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Innocenzo Genna

Esperto di regolamentazione e politica digitale europea. Managing Director di Genna Cabinet. Ex scout, musicista e compositore di pianoforte. Twitter: @InnoGenna

Con il voto del Coreper del 2 febbraio 2024 gli Stati membri dell'UE hanno approvato formalmente e definitivamente il testo dell'AI ACT concordato dal trilogo del 6 dicembre 2023 . I prossimi passaggi procedurali, ovvero l'approvazione da parte del Parlamento Europeo e la successiva pubblicazione del testo sulla Gazzetta Ufficiale, appaiono ora passaggi evidenti o meramente formali.

Per celebrare i due anni di implementazione del GDPR, il regolamento europeo sulla protezione dei dati personali, sono usciti numerosi report e studi che ne analizzano l’impatto. Da tali studi si possono evincere varie tendenze la cui comprensione è importante per valutare le sfide che la privacy ci riserva per i prossimi anni e sui cui il Garante Privacy italiano potrà svolgere un ruolo di rilievo.

La politica è ormai lanciata nella corsa a chi la spara più grossa in tema di privacy e Coronavirus, e non passa giorno che non si registri una richiesta di rimozione o sospensione della norme in vigore. In pratica, qualche politico vuole farci credere che la soluzione al Coronavirus sia lì, a portata di mano, ma l’ostacolo sarebbe invece costituito da questo set di norme misteriose che ci viene ricordato nei momenti più disparati della giornata, dalla registrazione in un albergo ai test di intelligenza (o di stupidità, a seconda del punto di vista) su social. Evidentemente la realtà circa la lotta al Coronavirus è differente e ben più complessa, ma tuttavia nei momenti di crisi (e di audience) alla politica piace molto giocare sulla semplificazione.

25 maggio 2023: il Privacy Day Forum al CNR di Pisa nel giorno del 5° anniversario del GDPR

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