Federprivacy
Federprivacy è la principale associazione di riferimento in Italia dei professionisti della privacy e della protezione dei dati, iscritta presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MISE) ai sensi della Legge 4/2013. Email: urp@federprivacy.org
Droni comunali, la sicurezza dei cieli non compete alla polizia locale
La normativa non consente alla polizia locale di impiegare i droni per le finalità e gli scopi riservati alle forze di polizia dello Stato. E in ogni caso prima di attivare iniziative sulla sicurezza con applicazioni che agevolano la comunicazione dei cittadini con le forze di polizia è sempre necessario effettuare approfondite valutazioni privacy.
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Il libro di Ginevra Cerrina Feroni sul ruolo dell'Autorità Garante Privacy in omaggio per i soci
Fino al 31 ottobre tutti coloro che pagano la quota associativa con l’offerta del mese ricevono in omaggio il volume “Il ruolo del Garante per la protezione dei dati personali” a cura di Ginevra Cerrina Feroni, vice presidente del Garante per la privacy e professore ordinario di diritto costituzionale italiano e comparato nell’Università di Firenze.
L'autorità per la protezione dei dati irlandese archivia il caso contro X
Il procedimento giudiziario della Commissione irlandese per la protezione dei dati (DPC) contro la piattaforma di social media X si è ufficialmente concluso mercoledì 4 settembre, dopo che la società ha accettato di interrompere definitivamente il trattamento di alcuni dati personali raccolti nell’UE per l’addestramento dell’intelligenza artificiale (AI).
In arrivo i segnalatori attendibili per denunciare e far rimuovere dal web contenuti illegali o dannosi, comprese le violazioni della privacy
Al nastro di partenza i “segnalatori attendibili”, gli enti impegnati nella lotta contro contenuti illegali diffusi su Internet che avranno il compito di denunciare e far rimuovere contenuti illegali o dannosi, e che potranno svolgere la loro funzione in 14 diversi settori, tra cui fake news, alla tutela del diritto di autore, violazioni della privacy, cyberbullismo, truffe on line, e diffusione di malware e virus.
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India: la Durex rivela per errore informazioni sensibili dei suoi clienti
Questione spinosa per Durex India, la filiale indiana del ben noto marchio britannico di preservativi e lubrificanti. Secondo quanto riportato da TechCrunch, infatti, nel corso della settimana la compagnia ha accidentalmente esposto i dati personali dei suoi clienti.
Il nostro smartphone ci ascolta davvero con la tecnologia dell'active listening
Negli ultimi anni, la questione se i moderni smartphone siano in grado di "ascoltare" le nostre conversazioni è diventata un tema di grande interesse e preoccupazione, e recentemente, le dichiarazioni di Cox Media Group (CMG) hanno riacceso il dibattito, portando nuove evidenze e sollevando interrogativi sulla privacy e la sicurezza dei dati personali.
Clearview AI, multa da oltre 30 milioni di euro per violazione del Gdpr con il riconoscimento facciale
L'autorità olandese per la protezione dei dati (Dutch Protection Agency) ha annunciato di aver inflitto una sanzione di 30,5 milioni di euro a Clearview AI, l'azienda americana specializzata intecnologie e servizi di riconoscimento facciale.
Attenzione a Voldemort, il malware che ruba dati sensibili per spiarvi
Il Threat Research Team di Proofpoint ha identificato un malware personalizzato chiamato Voldemort che sembra operare con il principale obiettivo di raccogliere informazioni sensibili dai dispositivi elettronici delle vittime.
Non si può abusare del diritto di accesso ai dati e alle informazioni sui trattamenti previsto dall’articolo 15 del Gdpr
Non si può abusare del diritto di accesso ai dati e alle informazioni sui trattamenti previsto dall’articolo 15 del Gdpr. Lo ha deciso il Tribunale amministrativo federale austriaco, (ma i principi sono validi pure in Italia) che ha stabilito la prevalenza del diritto di difesa in giudizio rispetto al diritto di accesso, previsto dal Gdpr, a documenti specifici rilevanti per eventuali controversie in corso.
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L’età minima per l'accesso ai social network è un rebus
Sull’età minima per accedere ai social media i garanti vanno in ordine sparso. La garante per l’infanzia e l’adolescenza è d’accordo a portarla a 16 anni, mentre il garante della privacy elenca le ragioni a favore della soglia dei 14 anni, attualmente prevista, ma lascia la decisione al Parlamento.
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Il Presidente di Federprivacy a Settegiorni su Rai Uno
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