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Proposta di legge negli Stati Uniti per vietare i social ai minori di 13 anni: ‘salute dei giovani a rischio e violazioni sulla privacy’

Proposta di legge negli Stati Uniti per vietare i social ai minori di 13 anni: ‘salute dei giovani a rischio e violazioni sulla privacy’

In Europa, in particolare in Italia e Francia, il Garante della Privacy e quello dell’Infanzia si erano già espressi sul tema, sventolando una proposta simile. Ora sono gli Stati Uniti a voler affrontare l’argomento attraverso una proposta bipartisan che trova concordi tanto i democratici, quanto i repubblicani. I social network hanno degli effetti negativi sui minori e questa convinzione ha portato al Senato americano un disegno di legge ribattezzato «Protecting Kids on Social Media Act». Secondo questo provvedimento, ai minori di 13 anni le piattaforme digitali 2.0 verrebbero completamente precluse, mentre ai ragazzi che hanno dai 13 ai 17 anni per poter creare un account sarà necessario il consenso dei genitori.

Vendita di smartphone usati: dati personali a rischio senza cancellazione sicura. L'infografica con le best practices per tutelare la privacy

Vendita di smartphone usati: dati personali a rischio senza cancellazione sicura. L'infografica con le best practices per tutelare la privacy

Cresce il commercio di smartphone di seconda mano, ma se chi li vende non rimuove i dati memorizzati nei propri dispositivi rischia serie conseguenze. Bernardi: “Pericolo di incappare in un malintenzionato o un curioso a cui potremmo consentire di intromettersi nella nostra vita privata”. Nuova infografica di Federprivacy. Secondo una ricerca di Eset il 56% dei router usati contengono dati dei precedenti proprietari, e un sondaggio di Federprivacy evidenzia che l’89% degli addetti ai lavori formatta i devices aziendali da dismettere senza però adottare altre precauzioni. Data Wipe:”Raccomandate procedure di sanitizzazione dei dati, altrimenti si viola il GDPR e si lasciano le porte aperte agli hacker”. Il tema della data sanitization al Privacy Day Forum.

Azienda usava il riconoscimento facciale per controllare i dipendenti a loro insaputa

Azienda usava il riconoscimento facciale per controllare i dipendenti a loro insaputa

Controllava il rispetto dei turni di lavoro e la produttività dei propri dipendenti utilizzando la tecnologia del riconoscimento facciale, il tutto a loro insaputa. Un'azienda di Alicante, in Spagna, aveva prima chiesto ai lavoratori una foto garantendo loro che le immagini sarebbero servite solo "per pubblicazioni sul sito web, volantini o altro materiale di supporto", ma poi l'aveva invece utilizzata per i suoi sistemi di sorveglianza.

Le grandi piattaforme digitali sotto la lente della Commissione UE: 4 mesi per adeguarsi al Digital Services Act

Le grandi piattaforme digitali sotto la lente della Commissione UE: 4 mesi per adeguarsi al Digital Services Act

La Commissione europea ha reso nota la lista di 19 grandi piattaforme digitali che saranno sotto la lente dell’UE a partire dal prossimo 25 agosto, con 4 mesi di tempo per adeguarsi al Digital Services Act. Lo ha annunciato il commissario per il Mercato interno, Thierry Breton, avvertendo che le big tech "dovranno cambiare i loro comportamenti se vorranno continuare a operare in Europa".

Salgono gli attacchi ransomware ma la metà delle aziende non ha difese

Salgono gli attacchi ransomware ma la metà delle aziende non ha difese

Continua a salire la minaccia degli attacchi ransomware alla cybersecurity a livello globale. A dirlo è il Rapporto Annuale sulle Minacce Informatiche pubblicato il 18 aprile 2023 da Thales e condotto su circa 3 mila professionisti IT provenienti da organizzazioni pubbliche e private di 18 diversi paesi, tra cui l'Italia.

Usa la posta elettronica di lavoro per spedirsi i dati di 256.000 consumatori: violata la privacy di clienti di sette istituti finanziari

Usa la posta elettronica di lavoro per spedirsi i dati di 256.000 consumatori: violata la privacy di clienti di sette istituti finanziari

Un dipendente del Consumer Financial Protection Bureau ha violato la privacy di circa 256.000 consumatori inviando i loro dati riservati al proprio account di posta elettronica privato. Le informazioni personali che il membro dello staff si è spedito tramite 65 email, riguardavano i clienti di sette istituti finanziari, ed erano contenute in due fogli di calcolo comprendenti informazioni di identificazione personale, i loro nominativi ed i numeri di conto specifici delle transazioni.

Privacy Day Forum 2023: i momenti salienti

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