza Artificiale: i Garanti europei scrivono alla Commissione Ue
Il Comitato europeo per la protezione dei dati personali (EDPB) ha inviato alla Commissione Europea una lettera nella quale ha rivolto alcune raccomandazioni riguardo all’Artificial Intelligence Act (AI Act) proposto recentemente dalla Commissione Ue anche richiamandosi al recente parere congiunto adottato sull’AI Act con l’EDPS.
Ruolo e riconoscimento del ruolo di Data Protection Officer, i risultati dell'indagine delle autorità europee
Durante la sua ultima sessione plenaria, l'European Data Protection Board (EDPB) ha adottato una relazione sui risultati della sua seconda azione coordinata di applicazione, incentrata sulla designazione e la posizione dei Data Protection Officer.
Scambio di dati a fini fiscali con gli Stati Uniti sotto la lente dei garanti privacy europei
Fatca, lo scambio dati viola la privacy Ue. Il commissario Ue alla giustizia Didier Reynders ha dichiarato che è stato aperto un dossier sull'eventuale violazione del regolamento generale sulla protezione dei dati (Gdpr) in merito allo scambio di dati a fini fiscali con gli Stati Uniti. In una lettera inviata all'europarlamentare olandese Sophie in't Veld, la commissione conferma che il comitato europeo per la protezione dei dati, l'autorità europa preposta al controllo del Gdpr, «sta esaminando la questione». «Le autorità che hanno il compito di monitorare e far rispettare l'applicazione del regolamento generale sulla protezione dei dati sono le autorità nazionali per la protezione dei dati», si legge nella lettera.
Scaturita dal meccanismo di cooperazione e coerenza la maxi sanzione a WhatsApp da 225 milioni di euro
L’Autorità Garante dell’Irlanda (Data Protection Commission -DPC-) ha annunciato ai primi di Settembre la conclusione di un'indagine sull’applicazione del Regolamento UE 679/2016 (GDPR) nei confronti di WhatsApp Ireland Ltd. L'indagine del DPC è iniziata il 10 dicembre 2018 ha esaminato come WhatsApp utilizzi i dati degli utenti alla luce degli obblighi di trasparenza imposti dalla disciplina privacy.
Social media, varate le linee guida sulla profilazione degli utenti per chiarire ruoli e responsabilità
I social media tornano ad interessare l’attività dei rappresentanti delle Autorità Garanti nazionali riuniti nella loro espressione più elevata, ovvero il Comitato Europeo per la Protezione dei Dati, per analizzare un aspetto particolare di queste piattaforme, ovvero la profilazione (c.d. “targeting”) dell’utente. È infatti risaputo che questi strumenti, oltre ad offrire a chiunque possibilità comunicative impensabili fino a qualche anno fa, dispongono di sofisticati algoritmi mediante i quali correlano le attività degli utenti, ricostruiscono le reti sociali, tengono traccia dei “click” effettuati e del tempo di permanenza su una determinata notizia o contenuto e analizzano automaticamente i messaggi trasmessi dagli utenti, che potrebbero comprendere le credenze religiose o politiche di questi ultimi, unitamente a tante altre categorie particolari di dati personali.