Federprivacy
Federprivacy è la principale associazione di riferimento in Italia dei professionisti della privacy e della protezione dei dati, iscritta presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MISE) ai sensi della Legge 4/2013. Email: urp@federprivacy.org
Corte di Giustizia UE: sanzione privacy calcolata sul fatturato di gruppo solo se la violazione è di gruppo
Troppo salate le sanzioni privacy calcolate sul fatturato aziendale delle imprese. Per le imprese, che fanno parte di un gruppo, si deve tenere conto del fatturato globale di gruppo, solo quando la violazione della privacy è frutto di una strategia di gruppo. Sono queste le conclusioni dell’avvocato generale della corte di giustizia dell’Ue (Cgue), presentate il 12/9/2024 nella causa C-383/23.
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Segreto professionale: la relazione dello psicologo sul bullismo a scuola è blindata anche se a chiederla sono le vittime
Sottochiave le relazioni degli psicologi sugli incontri tenuti con le classi dopo episodi di bullismo che coinvolgono gli studenti: prevale il segreto professionale, anche se a chiedere le relazioni sono le vittime delle prepotenze.
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Fuga di dati a seguito dell'attacco hacker: il Garante della privacy multa l'Usl di Padova
Sono state due le bande di «pirati» ad hackerare l’Usl 6 Euganea tra la fine del 2021 e l’inizio del 2022, con un potenziale «furto» di circa 17 mila documenti contenenti dati personali. Dopo tre anni dall’attacco, l’azienda sanitaria è stata sanzionata con una multa di 22 mila euro per non aver adeguatamente protetto il sistema.
Uno studio dell'Università della California rivela che le Smart TV moderne possono spiare le nostre abitudini di visione
Secondo un recente studio dell'Università della California, le Smart TV nasconderebbero un lato oscuro, trasformandosi in veri e propri "occhi elettronici" capaci di spiare le nostre abitudini di visione.
San Marino: TikTok sanzionato per 3,5 milioni di euro per violazioni della verifica dell'età dei minori
L'Autorità garante per la protezione dei dati personali di San Marino ha multato la piattaforma TikTok per 3,5 milioni di euro. Il provvedimento, firmato dal presidente Umberto Rapetto, è del 4 luglio scorso, ma è stato pubblicato recentemente sul sito del Garante sammarinese della privacy.
Password degli utenti dei social archiviate 'in chiaro', Meta sanzionata per 91 milioni di euro
Secondo un comunicato stampa del 27 settembre 2024, la Commissione irlandese per la protezione dei dati (Data Protection Commission, DPC) ha multato Meta di 91 milioni di euro per aver archiviato “inavvertitamente” in chiaro le password degli utenti senza alcuna protezione crittografica, chiudendo un caso durato cinque anni.
Quando il Garante della privacy accerta una violazione del GDPR non è tenuto ad infliggere necessariamente una sanzione
Con sentenza del 26 settembre 2024, resa nella causa C 768/21, la Corte di Giustizia UE si è espressa sulla discrezionalità dell’Autorità Garante della protezione dei dati personali nell’adozione di misure correttive, come le sanzioni pecuniarie, in caso di violazione del GDPR.
Francia: sanzione da 800.000 euro per la società informatica del settore sanitario che non aveva anonimizzato i dati dei pazienti
Una società informatica operante nel settore sanitario è stata sanzionata per 800.000 euro per non aver reso realmente anonimi i dati dei pazienti e per aver sottratto illegalmente dati sanitari.
Anche le scuole devono controllare i metadati delle caselle di posta elettronica assegnate al personale
Anche le scuole devono controllare i metadati della posta elettronica del personale. Devono verificare per quanto tempo sono conservati i cosiddetti “log”, rispettando un limite di 21 giorni. Altrimenti, se sono tenuti per un tempo più lungo, devono fare l'accordo con i sindacati, perché la conservazione dei metadati diventa un controllo indiretto sui lavoratori.
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Tribunale di Treviso: alt ad applicazioni eccessive e sproporzionate della privacy nei confronti dei docenti
Non si sanziona il docente per avere, nella relazione di fine anno, espresso valutazioni su studenti non nominati, anche se potenzialmente riconoscibili. A dare l'alt ad applicazioni eccessive e sproporzionate della privacy è il tribunale di Treviso, con sentenza 316/2024, con cui è stata annullata la sanzione della censura irrogata a un professore di un liceo.
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