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Gli italiani attribuiscono valore ai propri dati ma faticano a orientarsi tra informative privacy, diritti, e pratiche di protezione: è il quadro che emerge dalla nuova indagine 'Il rapporto degli italiani con i dati online' realizzata da Pulsee con NielsenIQ, e presentata in occasione del convegno “Etica Digitale e Tutela dei Consumatori, la protezione dei dati come impegno condiviso da Imprese e Istituzioni”.

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Se parliamo di etica dell’IA dobbiamo chiederci quanto di artificiale possa esserci nell’etica di un’intelligenza che viene proclamata come artificiale. Senza scendere troppo nell’analisi di quanto l’IA possa effettivamente definirsi un’intelligenza, dobbiamo chiederci cosa e quanto di artificiale possa esserci, e cosa e quanto di etico possa esserci di conseguenza.

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Oggi più che mai parliamo di “etica dei dati”, riferita alla raccolta, al trattamento, alla conservazione ed eventualmente condivisione responsabile e sostenibile dei dati, nel pieno rispetto delle persone e della società: tutti elementi ben conosciuti dalla protezione dei dati. Ma tra la teoria e la pratica il passo non è breve.

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Le implicazioni etiche legate alle nuove tecnologie si configurano come uno degli ambiti più rilevanti nell’attuale contesto di innovazione digitale. L’adozione sempre più diffusa di strumenti avanzati, quali l’intelligenza artificiale, la blockchain, l’Internet delle Cose e la realtà virtuale, modifica profondamente le dinamiche sociali, economiche e relazionali.

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Le trasformazioni tecnologiche in atto, comprese quelle riguardanti l’intelligenza artificiale, implicano dubbi e preoccupazioni sulle questioni etiche e per gli impatti sulla protezione dei dati personali, ma anche straordinarie opportunità che possono essere colte solamente a condizione di capirne meglio le potenzialità e le sfide attuali e quelle che ci attendono nei prossimi anni. A parlare di questi temi al Privacy Day Forum 2023 sarà Luciano Floridi, una delle voci più autorevoli della filosofia contemporanea.

Nel mondo digitale l’identità è cambiata, e l’ambito sanitario è il più delicato con gli interessati spesso sono pazienti e quindi in condizioni di fragilità. La tutela del diritto alla protezione dei dati delle persone che afferiscono alle varie attività sanitarie deve formare gli operatori verso una cultura del rispetto nei confronti della persona tanto nella sua identità fisica quanto in quella digitale.

Nell’era digitale l’informazione è diventata un elemento essenziale della nostra vita quotidiana. Proprio per questo è fondamentale considerare l’etica e la protezione dei dati come connessione indissolubile. Manca ancora la diffusione della cultura della legalità per proteggere tutti gli individui, soprattutto i giovani, da violazioni privacy, dipendenza da dispositivi e  disinformazione.

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Secondo l’ultimo rapporto rilasciato da OpSec sul barometro delle abitudini di consumo che ha coinvolto 2.600 utenti nel mondo, nel 2020 il 64% dei clienti che hanno subìto una violazione dei propri dati personali affermano di aver perso la fiducia nel brand da cui avevano comprato, e nel 28% dei casi non vogliono più fare acquisti da quell’azienda, mentre il 55% dei consumatori intervistati sono convinti che le società di e-commerce non stanno facendo abbastanza per proteggere i dati personali dei clienti. Secondo l’osservatorio di Federprivacy, una delle principali cause della crescente diffidenza nei confronti del mercato digitale è la scarsa trasparenza di siti web ed app, che spesso ricorrono a vari espedienti e ai cosiddetti “dark pattern” per indurre gli utenti a rinunciare alla loro privacy.

Un sondaggio rileva che gli addetti ai lavori della protezione dei dati ritengono opportuno promuovere l’uso etico dell’AI (63%), ma il 73,9% di essi chiede maggior rispetto delle regole e più attività ispettive dell’Autorità (43,2%). Il 56,9% dei professionisti riconosce che il GDPR ha introdotto regole uguali per tutti, ma lamenta la necessità di agevolare le micro, piccole e medie imprese. 

L’Istituto Italiano per la Privacy ha creato una innovativa “Data Protection & Ethics Advising Unit - DPEAU”, composta da specialisti provenienti da primari studi legali italiani legati all’IIP, con rilevante esperienza in materia di protezione dei dati, etica, cybersecurity e privacy nei progetti di ricerca e innovazione europei e nazionali.

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Tavola rotonda su privacy e intelligenza artificiale nel mondo del lavoro

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