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Portogallo: non specificato ai cittadini che nel censimento era facoltativo rispondere a domande su salute e religione, sanzionato l’istituto di statistica
Sanzione da oltre 4 milioni di euro per l’Istituto nazionale di statistica portoghese (INE), che ha violato il GDPR non adempiendo ai propri doveri di informazione ai cittadini che durante il censimento del 2021 erano stati chiamati a rispondere a domande contenute nel questionario dell’istituto che chiedevano informazioni sulla loro salute e sulla propria appartenenza religiosa, senza però essere stati informati che tali risposte non erano obbligatorie, ma facoltative.
Privacy violata, il Garante multa Tim per quasi 1 milione di euro
Il Garante privacy ha ordinato a Tim il pagamento di due sanzioni amministrative pari a un importo complessivo di 960mila euro per violazioni alla normativa sulla protezione dei dati personali. La prima sanzione, di 800mila euro, conclude l’iter avviato dal reclamo di un ignaro utente che si è ritrovato intestatario di 826 linee di telefonia fissa e, “moroso” a sua insaputa, si è accorto del problema quando ha iniziato a ricevere dei solleciti di recupero crediti di mancati pagamenti di bollette telefoniche.
Privacy, oltre 400 milioni di euro di sanzioni in Europa nel 2019
Studio di Federprivacy rileva che lo scorso anno sono state 190 le multe comminate dalle autorità per la privacy nello SEE per un totale di 410 milioni di euro. Il Garante italiano è l'authority più attiva con 30 provvedimenti, mentre la più severa è quella del Regno Unito con sanzioni per 312 milioni. Ancora all'asciutto Irlanda e Lussemburgo. Bernardi: "Fenomeno di autorità di controllo a doppia velocità". Il 44% dei casi per trattamenti illeciti di dati. Settore più colpito quello della p.a. con il 17% del totale delle multe
Pubblica amministrazione, l'ente si può rivalere sul singolo dirigente, ma prima deve comunque pagare la sanzione privacy
La multa del Garante colpisce il comune e non il sindaco o il singolo dirigente. Si tratta infatti di una sanzione amministrativa atipica destinata alla persona giuridica. In buona sostanza la sanzione la pagherà l'ente ma poi lo stesso municipio dovrà avviare tutte le necessarie verifiche interne finalizzate a recuperare il danno. Lo ha evidenziato la Corte di cassazione, sez. II civ., con l'ordinanza n. 18292 del 3 settembre 2020.
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Pubblicati online dati sulla salute dei docenti e altre informazioni personali non necessarie: il Garante sanziona due scuole
Il Garante per la privacy ha comminato sanzioni di 4000 euro ciascuna a due Licei della regione Campania per aver diffuso illecitamente informazioni non necessarie e dati sulla salute nelle graduatorie dei docenti pubblicate sui siti web degli istituti.
Pubblicati online documenti di riconoscimento e curriculum integrali, sanzionato il Ministero dei trasporti per violazione della privacy
Meglio fare un passo indietro sulla trasparenza dei procedimenti amministrativi. Evitando di pubblicare documenti di riconoscimento e curriculum integrali per non incorrere in sanzioni privacy.
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Pubblicati online i dati sanitari di un ragazzo tra il materiale di un corso di formazione per medici psichiatri
Scopre che i propri dati personali e le informazioni relative alla salute e alle indagini giudiziarie riguardanti il figlio deceduto erano stati pubblicati online, tra i documenti di un corso formativo per medici psichiatri. Il Garante Privacy sanziona con una multa di 18mila euro la società organizzatrice del corso.
Può essere sanzionata la società che non disattiva l'email aziendale dell'ex dipendente
L'ex dipendente insoddisfatto per la mancata disattivazione dell'account di posta elettronica può proporre un reclamo al Garante. Se anche in questo caso il datore di lavoro non si attiva tempestivamente scatterà una visita ispettiva della Guardia di finanza per verificare tutti i dettagli della doglianza aggravando l'effetto sanzionatorio finale.
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Qualificato per errore come cliente 'moroso' perde i vantaggi del libero mercato: il Garante Privacy sanziona la società elettrica per 1 milione di euro
Qualificato per errore cliente “moroso” da Areti spa, la società che distributrice l’energia elettrica nella Capitale, non riesce a passare ad un altro fornitore e perde così il potenziale risparmio derivante dai vantaggi della liberalizzazione del mercato. Si rivolge allora al Garante per la privacy che, al termine di una articolata attività istruttoria, dichiara illecito il trattamento di dati effettuato dal distributore e ingiunge alla società il pagamento di una sanzione di 1 milione di euro.
Quando il DPO scrive la DPIA: il Garante Privacy dice no
Non basta avere un Responsabile della protezione dei dati. Bisogna anche saperne rispettare il ruolo ed i compiti a lui assegnati dall’art.39 del GDPR.
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