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Commette il reato di diffamazione l'amministratore di condominio che diffonde a terzi informazioni sulla morosità altrui
E' diffamazione rendere noto a terzi lo stato di morosità altrui. Infatti, l'amministratore di condominio deve sempre tutelare la privacy dei condòmini con riferimento ai loro dati personali sui pagamenti delle spese condominiali, di cui abbia conoscenza in ragione del suo mandato professionale. Lo ha stabilito la Cassazione con la sentenza 22184 del 5 settembre 2019, con la quale i giudici hanno dichiarato inammissibile il ricorso presentato da un amministratore di condominio e del suo avvocato contro la sentenza d'appello che li aveva ritenuti responsabili in solido e li aveva condannati al pagamento di un risarcimento del danno a un condomino.
L'Amministratore di condominio e le criticità della conservazione dei dati per il rispetto del Gdpr
Uno degli aspetti spesso trascurati, ma centrali nella gestione privacy del condominio, è la corretta conservazione della documentazione. Le Linee guida 2025 del Garante per la protezione dei dati personali intervengono in modo puntuale su questo punto, chiarendo tempi, criteri e limiti entro cui amministratori e condòmini devono operare nel rispetto del Gdpr.
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