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Albania: diffusi online tramite WhatsApp e Telegram i dati personali e le informazioni sugli stipendi di oltre 600.000 cittadini

Albania: diffusi online tramite WhatsApp e Telegram i dati personali e le informazioni sugli stipendi di oltre 600.000 cittadini

Il governo albanese ha confermato una fuga massiva di dati personali e salariali riguardanti 637.138 cittadini, ovvero oltre il 22% dell'intera popolazione del paese. Le informazioni sono contenute in un file Excel che ha iniziato a circolare in questi giorni tramite WhatsApp, e in cui sono riportati vari dettagli come nominativi dei lavoratori, luoghi e date di nascita, numeri di carta d'identità, numero di identificazione personale, numero di telefono, importi degli stipendi, posizioni lavorative e nomi dei datori di lavoro, e a quanto pare anche l’orientamento di voto per il partito socialista.

Finlandia: clinica psichiatrica nel 2018 omette notifica di un data breach ma la sanzione arriva dopo che ha cessato l’attività

Finlandia: clinica psichiatrica nel 2018 omette notifica di un data breach ma la sanzione arriva dopo che ha cessato l’attività

A partire da dicembre 2018, il Centro di Psicoterapia Vastaamo era rimasto vittima di alcuni attacchi informatici da parte di hacker che erano riusciti a trafugare i dati di almeno 22mila interessati, e qualche tempo dopo clienti e dipendenti della clinica avevano iniziato a ricevere messaggi di tentativi di estorsione da parte dei cybercriminali che chiedevano loro un riscatto per non divulgare le loro informazioni sensibili.

La Corea del Sud ora è considerata un paese sicuro per il trasferimento dei dati personali

La Corea del Sud ora è considerata un paese sicuro per il trasferimento dei dati personali

Via libera al trasferimento di dati liberi e sicuri tra l'Unione europea e Repubblica di Corea del sud, con uno standard elevato di protezione. La Commissione europea rende noto di aver adottato una "decisione di adeguatezza", il meccanismo previsto dalla legislazione sulla privacy per il trasferimento di dati personali dall'Ue a paesi terzi, a patto che questi garantiscano un livello di protezione paragonabile a quello europeo.

Cina: novità e scenari sulla protezione dei dati personali dei lavoratori con la nuova 'PIPL’

Cina: novità e scenari sulla protezione dei dati personali dei lavoratori con la nuova 'PIPL’

A poco più di un mese dalla sua entrata in vigore la legge cinese sulla protezione dei dati personali, la Personal Information Protection Law (PIPL), ha attirato l’attenzione degli studiosi di privacy di tutto il mondo considerato il suo impatto potenziale nelle relazioni commerciali internazionali. Promulgata il 20 agosto 2021, ed entrata in vigore il 1° novembre di quest’anno, la PIPL è stata già da molti considerata una pietra miliare, con capofila il GDPR, nell’evoluzione della data protection.

Olanda: amministrazione governativa usava illecitamente i dati personali dei cittadini: maxi sanzione da 2,75 milioni di euro per il ministero delle finanze

Olanda: amministrazione governativa usava illecitamente i dati personali dei cittadini: maxi sanzione da 2,75 milioni di euro per il ministero delle finanze

L'Autorità olandese per la protezione dei dati (Autoriteit Persoonsgegevens) ha inflitto una sanzione di 2,75 milioni di euro all'amministrazione fiscale e doganale del Governo per violazioni del GDPR.  L'amministrazione fiscale e doganale, parte del Ministero delle Finanze, per anni avrebbe trattato in modo discriminatorio e illecito i dati sulla doppia nazionalità dei richiedenti l'assegno per la custodia dei figli.

Irlanda: l'autorità per la protezione dei dati accusata da Max Schrems di fare lobby per Facebook

Irlanda: l'autorità per la protezione dei dati accusata da Max Schrems di fare lobby per Facebook

Il Garante Privacy irlandese nel mirino di Maximiliam Schrems, l’avvocato ormai a tutti noto per le sue battaglie civili in materia di protezione dei dati personali, che guida il Centro europeo per i diritti digitali (None of Your Business – NOYB). Secondo le recenti accuse dell’attivista austriaco, la Data Protection Commission (DPC) irlandese ha tentato in maniera impropria di convincere gli altri garanti europei a schierarsi dalla parte di Facebook per bypassare l’obbligo di richiesta del consenso informato per la raccolta di dati pubblicitari degli utenti online.

Privacy Day Forum 2025: il trailer della giornata

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