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Se state pensando di pianificare le vostre vacanze estive o un viaggio di qualsiasi tipo utilizzando i siti web di prenotazioni online, fate attenzione perché quello che vedono i vostri occhi sul display del vostro dispositivo potrebbe non sempre corrispondere alla realtà, con violazioni della vostra privacy e truffe che sono sempre dietro l’angolo.

Lunedì, 25 Febbraio 2019 19:43

Booking, zone grigie nella nuova privacy policy

Alla fine di gennaio Booking ha avvertito i suoi clienti di aver aggiornato le linee guida sulla privacy in Europa. Una mail che viene spontaneo chiudere dopo le prime righe, benché il documento (24 pagine in pdf) sia scritto in un inglese piano e colloquiale. Tuttavia, arrivando in fondo e incrociando commi e definizioni, le condizioni sul trattamento dei dati personali riservano qualche sorpresa.

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Il sito web di prenotazioni online di viaggi Booking.com è stato sanzionato con una multa da 475.000 euro per non aver notificato una violazione dei dati entro i termini stabiliti dal Gdpr. Booking.com aveva infatti subìto un data breach nel 2018, quando dei truffatori telefonici avevano preso di mira 40 dipendenti in vari hotel negli Emirati Arabi Uniti.

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Uno studio condotto da Symantec su oltre 1.500 hotel ha rilevato che il 67% dei loro siti internet per le prenotazioni ha involontariamente perso i dati personali degli ospiti. Gli hotel coinvolti nello studio si trovano distribuiti in 54 paesi tra cui gli Stati Uniti, il Canada e molte nazioni dell’Unione europea, quest’ultime tenute a rispettare norme dettate dal Gdpr. L’indagine ha analizzato 45 siti web che gestiscono attivamente le prenotazioni di più di 1.500 hotel.

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Oltre la metà dei vacanzieri cerca offerte su internet, ma il 30% di essi è vittima di una truffa online. La nuova guida con i consigli di Federprivacy per prenotare viaggi e alloggi in modo sicuro. Bernardi: “Su internet non ci sono solo gli hacker, e l’inganno può assumere forme subdole con dark pattern e tranelli mirati a farci spendere più del dovuto”. Uno studio della Carnegie Mellon University dimostra che le offerte mirate sono più care del 10% rispetto alle normali ricerche online. Un video tutorial e un e-book per aiutare gli utenti a proteggere la propria privacy e riconoscere le insidie quando devono prenotare le vacanze.

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Privacy Day Forum 2023: Smartphone usati & Privacy

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